Archivi categoria: pipponi

posTEmpismo

Quando stamattina ho recuperato la posta nella buca delle lettere (sì, sono tornato) ho trovato una lettera della Disney per il rinnovo dell’abbonamento a Topolino che regalo a Natale a mio nipote. Considerando che Natale 2009 è un po’ lontano, mi sono stupito della cosa: poi ho guardato la data dell’avviso. 30 ottobre 2008. È vero che sono stato via, ma per una settimana: e comunque è passato da casa mio suocero, che ha lasciato in casa la posta della settimana, quindi credo che sia arrivata ieri. E io che mi lamentavo dei tredici giorni per ricevere una lettera.
(Che poi non capisca perché Disney Italia non possa mandare le cose solo per email, visto che pago con carta di credito, quello è un altro problema)

Ultimo aggiornamento: 2009-01-25 18:14

bottegai dentro

Non so se vi eravate accorti della proposta fatta da un sindacato di base romano: “boicottiamo i negozi gestiti da ebrei”. Nel caso, trovate qualche articolo su La Stampa e sul Corriere. Repubblica ne ha parlato solo sulle pagine locali, ma in compenso ha pubblicato il comunicato del FLAICA.
Secondo me, la colpa più grave dei sindacati “storici” in Italia è di essere stati così ignavi da aver fatto nascere e prosperare i sindacati di base, che nel mondo del lavoro sono l’equivalente di beppegrillo™ sull’internette. Questo a prima vista si direbbe un esempio preclaro: già avrei dei dubbi sull’effettiva utilità di un boicottaggio dei prodotti provenienti da Israele, ma qua il volantino parla specificatamente di «BOICOTTAGGIO degli acquisti nei negozi DEL COMMERCIO A ROMA che si rifanno alla Comunità Israelitica romana». Insomma, un po’ come se qualche Workers’ Union statunitense, dopo l’elezione di Berlusconi, invitasse a boicottare i negozi newyorkesi che si rifanno alla comunità di Little Italy. Una qualunque persona con un minimo di intelligenza capisce che a Israele dei negozi degli ebrei romani non gliene può fregare di meno, e che al limite prefererirebbe quasi che fallissero e costringessero i proprietari a emigrare in Israele e aumentare la popolazione di religione ebraica.
L’unica cosa che mi domando, notando che questo sindacato è di lavoratori del commercio, è se questi intelligentoni abbiano pensato che facendo boicottare la concorrenza in periodo di crisi avrebbero potuto beneficiare di qualche acquirente in più. Ma immagino che sia un pensiero troppo profondo per loro.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-10 07:00

O che ci hai da accendere?

Con una captatio benevolentiae degna di ben più elevati interlocutori (cito testualmente: «ti segnalo due articoli interessanti sul problema del taglio dei rifornimenti del gas dalla Russia, per stimolare qualche tua acuta e pungente riflessione:») Silvia mi chiede appunto di scrivere qualcosa al riguardo: non tanto sulla crisi russo-ucraina quanto sul modo ben diverso con cui i vari governi europei si occupano della situazione. I due articoli sono uno del Corsera in cui il presidente dell’Eni afferma che fino a febbraio le nostre scorte sono sufficienti, cosa ribadita stasera anche da Scajola che l’ottimismo berlusconiano lo conosce bene, e questo di SüdTirol On line, come prevedibile in tedesco, che fa una panoramica di cosa sta succedendo nelle varie nazioni occidentali.
Come ho già scritto direttamente a Silvia, per una volta sono relativamente d’accordo con gli ottimisti, anche se so bene che loro sarebbero ottimisti in ogni caso perché è scritto nel loro contratto. Non so esattamente quanto siano le nostre riserve di gas, ma non mi stupirei che si limitassero a tre settimane circa di consumo. Però c’è un punto che non viene considerato: l’Italia ha molto diversificato le proprie fonti di approvigionamento, e la Russia conta per il 30% circa, a differenza di Germania e Polonia che dipendono da Mosca per una percentuale molto più alta. Anche supponendo di non potere chiedere un maggior afflusso di gas dall’Algeria, che è il nostro fornitore principale – di chiederne di più dalla Libia non se ne parla nemmeno in questi giorni, mi sa tanto – le tre settimane con uno 0% di gas importato diventano circa 10 settimane con il 70% di gas ancora in arrivo. Per gli inclini alla matematica, basta prendere la percentuale mancante (3/10), calcolarne l’inverso e moltiplicarlo per la durata di partenza.
L’unica cosa su cui non metterei la mano sul fuoco è che ministro e presidente abbiano effettivamente fatto questi conti, e non stiano invece bluffando per convincerci che non ci sono problemi.
Aggiornamento: (9 gennaio) Secondo la BBC, non sono Germania e Polonia le nazioni più colpite. Poi è chiaro che anche la loro mappa ha relativamente poco senso: anche se la Finlandia prende il 100% del suo fabbisogno di gas dalla Russia, non credo proprio che i suoi gasdotti passino dall’Ucraina!

Ultimo aggiornamento: 2009-01-08 21:22

Geminello come Baricco

Massì, siamo ancora in vacanza, e possiamo aggiungerci anche noi alla vagonata di gente che ha commentato l’articolo di Geminello Alvi: così contribuiamo anche noi a farlo felice, mostrandogli che ha proprio ragione a dire male dei bloggher; perche non ci crede nessuno che non andrà a vedere tutti i commenti, per poter scrivere la parte successiva del suo pippone. Ma lasciando da parte il plurale majestatis, trovo più interessante estrapolare alcune frasi che io ritengo molto significative.
– I blog sono visti da Alvi come «Un nervosismo di insulti svogliati, sfoghi di invidia o meschinità di cui si è felici»; già da qua si vede come il nostro economista sappia scegliere quei pochi blog che si pompano di più. Una scelta casuale nel blogocono tirerebbe fuori con ogni probabilità un qualche diario (tardo)adolescenziale. D’altra parte, non è che negli editoriali dei quotidiani io veda cose tanto diverse: ecco, forse gli insulti svogliati no, in effetti.
«Ma [i blog] che valgono qualcosa sono pochi siti a pagamento nei quali si limitano o si cooptano i partecipanti.» Di nuovo l’economista esce fuori. Immagino che “a pagamento” significhi “dove chi scrive è pagato”. Calvino (Giovanni, non Italo) sarebbe fiero di Geminello: è ovvio che le cose fatte aggratis non possono essere simbolo di Grazia (quella divina, non quella Mondadori)
«si sente in questo mai firmarsi col suo vero nome di chi invia messaggi una caduta ulteriore.». Se non ho capito male l’Alvipensiero, qui ci siamo spostati: i blog sono il Male anche perché i commenti ai post sono anonimi. (L’alternativa è pensare che un intellettuale come lui non si sia accorto che salvo rari casi, il nome del tenutario di un blog è sempre visibile. Anche il mio: basta cliccare su “chi sono” nella colonna di destra nella pagina principale). Un po’ come dire che i giornali valgono poco perché c’è chi ci incarta il pesce dentro.
Ma fosse stato solo per questo, non sarebbe nemmeno valsa la pena di mettermi qui a scrivere queste righe. La parte che ho trovato davvero interessante non c’entra nemmeno con i blog, ed è questa:
Internet diseduca anzitutto perché solo una persona ch’è già molto colta è in grado di orientarsi nella sua infinità di voci, ma allora non ne ha bisogno.
Al leggerla, mi si è accesa una lucina: Baricco, I barbari. Esattamente lo stesso concetto, da due persone che – almeno a quanto ne so – sono politicamente su sponde opposte. Misoneismo[*] allo stato puro. Il tutto legato a quello che posso parafrasare come “Io ho studiato e quindi posso parlare e scrivere e commentare. Voi no”. Controprova: rileggete l’articolo originale. Non c’è nessuna citazione esplicita a un qualche blog – non dico il nome che in quel contesto non era magari nemmeno importante, ma una caratteristica che permetta a qualcuno di dire “ah sì, si sta riferendo a Tizio oppure a Caio”. C’è la massa informe, e basta. E deve essere così, perché altrimenti l’assunto di base va a farsi benedire, dato che non c’è più la contrapposizione io-voi. Attenzione: non sto affatto dicendo che i blog (notate il collettivo) abbiano chissà quali grandi qualità: se ne prendiamo uno a caso, anche queste mie notiziole che come sapete sono buttate giù senza nemmeno essere rilette, il valore è probabilmente quello che è. Il punto è proprio quel “probabilmente”, che non è la chiusura totale del buon Geminello Alvi. E visto che lui – come del resto Baricco – stupido non è, significa che quell’articolo non è semplicemente un riempitivo buttato giù perché tanto lassù sulle montagne non aveva nulla da fare: è stata proprio una sua scelta. Tenetene conto.
[*] il misoneismo è l’odio delle cose nuove: non lo dico per i miei ventun lettori che sicuramente lo sanno, ma per chi passa per caso di qua.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-05 16:33

cooptazione grillina forzata

Ho appena scoperto via Paul The Wine Guy l’ultima, “simpaticissima” iniziativa del Re dei Bloggher. Pensate, una pagina intitolata “Tutti i blogger di beppegrillo.it”! Pensate! Non è bello sapere di poter far parte di una Grande Famiglia di Amici del Comico Riccioluto Genovese? E garantisco che la cosa è facilissima! Basta seguire tutte le istruzioni comodamente riportate in quella pagina, e potrai fregiarti di essere citato sul Blogh Più Importante d’Italia!
Peccato che la cosa sia troppo facile. Quello che beppegrillo™ ha fatto è semplicemente stato consigliare la gente a iscriversi a Technorati (un servizio che serve per vedere quanta gente ti cita) e usare uno script per tirare fuori gli indirizzi dei siti. È un po’ come dire che “tutti i blogger di .mau.” sono quelli citati qua. Come risultato collaterale, io che uso technorati sono appunto considerato un “blogger di beppegrillo.it”, e la cosa mi dà parecchio sui nervi. Sarebbe bastato intitolare la pagina “beppegrillo.it citato dai blogger” e non avrei avuto nulla da ridire (e non venitemi a dire che il testo della pagina inizia con «Qui sotto trovate l’elenco dei blog che hanno linkato, recentemente*, www.beppegrillo.it.». Un qualunque scalzacani sa che è il titolo quello che resta in testa, mica il testo).
Ad ogni modo, da oggi e con effetto retroattivo aggiungerò la formuletta magica rel="nofollow" ai miei link al Vate del Blogocono, sperando che Technorati rispetti la convenzione di non considerare esistente quel link.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-30 18:16

Asimmetrie

Notizia di cronaca dal Corsera: Milano, tassista investe un immigrato. Già l’occhiello comincia a farci venire qualche dubbio, però: “Il conducente ha volutamente puntato sullo straniero. Fermato dai vigili, è risultato positivo alla cocaina”. Ma è la lettura dell’articolo che ci fa capire come funzionano le cose qui da noi. Ecco alcuni frammenti dell’articolo, con le mie chiose.
* «due extracomunitari marocchini regolari, di 51 e 28 anni» – perché occorre rimarcare il “regolari”? Se non lo fossero stati sarebbe cambiato qualcosa? E perché occorre ridondare con “extracomunitari” e “marocchini”? Non sarebbe bastato “marocchini”?
* «ma lui si sarebbe rifiutato (a detta del tassista in quanto la via era imprecisata)» – a parte la banalità che non credo che uno fatto di cocaina sia in grado di capire il nome di una via detto da qualcuno che probabilmente non parla l’italiano (ma non avendone mai assunta magari mi sbaglio di grosso), qual è la ragione di questa parentesi? cambia qualcosa, considerando che nell’articolo non si parla di un alterco seguente, ma che «A questo punto i due si sono incamminati lungo la via Tonale»?
* «Ma l’autista, con una manovra volontaria, ha investito deliberatamente il pedone più giovane, come poi le telecamere comunali avrebbero dimostrato.» – mi viene solo da pensare “è una vergogna che ci siano tutte queste telecamere che non permettono più di stabilire la Vera Verità”
* il commento del vicesindaco De Corato, che mi rifiuto di citare. Non una parola sui due investiti, che d’altronde essendo extracomunitari e marocchini sono evidentemente subumani.
Bene. Come compito a casa provate a pensare a un tassista extracomunitario marocchino regolare che avesse investito volontariamente due operai brianzoli, e scrivete un articolo per il Corsera.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-28 22:17

Israele e Gaza

Sì, trovo anch’io barbari gli attacchi israeliani contro Gaza. Però mi chiedo anche alcune cose.
– Da Gaza avevano ripreso a lanciare razzi contro Israele. Anche supponendo che i miliziani (qualunque cosa voglia dire la parola) non siano direttamente legati al partito al potere a Gaza (Hamas), mi state dicendo che la polizia palestinese non è in grado di trovare da dove lanciano i razzi? sono lanciati dalla finestra di casa come i botti a Napoli?
– La comunità mondiale deplora le azioni israeliani, e tutte queste cose qua. Però poi l’italica stampa scrive che un razzo partito da Gaza casca subito, e uccide per errore due bimbe palestinesi. Si suppone che se fosse arrivato a destinazione e avesse ucciso due bimbe israeliane allora non sarebbe stato un errore, ma la logica conseguenza?
– Israele sta bloccando da mesi i valichi di frontiera, impedendo i rifornimenti. Però esiste un valico con l’Egitto (Rafah’) che è anch’esso sempre bloccato. Come mai?
Io tendo a diffidare da chi vede le cose troppo in bianco-e-nero. Termino così il pippone citando un commento riportato da Paolo Guzzanti, commento con il quale sono generalmente in disaccordo tranne su una cosa: questo attacco è banalmente preelettorale, il che significa che Livni e Barak sono convinti che la maggioranza della popolazione israeliana, e non solo gli ortodossi, vogliano questi attacchi.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-28 18:46

Pesi e misure

Ho appena letto le motivazioni della sentenza di primo grado che ha condannato a 29 anni (e non all’ergastolo) Romulus Mailat per lo stupro e assassinio di Giovanna Reggiani. Ricordate? lo scorso autunno, fuori dalla stazione di Tor di Quinto, con Uòlter Weltroni che intimò a Prodi di emanare subito il decreto sicurezza.
Bene. Leggo che la riduzione di pena è stata fatta perché la corte d’assise «non può non rilevare che omicidio e violenza sessuale sono scaturiti del tutto occasionalmente dalla combinazione di due fattori: la completa ubriachezza e l’ira dell’aggressore, e la fiera resistenza della vittima».
Rileggete questa frase. Tradotta dal giuridichese, ci dice che (a) una donna deve accettare con cristiana rassegnazione lo stupro, per evitare che l’aggressore possa farle chissà cos’altro; e (b) che se sei ubriaco e alla guida gli altri hanno il diritto di linciarti, ma se sei ubriaco e a piedi tu puoi essere giustificato, perché presumibilmente stai risparmiando carburante e non rovini la tua macchina facendola sbattere contro una persona.
Non ce la faccio ad aggiungere altro. Buon Natale.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-24 14:33