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ATM non conosce i suoi percorsi

Lunedì, causa pioggia, ho preso la metropolitana per andare in ufficio. Mi è capitato di salire su uno dei treni Meneghino in servizio sulla linea 3. Questi treni hanno dei monitor che mostrano lo schema della fermata a cui si sta arrivando e le linee che passano di là. Mentre stavo scendendo in Centrale, mi sono accorto che tra queste linee c’è il 2. Tutto bellissimo, se non fosse che da giugno (quattro mesi fa, insomma) ATM – sobillata o no da De Corato – ha deciso di “ristrutturare” le linee tranviarie, e il 2 da lì non passa più.
Già sarebbe stato poco bello vedere un tabellone cartaceo non aggiornato, ma almeno in quel caso una qualche scusante ci sarebbe anche stata. Ma spero che non sia necessario aprire una commessa appositamente per aggiornare le linee da rappresentare elettronicamente…

Ultimo aggiornamento: 2010-10-27 07:00

La metro gialla è ripartita

Ieri pomeriggio alle 17 la circolazione sulla metro gialla tra Maciachini e Centrale è ripartita: su entrambi i binari, fermandosi regolarmente alle due stazioni di Zara e Sondrio, solo con un limite di velocità a 20 km/h (cosa strana, dicono al forum di MilanoTrasporti, visto che la marcia a vista è a 15 all’ora) per un paio di giorni. A dire il vero ieri sera alle 20.45 c’erano ancora quattro bus del servizio sostitutivo; pensavo che facessero circolare i treni solo nelle ore di punta e lavorassero di sera, e invece a quanto pare no.
È vero che probabilmente la galleria non era tanto stata riempita dal Seveso quanto dalla tubatura che si è spaccata, e quindi fango non ce n’era tanto; è vero che probabilmente hanno cannibalizzato la strumentazione di segnalazione dal prolungamento verso Comasina, che per fortuna era quasi terminato. Però bisogna dire che per una volta ATM ha lavorato bene. Ah, non credo ai dietrologi che affermano che il sindaco ha espressamente chiesto di dipingere la situazione come più grave in modo da fare bella figura con le elezioni vicine. Secondo voi qualcuno a marzo si ricorderà dei “tempi rapidi”?

Ultimo aggiornamento: 2010-09-28 16:02

Servizi di emergenza

Occhei, è da tre ore e mezzo che siamo senz’acqua in casa, presubimilmente causa esondazione Seveso. Non capisco bene come possa succedere, ma fa lo stesso. Quello che è certo è che ho provato più volte a chiamare il numero del servizio idrico milanese: arriva la voce registrata che mi fa sapere che la mia chiamata verrà registrata “per sicurezza” (non si sa bene di chi o di che cosa), il messaggio prosegue dicendo che gli operatori sono tutti occupati, e la linea viene immediatamente buttata giù.
Bella forza, direte voi, sono tutti a telefonare! Certo, e il punto è proprio quello. Possibile che non sia venuto in mente a nessuno di modificare il messaggio registrato dando subito le informazioni sui tempi presunti di riattivazione del servizio idrico? Troppo complicato?
(P.S: che Metropolitana Milanese, che gestisce il servizio idrico milanese non si sa per quale logica, «ha garantito tutti i servizi di emergenza» mi fa tanto piacere. Quando poi sento che «sta predisponendo un piano studi per evitare questi continui problemi nella zona Nord del capoluogo lombardo», mi vien voglia di rotolarmi dalle risa…

Ultimo aggiornamento: 2010-09-18 22:34

Ridondanza delle forze dell’ordine

Ieri nel tardo pomeriggio, mentre pedalavo per tornare a casa, attraversando via Zuretti ho visto una camionetta della polizia e una dei carabinieri. Facendo un po’ di mente locale ho immaginato che il tutto avesse a che fare con il presidio in ricordo di Abba, che era stato ammazzato giusto da quelle parti; e in effetti dando rapidamente un’occhiata al marciapiede davanti al bar teatro del fatto ho visto una trentina scarsa di persone, molte più della media.
Per la cronaca, il bar è a 150 metri dall’incrocio e quindi dalle forze dell’ordine, il che significa che se mai fosse capitato qualcosa avrebbero dovuto stabilire qualche record di velocità: ma diciamo che hanno fatto così perché volevano essere discreti. Quello che non mi torna è perché ci fossero polizia e carabinieri. Non bastava un solo corpo? Avevano bisogno di testimoniare a vicenda che cosa avevano fatto?

Ultimo aggiornamento: 2010-09-15 10:38

Le trovate dell’Eterno Vicesindaco

Ieri il dorso milanese di Repubblica ha raccontato di una “Maxirissa tra stranieri in zona Padova” (insomma, dove sta il mio ufficio). Phone center bengalese rapinato intorno alle 20 da nordafricani, bengalesi che arrivano a fermare i ladri, nordafricani che arrivano a liberarli, dopo un po’ giunge la polizia che non riesce a prendere nessuno. Cronache ordinarie.
Bene, qual è il comunicato dell’Eterno Vicesindaco (e parlamentare) Riccardo De Corato? “La rissa in via Crespi a pochi metri da via Padova è la dimostrazione che la stretta oraria per alcuni esercizi decisa dal Comune con le ordinanze si rivela più che sensata e ha determinato un maggiore controllo del territorio”. Chissà cosa gli hanno detto.

Ultimo aggiornamento: 2010-08-23 07:00

un ciclista in meno

Giusto un trafiletto sulla sezione milanese del Corsera per il ciclista tirato sotto da un fuoristrada (Repubblica preferisce farci sapere che Balotelli vuole iscriversi all’università, d’altra parte il posto di lavoro in regione se l’è già preso il Trota)
Ora, posso scommettere che il ciclista in questione girava alle 2:35 di notte senza nessuna luce e senza il giubbotto ad alta visibilità (sull’avere o no gli auricolari sospendo il giudizio), il che non è esattamente il massimo se uno vuole salvarsi la pelle ma non è certo una ragione sufficiente per essere ammazzato per davvero; ma c’è un’altra cosa che non mi torna. Quell’incrocio lo conosco fin troppo bene. Via Sassetti è stretta, e via Confalonieri pure. Mi piacerebbe sapere a che velocità andava il guidatore della Land Rover, perché anch’io ho spesso smadonnato contro i ciclisti invisibili (pur avendo un occhio allenato in quanto le strade cittadine in bicicletta le faccio) ma non sono mai andato a una velocità tale da ammazzarne nessuno…

Ultimo aggiornamento: 2010-07-15 15:14

il “servizio” ATM

Oggi c’è uno sciopero ATM; i Cobas incrociano le braccia per tutta la giornata, fatte salve le fasce di garanzia. Ci si può immaginare che ci siano dei disagi, anche se il sito ATM snocciola tutti i dati positivi con la metropolitana che gira regolarmente e il 70% dei bus in circolazione.
Ma ieri sciopero non c’era. Alle 18:45 mia mamma doveva tornare a casa da sua sorella; l’accompagno alla fermata del 4 in via Valassina, pensando poi di portare i gemelli a farsi una passeggiatina prima che sia ora di cena. Ci vediamo passare davanti un tram, ma non ci preoccupiamo più di tanto; in fin dei conti è un’ora di punta, e alla palina è indicato un passaggio ogni 4′-5′. (Come forse sapete, è un anno e mezzo che ATM non indica più gli orari di passaggio ma solo le frequenze, così il povero utente non può sapere se e come il tram è in ritardo). Aspettiamo dieci minuti, e finalmente arriva un tram. Il lettore intelligente avrà capito che è saltata una corsa; anche questo non è affatto strano, visto che ATM sta bene attenta a non far sapere come non esistano più autisti in stand-by, e quindi quando qualcuno è malato si salta semplicemente la corsa. Peccato che il tram fosse etichettato con termine a Maciachini, cioè alla fermata successiva. Nemmeno questo è strano: sulla palina c’è scritto in fondo che alcune corse nelle ore di punta terminano là. Aspettiamo altri dieci minuti (secondo tram che non è stato messo in circolazione…) e arriva un secondo Sirio; anche quello termina a Maciachini. Il tram successivo arriva dopo solo cinque minuti; provate a indovinare dove era diretto. A questo punto, visto che la palina dava un’attesa di altri dieci minuti, siamo tornati indietro, ho lasciato i poveri bimbi (che devo dire non si sono lamentati più di tanto) a casa per far la pappa, ho tirato fuori l’auto dal garage e ho accompagnato mia mamma, smadonnando per tutto il percorso.
Se qualcuno avesse pensato “magari c’era un blocco sul resto del percorso, e i tram non arrivavano” gli faccio immediatamente presente che in direzione contraria ne abbiamo visti passare otto. Io capisco che i tranvieri limitati a Maciachini a quell’ora probabilmente terminano il turno, e non sarebbe corretto fargli prolungare le corse; ma un’azienda con un minimo di flessibilità avrebbe fatto in modo da limitare una vettura nell’altro senso all’Ospedale Maggiore (neanche un chilometro da lì) per fargli fare inversione e dare così la possibilità di avere una corsa per il capolinea centrale. Ma è notorio che la flessibilità dell’ATM è pari a quella del muso di un tram. Stiamo poi parlando di un’azienda che “migliora” il servizio tranviario con un patchwork che alla fine cancellerà mezza linea tranviaria (premessa alla sua cancellazione completa) e ne sostituisce un’altra metà con un bus; ma di quello parlerò un’altra volta.

Ultimo aggiornamento: 2010-06-11 12:10

02.02.02

Oggi pomeriggio, mentre portavo i gemelli a spasso in una delle mie solite chilometriche passeggiate nel nord Milano, passo davanti a un tombino dell’acquedotto dove fiotta un bel po’ d’acqua. Occhei, non sarà la falla nel golfo del Messico, però non vedo perché sprecare così l’acqua. Che fare? provo a prendere il telefonino e chiamare l’infoline milanese allo 02.02.02. Mi becco trenta secondi buoni di messaggio registrato sull’Ecopass e su chi deve pagare dal primo giugno; finito il messaggio, al primo squillo mi risponde una signora a cui spiego la cosa. Lei mi trasferisce la chiamata al numero dell’acquedotto municipale, dove il tipo che risponde mi dice che sanno già del guasto e che l’intervento è schedulato per domattina.
Pieni voti al servizio 02.02.02: servizio rapido ed efficiente anche in una domenica di giugno. Un po’ di amaro in bocca invece per MM (per i non milanesi: oltre alla metropolitana gestisce anche l’acqua potabile, non chiedetemi perché). O forse sono un illuso, anche se non un ambientalista doc.

Ultimo aggiornamento: 2010-06-06 22:21