Eugenio Scalfari, da quando ha lasciato la direzione de La Repubblica, si è riservato il diritto di scrivere l’editoriale della domenica: l’omelia, come viene affezionatamente chiamata. I contenuti sono generalmente piuttosto opinabili, ma viviamo in un paese sostanzialmente libero, e Scalfari ha tutto il diritto di esprimere le proprie idee.
Con l’età che avanza, Scalfari ha preso una deriva religiosa e si sente molto felice di poter colloquiare prima con il buonanima del cardinal Martini e poi nientemeno che con papa Francesco. Nulla di male, e possiamo anche accettare di trovarci un certo numero di omelie a questo riguardo: viviamo in un paese sostanzialmente libero, e nessuno ci obbliga a leggerlo. Solo che oggi, nel socialino dell’odio, qualcuno ha scritto che Scalfari avrebbe scritto «questo Papa, gesuita al punto d’aver canonizzato pochi giorni fa Ignazio di Loyola». Sono andato a leggere l’articolo, e ho trovato scritto «gesuita al punto d’aver canonizzato pochi giorni fa il primo compagno di Ignazio di Loyola» (san Pietro Favre, per la cronaca), e sono stato subito zittito. In effetti mi sono ricordato di avere ancora un abbonamento elettronico a Repubblica, sono andato a leggere e – inutile dirlo – la frase originale era quella riportata dagli altri.
Non mi stupisco molto che Repubblica corregga al volo un articolo senza dire nulla: si sa, i giornali esteri seri fanno la correzione e in fondo all’articolo si scusano per l’errore iniziale, ma quelli sono appunto giornali esteri. Non mi stupisco nemmeno troppo che Scalfari non abbia idea che sant’Ignazio di Loyola sia appunto santo: un (ex) mangiapreti come lui l’avrà sempre sentito nominare senza l’appellativo di santo. Ma mi state venendo a dire che Scalfari manda la sua omelia e nessuno la legge prima di pubblicargliela? Altro che assolutismo papale!
Aggiornamento: (19:15) Su Friendfeed mi hanno fatto notare che Luca Sofri (un’oretta prima di me) era arrivato alla stessa conclusione sui correttori di bozze; e soprattutto su Facebook Carlo Felice Dalla Pasqua mi ha segnalato che ora l’articolo online è di nuovo nella forma originale errata. Non so, mi sembra di essere in 1984.
Ultimo aggiornamento: 2013-12-29 17:15