Oggi, al prezzo di lancio di 50 centesimi e con una tiratura di tre milioni di copie (una copia ogni venti residenti in Italia, per dare un’idea), esce in edicola il primo numero di Il mio Papa: «il primo settimanale al mondo interamente dedicato al Santo Padre».
Ho il sospetto che buona parte dei miei ventun lettori (cattolici o no che siano) diranno WTF o qualcosa del genere. Può darsi. Io so solo che ieri, mentre ero dal giornalaio a comprare le parole crociate per mia mamma, è arrivata una signora tutta trafelata a chiedergli di tenerle da parte una copia perché non sapeva se sarebbe riuscita a passare. La signora in questione era più giovane di me – non che ci voglia molto, d’accordo, però non era la vecchina ottantenne che ci si poteva aspettare essere il target tipico dell’iniziativa.
La mia sensazione è che a Mondadori abbiano fatto bene i loro conti. Una volta c’era tutta una serie di riviste coi gossip – veri o inventati – sulle figure regnanti: Ranieri di Monaco, con Grace e i figli, erano sempre in primo piano ma anche la famiglia reale inglese si difendeva più che bene e c’era un minuscolo spazio persino per i Savoia. Al più si aggiungevano i grandi attori. Si è poi abbassata man mano l’asticella, arrivando ai tronisti e poi non so cos’altro: ma magari la gente si è anche scocciata di vedere gente come loro. A questo punto non vedo nulla di strano nel rialzare di nuovo l’asticella… la gente ricomincerà a fare ooooooh e continuerà a fare quello che faceva prima.
Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 12:22