Archivi categoria: io

Altro che sindrome di Freud

Mia mamma va in stazione sempre con molto anticipo. Stamattina doveva venire a Milano: è arrivata a Torino Porta Nuova così presto che ha preso il treno prima di quello che pensava. Cosa volete che sia un’ora (e qualcosa) in confronto all’eternità…

Ultimo aggiornamento: 2010-12-20 14:34

Ancora il Messiah di Haendel

Anche quest’anno il Forum Corale Europeo, aiutato da un’orchestra da camera, presenterà un concerto basato su parte del Messiah di Haendel. Prima o poi riusciremo anche a fare tutti i cori, ormai l’abbiamo finito.
Come si vede dalla locandina, siamo sempre alla palazzina Liberty a Milano, sabato 18 dicembre alle 17 e alle 20; quello che non si vede èche il biglietto costa 15 euro (no, i coristi non ci guadagnano un centesimo, ma l’orchestra ad esempio sì). Io spero che mi ritorni la voce… ieri ero rauco se non afono!

Ultimo aggiornamento: 2010-12-17 07:00

polo

Il termometro che ho qui in ufficio (e che in genere segna 24 gradi e mezzo quando ce ne sono al massimo 21) in questo momento dice 18.3 Celsius. Ho freddo col maglione addosso. Non solo il riscaldamento (ad aria) non funziona, ma ogni tanto parte per conto suo nonostante il termostato sia su OFF e butta aria fredda che nemmeno con le caramelle dello scoiattolo. Inutile dire che nessuno è venuto a verificare nonostante le nostre rimostranze.
Per fortuna me ne vado per tre giorni a un corso di aggiornamento in altra sede :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-12-13 17:25

riqualificazione professionale

A quanto pare, una clausoletta del contratto di solidarietà dice che io e gli altri 29000 dipendenti dobbiamo firmare una [dichiarazione di immediata disponibilità» nella quale assicuriamo che siamo pronterrimi a eventuali corsi di riqualificazione professionale. (Sì, dobbiamo firmarla. Non basta compilarla online dopo essere entrati in un sito sicuro con password e tutto).
Tutto legale, ma come mi riqualificano? Restituendo all’agricoltura le mie braccia rubate?

Ultimo aggiornamento: 2010-12-13 09:56

Dell’utilità dei Beatles

Come sicuramente avrete sentito più o meno dovunque, ieri si è commemorato il trentesimo anniversario della morte di John Lennon, che poi a dire il vero è spirato quando in Europa era già il 9 dicembree… Number Nine, Number Nine. (Andando completamente fuori tema: sì, io ricordo perfettamente dov’ero quando seppi della notizia: sul tram, davanti alla stazione di Porta Susa, mentre andavo a lezione di tedesco. Qualcuno aveva la Stampa Sera con la notiziona a tutta pagina). Come corollario, Radio Popolare ha fatto una trasmissione in ricordo del Beatle con gli occhialini.
Orbene: a un certo punto hanno trasmesso Happiness is a warm gun; io ci canticchiavo sopra, quando a un tratto mi sono accorto che c’era qualcosa che non andava. Nella parte finale, infatti, mancava il coretto “bang bang shoot shoot” degli altri scarrafoni che facevano il controcanto a John. A questo punto sono andato a verificare: una delle casse non era collegata, ed evidentemente il coretto era stato bilanciato tutto da quel lato.
D’accordo che non sono un grande melomane e che la radio mi fa solo da colonna sonora: ma questo è un altro esempio dell’importanza fondamentale che i Beatles hanno nella vita!

Ultimo aggiornamento: 2010-12-09 10:58

ah, l’Inps

Non so se ricordate la storia del riscatto degli anni universitari ai fini della pensione: ne parlai qui e qui.
Ordunque, a luglio mi arrivò una simpatica missiva in cui la signora o signorina Inps mi comunicava che – novità delle novità – avevano attivato la possibilità di pagare le rate della pensione via RID. Che bello, dico io, non devo più andare ogni mese in posta. Compilo tutto, il 2 agosto mi arriva una lettera di accettazione, il 31 agosto effettivamente vedo l’addebito in conto e sono moderatamente felice. Poi arriva il 30 settembre e non vedo addebiti. Arriva il 29 ottobre e non vedo addebiti. A questo punto mi preoccupo e comincio a chiedere lumi agli uffici e per telefono. Risposta: «boh, queste cose sono gestite da Roma, noi non ne sappiamo nulla. Ma probabilmente è colpa della banca che non manda il pagamento». (sì, stiamo parlando di un RID, cioè di qualcosa che funziona alla rovescia: io do l’ok per farmi prendere i soldi, e finché non lo tolgo e nel conto ci sono soldi la banca paga).
Martedì, ultimo giorno lavorativo di novembre, vedo che c’è di nuovo un addebito, ma di una cifra leggermente più bassa. Comincio a subodorare qualcosa, e torno negli uffici Inps per l’ennesima volta. (Nota: questo riscatto finisce nel fondo lavoratori telefonici, che è una gestione separata rispetto a quella standard: il risultato è che quando va male devo aspettare che quello prima di me finisca la pratica, altrimenti passo subito). Naturalmente la procedura standard per vedere il mio stato contributivo al computer non funziona: con quella secondaria e dopo una telefonata al backoffice mi viene detto che hanno rifatto i conti degli interessi legali (come da comunicazione di aprile) e fatto ripartire da zero il conteggio; le tre rate che avevo già versato mi verranno (con la stessa calma, immagino) rimborsate. Ora aspetto solo che a gennaio o febbraio mi arrivi l’avviso scritto di questa modifica, come del resto specificato nella missiva di aprile; e ho imparato a non chiedermi come sia possibile che ad agosto mi abbiano detto che era assolutamente impossibile fare una cosa del genere, e la cosa più semplice fosse continuare a pagare la rata più elevata e chiedere il rimborso alla fine.

Ultimo aggiornamento: 2010-12-03 07:00

un centesimo trovato è un centesimo guadagnato

Una mia mania generalmente non troppo pericolosa né per me né per gli altri è raccogliere le monetine che trovo per strada. Andando in bicicletta ho il tempo di vederle e fermarmi; e visto che pedalo sulla strada e non sul marciapiede ho maggiori possibilità di trovarle. Questa settimana ho così guadagnato ben tre centesimi, due lunedì e uno martedì (mercoledì mattina nevicava, e sono andato a lavorare in metropolitana).
Un’altra mia mania è che questi centesimi finiscono tutti in un’apposita scatoletta, quindi non ci guadagno in realtà nulla; mi chiedo però come mai ci siano tante monetine per terra. Forse che sono così piccole e di poco valore che (a) non ci si accorge di perderle e (b) non vale nemmeno la pena di chinarsi a tirarle su?

Ultimo aggiornamento: 2010-12-02 07:00

Dichiarazione di voto

domenica ci saranno le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco milanese per le elezioni della prossima primavera. Io andrò a votare – il che non è poi così scontato, di primarie ne ho già saltate un paio – e voterò per Giuliano Pisapia. La scelta l’ho fatta quando si è candidato, e non la cambio nemmeno dopo che lui ha incassato il sostegno di Sinistra e Libertà e (orrore!) quello del Codacons; purtroppo uno non sempre può scegliersi gli amici.
E gli altri tre candidati? Michele Sacerdoti lo conosco dai tempi della purtroppo persa battaglia per salvare il Bosco di Gioia; è una bravissima persona, lo vorrei sicuramente in giunta, ma non mi pare che abbia la caratura per fare il sindaco. Valerio Onida non credo abbia bisogno di presentazioni, e ha anche una bella voce :-); quello che mi preoccupa è la sua età, visto che non penso proprio che un settantaquattrenne debba ricoprire posizioni che richiedono un impegno costante. Stefano Boeri? Beh, a me dà l’impressione di ferrantite. Vi ricordate Bruno Ferrante, candidato sindaco cinque anni fa e poi finito a lavorare per Ligresti? Ecco, non ho nessuna voglia di ritrovarmi con qualcosa del genere. Potrei sbagliarmi, come ad esempio mi ero sbagliato sul buonanima di Riccardo Sarfatti; ma preferisco non rischiare.

Ultimo aggiornamento: 2010-11-11 09:55