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Assistenza (si fa per dire)

Due settimane fa tiro fuori la mia Lumix per fare una foto, e mi accorgo che vedo per metà nero. Controllo cosa è successo: la tendina dell’otturatore rimane bloccata a metà. Vabbè, mi dico, è un banale guasto meccanico, basta far cambiare quel pezzetto: e il Centro Pilota lombardo di assistenza è a due passi dall’ufficio, in via Termopili. Il 30 marzo consegno la macchina, gli dico il problema, dico anche che l’obiettivo esce (altrimenti sapevo già che sarebbe stato un macello), pago i 24 euro di preventivo, e mi dicono che ci vuole una settimana perché venga verificata.
Già l’idea di aspettare una settimana per un controllo mi pare esagerata, ma vabbè. Torno dopo una settimana, e mi fanno “ah no, se non le abbiamo mandato l’sms vuol dire che non è ancora stata verificata. Vuole che sollecitiamo?”. No, io volevo che fossero rispettati i tempi definiti da voi.
Ieri pomeriggio, cioè l’11 aprile, cioè 12 giorni dopo la consegna, alle 15 mi arriva l’sms. Costo della riparazione: 112.82 euro, si prega di chiamare”. Vabbè, cosa chiamo che sono a cinque minuti a piedi? quando esco dall’ufficio passo, gli dico che è stato un moderato piacere, e mi riprendo la macchina scassata. No, non si poteva: perché per vedere se funzionava gli avevano messo un pezzo nuovo e adesso non avrebbero fatto a tempo, visto che tra venti minuti il centro chiude. Vabbè, sono passato oggi alle 13, c’era un’altra persona che mi ha guardato strano e mi ha chiesto “ma lei l’aveva detto che sarebbe passato oggi?”; però la macchina in effetti c’era.
Ho qua tra le mani la scheda di lavoro. Ecco cosa c’è scritto, a parte i dati personali.
COD. DIFETTO F8/4
DESCRIZIONE BENI:
VXP2912 1ST LENS FRAME UNIT
M MANODOPERA
(entrambe le voci a 0,0 euro, visto che non ho accettato il preventivo)
Ora, mi sa che per qualunque marca di macchina fotografica il concetto di “riparazione” ormai sia diventato “buttiamo via il pezzo scassato e mettiamone uno nuovo”. Per quanto riguarda l’estrema simpatia del personale non posso farci nulla, non credo che sia compresa nel servizio assistenza; comunque la mia prossima fotocamera non sarà Panasonic.
Ma qualcuno riesce a spiegarmi perché adesso la mia macchina fotografica funziona correttamente?

Ultimo aggiornamento: 2011-04-12 14:43

Chi viene a sentirmi?

[locandina] E anche questo aprile c’è il concerto del Forum Corale Europeo, dove quando riesco canto come basso. Stavolta, per la precisione il 17 aprile (la domenica delle Palme) si fa il Gloria di Vivaldi, sempre con quell’ottantina di coristi che permette di avere una potenza di fuoco niente male; sempre alla palazzina Liberty; coi biglietti sempre a 15 euro, e due concerti, uno alle 17 e l’altro alle 20.
Naturalmente non è nemmeno detto che io ce la faccia a cantare, considerando che in queste due settimane non so a quante prove riuscirò a partecipare… la legge di Murphy come al solito impera, e in queste settimane devo fare da babysitter agli unemezzenni. Amen, vorrà dire che finché i giovini saranno troppo giovini lascerò perdere.
L’unica differenza (almeno per quanto riguarda me) è che sono obbligato a vendere qualche biglietto (meglio, ho dovuto comprare dei biglietti: poi che li venda o no non cambia nulla se non per me). Pensateci su…

Ultimo aggiornamento: 2011-04-04 16:12

la giornata di uno scrutatore (anteprima)

Domani ci sono le elezioni per il Telemaco (il fondo di previdenza integrativa per il nostro settore) e io ho vinto il posto da scrutatore, nemmeno nella mia sede ma in quella di viale Jenner (che è anche più vicina a casa, se per quello).
Oggi abbiamo fatto le operazioni preliminari, e abbiamo scoperto di non avere 400 schede ma 399. Speriamo che la quattrocentesima non spunti domani sera :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-03-30 17:18

Blog di scienza: amici, nemici o fonti?

Ieri pomeriggio ho fatto una scappata al master di giornalismo della Statale di Milano, invitato da lei a raccontare ai masterizzandi cosa significa avere un blog di scienza. Non preoccupatevi, non ero solo, ma assieme ad altri due loschi figuri: lui (che era formalmente il docente della lezione) e lui.
Che ho fatto? Ho parcheggiato la mia bici in posizione sopraelevata: ho scoperto quanti sono i sottoscrittori al feed di queste notiziole (circa 800, più immagino quelli che usano il feed bis e quello dei riassunti), e che c’è stato un picco di visite al mio sito in occasione della nascita di Cecilia e Jacopo; mi sono accorto di non sapere nemmeno qual è l’url del mio blog sul Post (aiutino: bisogna terminarlo con una barra); ho visto una lavagna interattiva; spero di non aver disturbato la vita dei masteristi (ma com’è che sono sempre i maschi a fare domande, e mai le femmine), ma soprattutto ho finalmente visto di persona i due loschi figuri.
Ah, ma volevate sapere il mio giudizio sull’affermazione del titolo? La risposta è “boh”, ma sono i giornalisti che dovrebbero in effetti rispondere…

Ultimo aggiornamento: 2011-03-24 15:32

Il mio primo (vero) libro: Matematica in relax

Gli italiani sono popolo di santi e navigatori, ma anche di scrittori; ogni anno vengono pubblicati 58000 titoli, di cui quasi 50000 di autori italiani. Occhei, Dante Alighieri è lì nel mucchio dei 50000, ma ci sono comunque davvero tanti scrittori viventi. Bene, posso dire di aver contibuito anch’io a questa iperproduzione (e non sono nemmeno il primo nella mia famiglia, visto che mia mamma scrisse un libro di racconti per i bambini delle elementari…). Sì, esiste già un mio ebook, Matematica liofilizzata, ma quello non conta nella produzione letteraria. Invece da ieri nelle italiche librerie, fisiche e internettare che siano, è disponibile Matematica in Relax, una raccolta di 99 problemi matematici con alcune caratteristiche peculiari: non richiedono di solito carta e penna per essere risolti, hanno un “aiutino” per chi non vuole arrendersi subito, e soprattutto oltre alla soluzione hanno un post scriptum dove racconto qual è la matematica che sta dietro al problema.
Lo stile di scrittura è inconfondibilmente il mio, e spero sia divertente oltreché comprensibile; le figure fortunatamente no. L’editore è Vallardi, il prezzo 11 euro e in questa prima edizione, oltre alla copertina arancione, vi trovate la fascetta con citazione anagrammatica scritta da Stefano Bartezzaghi, il che fa sempre figo. Per i curiosi: non ho pagato per farmi pubblicare il libro, e anzi ho persino avuto un anticipo sui diritti d’autore, anticipo che se non ho fatto male i conti corrisponde a circa 3500 copie vendute. Non so se ci si arriverà mai a una simile tiratura, ma tant’è. Ah, ho anche preparato un sito-blog apposito, proprio come fanno per i film!
Non so assolutamente cosa succederà adesso: tanto per dire, credo che per fare presentazioni in libreria dovrei trovare una libreria interessata e non saprei nemmeno da dove partire. Quello che so, però, è che devo ancora scrivere due libri per avere una voce su di me su Wikipedia…

Ultimo aggiornamento: 2011-03-11 10:57

giornatina

Mi telefona il ciclista dicendomi che la mia bici è MOLTO scassata (ho rotto il forcellino, tanto per dire), ripararla mi costerà più di 150 euro (no, non ne compro una nuova).
Poi scopro che nel pomeriggio i BOFH aziendali mi hanno bloccato dropbox. (non solo l’interfaccia web, tutto il sito)
È una congiura.

Ultimo aggiornamento: 2011-03-10 16:32

centocinquanta

Stamattina ero a Torino per un funerale: avevo poi un po’ di tempo prima che partisse il treno di ritorno e dovevo anche fare una commissione sulla strada, così sono andato verso Porta Susa a piedi. Mentre camminavo, ho notato che c’erano parecchie bandiere tricolori appese ai balconi; considerando che i mondiali di calcio sono stati l’anno scorso e le bandiere non viravano verso il grigio smog ho immaginato che fossero lì per celebrare i 150 anni dall’Unità d’Italia, e che qualcuno le avesse offerte agli interessati.
Devo dire che ho apprezzato la cosa :)

Ultimo aggiornamento: 2011-02-24 15:28

calcare

Con i punti dell’Esselunga abbiamo preso un umidificatore per la camera dei giovini, sperando che riescano a respirare meglio la notte. L’umidificatore ha un funzionamento abbastanza semplice: si mette l’acqua e lo si fa partire, quando di acqua non ce n’è più la lucetta verde diventa rossa.
L’altra settimana lo attacco, e la luce è rossa e non verde. Orpo, mi dico, che è successo? Smonto l’umidificatore e mi trovo la parte riscaldante – che non è una serpentina ma una specie di zucchetto – completamente ricoperta di calcare. Fortunatamente staccarlo tutto è stato lungo ma non difficile; mi chiedo solo se l’acqua di Milano, che dovrebbe essere mediamente dura (25 °f), si sia improvvisamente calcarizzata…

Ultimo aggiornamento: 2011-02-17 07:00