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ladri di biciclette

Stamattina io sono a casa malato. Anna scende a portare al nido i bimbi, e mi citofona: “Guarda che ti hanno rubato la ruota della bicicletta!” Sono venuti a fare razzia delle biciclette decenti. La mia forse era ancora sopra il limite della decenza, ma aveva la ruota dietro bloccata con l’archetto antifurto: la bici del vicino aveva la ruota davanti bloccata, e così il risultato finale è stato una ruota senza una bici e una bici senza una ruota (e senza il mio sacchetto di scorta da bicicletta, sgrunt)
La bici di Anna non è stata toccata, probabilmente perché da donna (è tenuta molto meglio della mia) o perché legata anch’essa.

Ultimo aggiornamento: 2011-07-19 09:09

ASL Milano – aggiornamento

Una volta assodato – grazie ai miei ventun lettori – che il cartello che ho trovato nell’ASL di via Andrea Doria era semplicemente fuorviante, mi sembra corretto segnalare che l’ufficio relazioni con il pubblico è gestito molto meglio.
Subito dopo aver scritto la mia notiziola, ho anche mandato una mail all’URP dell’ASL3 di Milano. Mi è arrivata risposta dopo nemmeno un’ora, chiedendomi un numero telefonico per essere contattato, numero che ho fornito; stamattina mi hanno ricontattato, mi hanno dato il numero interno della persona che Può Fare Le Modifiche alla base dati, e ora tutta la mia famigliola ha finalmente il domicilio nello stesso luogo della residenza :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-07-11 17:04

ASL Milano = [censura]

Quando portai Jacopo al pronto soccorso, scoprii che i gemelli (chissà, forse anch’io e Anna) hanno avuto aggiornata la residenza sulla tessera sanitaria ma non il domicilio, che resta ancora quello vecchio in via Abbadesse. In questi giorni ho pensato di provare ad andare all’ASL a cambiarglielo: mal me ne incolse.
Innanzitutto non solo non è possibile fare una pratica di questo tipo online, ma non c’è nemmeno un foglio da compilare, firmare e consegnare, il che mi pare un’idiozia visto che non è un’operazione per cui occorra un’interazione. Ma tant’e. Ieri dopo pranzo ho provato a passare all’ufficio di via Don Orione: uno sportello aperto, quindici persone in coda, sono scappato via. Oggi ho provato gli uffici di via Andrea Doria. Sempre quindici persone, però quattro sportelli aperti… e in più lo sportello numero uno, dove c’è un cartello che dice “accesso preferenziale per invalidi e minori di quattro anni (solo per pratiche relative al minore). Che bello, penso io, è proprio per me. Mi metto lì davanti e aspetto che l’impiegata termini la telefonata (di lavoro). Cerco di spiegarle il problema, e la tipa mi risponde “ma che ci fa a questo sportello?” al che replico “c’è scritto lì che è per i minori…” e lei “e dove sono, che non li vedo?” Io ribatto che non riesco a capire a che serva portare due bimbi in un ufficio, e che lì davanti a lei ci sono le due tessere sanitarie con indicata la data di nascita. La tipa risponde qualcosa del tipo “vado di là”, si alza e si sposta. Una sua collega mi dice “vada allo sportello 6”, il quale sportello è dietro una porta chiusa. Vabbè, aspetto un minuto, e l’impiegata di prima apre la porta e mi ripete che devo aspettare il mio turno: al che decido di andarmene e che i bimbi rimarranno con l’indirizzo sbagliato, che tanto non mi sembra una patologia mortale.
Mi restano però alcune domande:
– perché diavolo un ufficio deve avere un cartello indicante che c’è uno sportello preferenziale, quando la cosa è ovviamente falsa?
– perché trovare informazioni nel sito dell’ASL di Milano su come fare un reclamo richiede conoscenze ben superiori alla media?
– perché nella pagina ben nascosta delle modalità di accesso all’URP non è indicato un indirizzo di email? (sì, poi l’ho trovato)
Aggiornamento: (11 luglio) come si può leggere qui, se si riesce a contattare l’URP poi le cose funzionano molto bene (per fortuna!)

Ultimo aggiornamento: 2011-07-08 14:38

Quante brave persone!

Come avevo accennato, venerdì scorso ero uno dei blogger invitati da Gallizio alla presentazione dell’ultimo libro di Piergiorgio Odifreddi, Caro Papa, ti scrivo. Il motivo della mia presenza era fondamentalmente “tu hai un blog di matematica”, il che non dà un grande vantaggio competitivo nel caso di un libro in cui non si parla di matematica: è vero che conosco Odifreddi da quasi vent’anni, ma questo non era noto a priori.
Lascio link qua, qua e qua a vuole conoscere le critiche al libro da parte di alcuni partecipanti reali e virtuali, cosa che loro hanno saputo fare fare sicuramente meglio di me: io mi limito ad alcune note di colore.
– sentire Felice Accame che inizia il suo commento raccontando che il titolo del libro gli ha fatto subito tornare in mente la canzone del 1939 dall’incipit omografo non ha prezzo. Mi pareva di essere alla radio a sentire La Caccia.
– l’esponente cattolico convertito di cui non ricordo il nome (e non trovo il foglio dove l’avevo scritto, mannaggia) è riuscito a monopolizzare il tutto, il che è stata una palla unica.
– ho scoperto che Enrico VIII aveva a che fare con la transustanziazione :-)
– i tramezzini erano buoni, ma non si può finire alle 15 un incontro prandiale (non per i morsi della fame, ma perché io avrei anche da lavorare ogni tanto)
– l’idea è stata buona, anche perché Odifreddi è un bravo oratore: ma secondo me è da tarare meglio :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-07-04 17:35

quante belle monetine

Quando la fine dello scorso millennio era ancora ben al di là da venire, avevo iniziato una raccolta di monete da 500 lire, con l’idea di riempire un salvadanaione e alla fine farmi non so quale regalo. Poi mi sono trasferito a Milano e completamente dimenticato della cosa: si sa, Milan l’è un gran Milan.
Due anni fa, dovendo far piazza pulita della roba nella vecchia casa torinese, quel salvadanaio rispuntò: lo aprii e mi trovai con un paio di chili di monete che mi riportai a casa.
Ieri finalmente mi sono deciso ad andare in Banca d’Italia a cambiare le monete in euro, a pochi mesi dalla scadenza della possibilità. Avevo accuratamente impacchettato le monete in gruppi da venti ma ho dovuto accuratamente spacchettarle, visto che c’è la macchina contamonete all’uopo preposta. Ho compilato il modulo, fornito nome cognome codice fiscale documento d’identità (chissà poi perché) e allo sportello 20 mi hanno confermato che avevo dato loro 167500 lire, e ridato l’equivalente in euro.
Mentre le monete venivano contate, mi sono spostato allo sportello 19: avevo da cambiare infatti anche una banconota da 50000 lire che mia madre aveva trovato l’anno scorso, però allo sportello 20 c’era scritto “solo monete” e al 19 “solo banconote”. Non che la cosa fosse così stancante, visto che non c’era nessuno: solo questo enorme salone della Banca d’Italia, tutto vuoto. La Banca d’Italia – ricordo quando trent’anni fa andavo a versare l’obolo per ritirare libri in prestito alla Biblioteca Nazionale di Torino – non è mai stato un luogo pieno di folla; ma adesso è ancora peggio, le sedi locali sembrano davvero un residuato di chissà quale passato.

Ultimo aggiornamento: 2011-06-21 07:00

mi regalo!

Conoscete Goodreads? È uno dei tanti siti di amanti dei libri, dove uno elenca quello che ha letto, vede cosa fanno gli amici, ecc. ecc. Tra le varie possibilità offerte dalla piattaforma, c’è quella di mettere in palio libri appena usciti, che verranno sorteggiati tra chi si iscrive alla riffa.
La scorsa settimana ho pensato di proporre una copia del mio Matematica in Relax: posso ancora permettermelo :-) Beh, in questo momento mentre scrivo ci sono 98 pretendenti. Avete ancora qualche giorno per iscriversi e avere una chance di vittoria che presumibilmente scenderà sotto l’1%: sempre più facile che fare anche solo 3 al superenalotto (è molto più facile fare 2, ma in quel caso non si vince nulla…)

Ultimo aggiornamento: 2011-06-20 08:48

Talenti

[talenti]
Lascio decidere a voi: è più incredibile che Telecom Italia abbia iniziato a segnalare i “talenti interni” oppure che abbia un account su Facebook? :-)
(più seriamente: Telecom è molto grande; dentro c’è tutto e il contrario di tutto, e soprattutto è difficilissimo che si venga a sapere cosa si sta facendo di simile nei vari gruppi. Però è un annetto che Comunicazione Esterna sta faticosamente cercando di guardare anche all’interno dell’azienda: è un lavoraccio, ma qualcuno doveva pur iniziare a farlo)

Ultimo aggiornamento: 2011-06-13 14:43

così vicino così lontano

Stamattina c’è stato un temporalaccio qui in ufficio, e una serie di clacsonate giù in strada. Entrambe le cose sono relativamente comuni, soprattutto il venerdì quando c’è il mercato in via Termopili e via Marco Aurelio. In pausa pranzo – intanto era spiovuto – sono uscito per andare in palestra, e per strada mi sono fermato a un banco del mercato per comprarmi mezzo chilo di pesche noci. Scambiando due chiacchiere con l’ambulante, mi ha detto che non solo la giornata era stata rovinata causa temporale, ma che come se tutto quello non bastasse era anche arrivato il Bossi, con tutto il codazzo di telecamere e roba varia.
Stamattina avevo sentito che il Senatur sarebbe andato a fare campagna elettorale in un paio di mercati, ma non credevo sarebbe passato proprio qui sotto, in un mercato dove più della metà degli ambulanti non è italiana :-) Poi non garantisco nemmeno ci sia davvero passato, visto quanto scritto qua (tanto le tv mica sapevano del cambiamento di programma…); però devo dire che ad averlo saputo un saltino qui sotto ce l’avrei fatto :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-05-27 15:26