Archivi categoria: io

Gitarella torinese

Complice il Salone del Libro, sono riuscito a passare un paio di giorni nella mia natia città, per respirare un po’ del mio natio smog. L’ospitalità di Maria e Yagoub ci ha anche permesso di far fare la prima vera gita fuoriporta ai quasicinquenni, che sono ormai così bravi da fare credere a tutti che sono degli angioletti.
Ho così visto per la prima volta i giardinetti dell’Environment Park (mentre Anna sfidava il corteo NoTav per andare in centro) e per la seconda volta quelli Fante (mentre Anna faceva da personal shopper per Maria e io e mio fratello disquisivamo di basket torinese). Ho incontrato amici vecchi e nuovi al Salone. Ho fatto il mio solito casino nella presentazione dei nostri librini di Altramatematica (dove sono arrivato con una maglietta con disegnata una calcolatrice…) Ho ritrovato il buon Achille C. Varzi che ha appena scritto un libro sulle tribolazioni della filosofia in terzine dantesche. Ho rivisto Doug Hofstadter e figlia, il resto del traditrio, e sono rimasto a cena con un gruppo di filosofi e fisici, la vera nemesi per un matematico. Ho avuto la fortuna di conoscere Altan (c’erano anche lui e signora a cena), complice l’interesse di Douglas Hofstadter per il grande disegnatore. Posso assicurarvi che Altan è una persona deliziosa e un vero signore, anche se davvero schivo: la signora Panini ci diceva che è la terza volta in tutti questi anni che lo vedeva fare un’uscita più o meno pubblica. Non sono invece riuscito a vedere il mio amico Claudio che compiva cinquant’anni domenica, e questo (il non averlo visto, non i suoi cinquant’anni) è male. Diciamo che mi occorrerebbero almeno due vite per volta…

Per chi vuole sapere come è andata la presentazione: c’era un folto pubblico di qualche decina di persone, direi quasi tutti prezzolati da noi relatori: il vantaggio è che così non se n’è andato via quasi nessuno prima della fine. Abbiamo iniziato in ritardo perché quelli prima di noi hanno sforato di brutto, abbiamo finito in anticipo perché Daria voleva far iniziare il secondo slot di BookRepublic in tempo: non sarebbe stato un problema, ma Peppe non ha potuto spiegare come non c’è nulla di simile alla collana nemmeno all’estero, almeno per quanto ne sappiamo. Perché non l’ha potuto spiegare? Perché non ci siamo messi d’accordo prima su cosa avremmo fatto, mi pare ovvio :-) Dovrei essere più serio, fare le scalette, distribuirle e soprattutto non fare foto al pubblico mentre stiamo parlando…

Ultimo aggiornamento: 2014-05-13 15:18

_Matematica in relax_ verso l’end-of-life?

Mi è arrivata la comunicazione annuale delle royalties (si fa per dire) del mio Matematica in relax. Il saldo è ancora negativo, nel senso che con le 230 copie cartacee (e le 18 elettroniche…) vendute nel 2013 mancano ancora più di 60 euro al raggiungimento dell’anticipo che mi era stato dato. Ma non è certo quello il problema: tutti sanno che se non sei uno tra i dieci-venti autori più venduti con i libri non ci guadagni certo, e questo ancor più se scrivi di saggistica (matematica, per giunta).
Il guaio è un altro. Della tiratura iniziale di 3080 copie, tolte quelle vendute, quelle rovinate mandate al macero (26 quest’anno) e quelle date in omaggio, negli archivi Vallardi ne sono rimaste 258. Ce ne sarà qualche altra decina, forse, nelle grandi librerie; ma poi basta. In pratica tra un anno e mezzo il libro uscirà dal catalogo, tranne che nell’improbabile ipotesi che venga ristampato: rispetto a un tempo c’è il vantaggio che l’ebook può rimanere tranquillamente disponibile, ma da un certo punto di vista è triste pensare che un pezzo della mia vita si è concluso.
Poi potete sempre mettere su una campagna di opinione per la ristampa del libro e la pubblicazione di un volume 2, se proprio volete :-)

Salone del Libro 2014: poi non ve lo dico più

Vi ricordo che insieme ad altri tre loschi figuri (e a una leggiadra fanciulla che farà le presentazioni per conto di 40K) parleremo di Altramatematica al Salone del Libro di Torino domenica 11 alle 16, nell’area Book to the Future (padiglione 2). Il programma ufficiale è sul sito del Salone, ma se preferite potete leggerlo su Facebook.

Non so assolutamente di cosa io parlerò, ma non credo proprio di matematica: sarebbe troppo facile. E no, non autograferò copie degli e-reader contenenti l’ebook.

Birthday cloud

Forse è colpa mia, che spesso mi porto avanti col lavoro per gli auguri di buon compleanno. Ma quest’anno, oltre agli auguri dei ritardatari (apprezzati anch’essi) ci sono state ben cinque persone che mi hanno fatto gli auguri in anticipo, e non per sbaglio ma esplicitamente. Insomma, sta nascendo il concetto del compleanno quantistico, che non puoi indicare direttamente…

attenti a quegli occhiali

Stamattina sono andato a rifare la carta di identità, che mi era scaduta da una decina di giorni. Arrivo con le mie foto, prendo il numeretto, aspetto il mio turno, consegno carta vecchia e foto. L’impiegata mi dice “guardi che non potrei farle la carta con queste foto, perché la questura ha mandato una circolare che dice che le foto devono essere senza occhiali”. Io la guardo, le faccio “guardi, senza occhiali non riesco nemmeno a vedere dov’è la macchinetta per fare le foto!” La controrisposta è stata “Io glielo devo segnalare, perché potrebbe avere dei problemi con qualcuno” e poi mi fa la carta d’identità.

A questo punto sono poi andato a fare una ricerca in rete e ho scoperto questo testo, che dà effettivamente una serie di prescrizioni riguardo agli occhiali:

• la fotografia deve mostrare chiaramente gli occhi senza riflessi sugli occhiali;
• le lenti non devono essere colorate (se possibile, evitare le montature pesanti e indossare occhiali con montatura più leggera);
• la montatura non deve coprire nessuna parte degli occhi.

Ho riguardato la mia foto: le lenti sono leggermente scure essendo fotocromatiche, ma gli occhi si vedono perfettamente, senza riflessi e la montatura è leggera. Direi che posso farcela, anche se la foto non era esattamente recente come richiesto…

Ultimo aggiornamento: 2014-05-06 13:42

Ho esaurito il bonus-fortuna per il 2014

Stamattina ho portato all’asilo i bimbi, ho inforcato la bicicletta (la porto a mano quando sono con loro) e sono arrivato in ufficio un po’ prima del solito, anche perché dovevo andare dal dentista. Arrivo, faccio per prendere il portafoglio per timbrare, e scopro che non c’è.

A questo punto comincio a darmi del coglione sesquipedale. So perfettamente che i pantaloni che avevo addosso hanno una tasca posteriore troppo piccola, e già lunedi stavo perdendo il portafoglio, tanto che ieri me l’ero messo nella tasca della giacca; stamattina me ne ero dimenticato. Riprendo la bici, faccio tutto il percorso all’indietro (contromano) perché uno spera sempre per il meglio: nulla da fare. Arrivo a casa, per bloccare tutte le carte possibili e impossibili, e vedo che un collega mi aveva cercato. Lo chiamo, e mi dice che hanno chiamato giù dalla portineria perché una signora aveva trovato il portafoglio. Mi faccio dare il numero, chiamo, e vado.

Per la cronaca: il portafoglio conteneva tutto. Per trovare un recapito telefonico (che non avevo da nessuna parte) la signora ha provato a chiamare la palestra (dove non vado più da una vita); poi ha visto i bigliettini di resto della mensa Telecom ed è andata a cercare la sede corrispondente. (Ok: in ufficio, a parte percularmi, hanno detto che bastava digitare nome e cognome su Google… ma il numero di telefono non l’avrebbero comunque trovato). E non ha neppure voluto una ricompensa.

Ultimo aggiornamento: 2014-04-30 15:24

INPS risponde (con calma)

Mi è arrivata stamattina una mail dall’INPS, dove rispondono a una mia domanda che avevo scritto il 2 aprile sul loro sito: mi si dice

Da un controllo risulta aperta una sua richiesta, se non ha ricevuto riscontro la invitiamo a contattare il n.803164 per concordare un appuntamento.

Tutto bene? Più o meno. Mi sono dimenticato di dire che io scrissi il 2 aprile del 2013.

Ultimo aggiornamento: 2014-04-17 12:25