La scorsa settimana avevo raccontato delle elezioni RSU nella mia azienda. Di per sé non è necessario essere iscritti a un sindacato per fare l’RSU, nello scorso millennio in CSELT l’avevo fatto da indipendente. Ma è da una quindicina d’anni che ho la tessera, pur restando defilato per tutto questo tempo. Solo che qualche settimana fa la segreteria Fistel mi ha mandato l’invito a partecipare come delegato al congresso provinciale. Vabbè, mi dico, sono RSU uscente, ha senso che vada al congresso, così vedo anche come è fatto. L’unico guaio è che durava un giorno e mezzo ed era alla Cascina Grande di Rozzano, un viaggio della speranza da casa mia (un’ora e venti con i mezzi, e mi sa non troppo di meno in auto, da quello che ricordo quando a Rozzano ci lavoravo).
Ad ogni modo, un congresso sindacale ha tutta la sua liturgia, dai saluti delle altre sigle confederali alla relazione del segretario uscente, dalle testimonianze di lavoratori e non solo (c’era anche una HR che ha raccontato di come la sua azienda ha studiato il trasloco della sede cercando di minimizzare il costo implicito ed esplicito dei dipendenti) al focus su alcuni punti particolari, in questo caso il progetto giovani. In questo caso c’è stata una differenza non da poco, perché la relazione non è stata letta ma presentata sotto forma di video (le federazioni del telefonici nella Triplice hanno anche al loro interno grafici, poligrafici, lavoratori dello spettacolo e appunto media, e a Mediaset c’è una forte rappresentanza Fistel). Immagino che CGIL e UIL copieranno, ma questo è solo normale. Addirittura abbiamo avuto un breve concerto di viola: anche lavoratori e orchestrali della Scala sono infatti nel contratto delle comunicazioni. Poi ci sono state le votazioni, che sono abbastanza formali visto che ci sono dei listoni unici: si può votare da un terzo a due terzi dei candidati, ma il risultato finale cambia poco. Potete immaginare il mio sconcerto quando scopro che nei delegati al congresso regionale c’è il mio nome a mia insaputa. Chiedo all’ufficio segreteria e mi dicono “sì, abbiamo pensato di mettere te al regionale e la tua collega Valeria al provinciale, giusto per avere un presidio TIM su entrambi i fronti.” Il congresso è comunque terminato senza eleggere un segretario: continuiamo a essere in reggenza. Ah, dimenticavo: un’altra cosa che non mi aspettavo era il gadget per i partecipanti, in questo caso un ombrello che così ad occhio pare anche abbastanza robusto.
Essendo io uno che si adegua in fretta, quando venerdì scorso sono andato al congresso regionale, stavolta nella sede milanese, avevo chiesto qualche informazione in più. Sono stato comunque fregato dalla relazione postprandiale del segretario regionale Cisl – nel senso che mi sono appisolato, io riesco ad addormentarmi più o meno ovunque – ma almeno non mi sono stupito più di tanto di trovare il mio nome nel listone per il direttivo e in quello dei delegati per il congresso nazionale di inizio maggio. Per quest’ultimo, che sarebbe da qualche parte nel brindisino dal 7 al 9 maggio, ho verificato con l’ufficio segreteria e posso evitare di partecipare dando delega a qualcun altro: mi hanno però assicurato che se c’è un gadget me lo portano :-) Per il direttivo, invece, c’erano 39 nomi per 32 posti e 7 riserve, con i primi 32 (inseriti nella scheda rigorosamente in ordine alfabetico) che sono passati mentre gli altri 7 (anch’essi in ordine alfabetico) si devono accontentare di fare le riserve.
Tornando a essere serio, da quello che mi è parso di capire il direttivo si riunisce ogni tanto ma il vero lavoro è fatto dal consiglio di segreteria (segretario più quattro altre persone), quindi la mia carriera non è poi chissà cosa: per fortuna, dico io, perché come sindacalista non valgo molto. Il vero problema è a monte. Già in generale ci sono pochi iscritti al sindacato e ancora meno attivisti. Qualche giovane c’è, ma almeno quelli con cui ho parlato sono poligrafici o radiotelevisivi. La mia azienda è poi di vecchi, e in Lombardia, a differenza di altre regioni, siamo anche in pochi: solo che per ragioni geopolitiche ci deve essere una rappresentanza non banale, e quindi hanno raccattato chi potevano, quorum ego. È chiaro che cercherò di fare del mio meglio, ma non so quali saranno i risultati…