Archivi categoria: informatica e AI

vivere pericolosamente con Windows

Nella più o meno spasmodica attesa che arrivi Windows 7 (qui una delle primissime recensioni della nuova beta) stamattina mi sono accorto che il disco C: del PC di ufficio aveva solo 200 mega liberi. Anche facendo un po’ di pulizia standard ero salito solo a 600 mega, e quindi ho pensato “in fin dei conti è una partizione logica, e il disco D: ha quasi 40 giga liberi; che ci vuole a spostare un po’ il limite della partizione?”
Executive summary: è tutto a posto, e ho 7 giga di spazio in più. Ma la storia non è così semplice.
Innanzitutto, occorre ovviamente avere a disposizione un gestore di partizioni. Casualmente, grazie a una vecchia offerta del beneamato GiveAwayOfTheDay, ne avevo uno installato. Le operazioni logiche da fare non sono difficili: si sposta a destra il limite della partizione D:, si fanno spostare i file, si verifica che sia tutto a posto, si sposta a destra il limite della partizione C:, e siamo a posto. Il tutto “a cuore aperto”, senza nemmeno un backup. In effetti è stato così: un po’ di lavorio di spostamento dati, ma per il resto nulla di male. L’unica cosa che non ho capito è come mai abbia dovuto far ripartire il PC cinque volte, invece che le due che mi sarei aspettato: però in fin dei conti è sempre Windows…

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:05

no LLOOGG, bad LLOOGG

Sono un affezionato utente di lloogg. Non che me ne faccia molto, se non divertirmi a leggere quali sono le stringhe di ricerca con cui i poveri tapini finiscono sul mio blog, ma si sa che mi accontento di poco.
Purtroppo da alcuni giorni a questa parte, salvo un breve intervallo ieri, il sistema è sempre giù. Sono uno stimato esponente della scuola “se non hai pagato, non lamentarti”; ma sono anche uno stimato esponente della scuola “evita i lavori inutili”, quindi mi piacerebbe sapere se devo commentare via il codice che chiama lloogg all’interno del blog (e quindi rallenta l’apertura della pagina per chi non mi legge via feed) o posso aspettare con tranquillità la sua riapertura. Aggiungo che sarebbe stato simpatico in casi come questo inserire uno script di emergenza che non facesse nulla ma almeno chiudesse la connessione, ma vale sempre il punto scritto più sopra.
(vedi anche Cristiano Fino)

Ultimo aggiornamento: 2009-01-08 13:50

Google mi censura!

Qualche giorno fa, sul blog di beppegrillo™ era arrivata una notiziona: Google Suggest (quella roba che cerca di indovinare che cosa tu stai cercando a partire dalle sue prime lettere) censurava il comico genovese, e se iniziavi a scrivere “beppe” uscivano fuori Beppe Maniglia e Beppe Quintale. Solo dopo le segnalazioni dei lettori, dice il blog più famoso d’Italia, le cose sono cambiate. Potete leggere il tutto da lui (scusate per il link crittato, ma non voglio essere “un blog di beppegrillo™“) e una simpatica discussione da PaulTheWineGuy.
Per curiosità, ho fatto qualche prova in piccolo con il mio nome-e-cognome. In piccolo, perché il numero di risultati indicati a mio nome (37800) è poco più un centesimo dei Suoi. Bene: in google.it appaio solo dopo avere digitato “maurizio co”, come ultimo della lista, e divento primo (su tre) con “maurizio bod”. Però già con “mau” si trova tra gli altri “Maurizio Uzzi” (che ho scoperto essere il bodyguard di Michelle Hunziker) con 5410 risultati, e con “mauri” si trova “Maurizio Abbatino” (il capo della banda della Magliana) con 7200 risultati. Su google.com la cosa è ancora peggiore: a “mauriz” appare “Maurizio Taiuti” (azienda che produce borse) con 10900 risultati e “Maurizio Remmert” (padre biologico di Carla Bruni) con 24900 risultati e io appaio solo arrivati a “maurizio co”, con soli 33300 risultati tra l’altro. Aggiungo che (sempre a “maurizio co”) c’è anche “Maurizio Pollini” che di C non ne ha molte.
Dov’è che vado a lamentarmi perché Google mi censura?

Ultimo aggiornamento: 2009-01-02 20:22

Tutti su Facebook

Ho appena visto le statistiche sul numero di utenti italiani di Facebook durante quest’anno (le trovate qua). È una cosa davvero impressionante. Da gennaio ad agosto il numero di utenti è solo triplicato, passando da 216.000 a 622.000: da lì in poi è semplicemente esploso, arrivando a novembre (gli ultimi dati che sono a disposizione) a 4.200.000. Credo siano un ordine di grandezza superiore agli utenti di Second Life che l’anno scorso sembrava essere ovunque e anche altrove. È vero che il numero di utenti non corrisponde necessariamente al numero di persone che usa la rete, ma per Facebook la tara da fare è probabilmente minore, considerando che dovresti entrare con il tuo nome-e-cognome e che sembra che ci sia una forte carica di viralità, come scrissi a suo tempo.
L’esplosione è ovviamente successiva di qualche mese alla localizzazione in italiano dell’interfaccia (nel maggio scorso), visto che le conoscenze linguistiche medie dei miei connazionali sono quelle che sono e che ci vuole un certo tempo perché le notizie si propaghino: però ritengo che il settembre 2008 sia il nostro Settembre Eterno. La mia sensazione è che Facebook non sarà una moda, ma reggerà parecchio a lungo (anche degli anni), finché non ci sarà un nuovo modello che lo rimpiazzerà nella voglia della gente di chiacchierare.
Per la cronaca, io sono su Facebook per colpa sua, dal 17 giugno. Del 2007.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-31 16:41

Un brutto colpo al mio ego

Stamattina, tra i messaggi arrivatimi via Facebook, ce n’era uno che cominciava così – compresi gli a capo:
maurizio ma sei tu?
no!
ma perchè ce il tuo nome e la foto di un altro?
inspiegabile...
Il messaggio in questione era di una donna il cui nome non mi dice nulla (nemmeno la faccia, ma io non sono per nulla fisionomista). La tipa in questione probabilmente conosce un Maurizio Codogno che non sono io – in fin dei conti non siamo tantissimi ma, qualcuno ce n’è: come ho già scritto, ad esempio la persona presente in Wikipedia sotto Maurizio Codogno non sono io.
La cosa che mi ha colpito è che questa è la prima volta che in rete qualcuno cerca un mio omonimo e non il sottoscritto. E questo a sua volta significa che Facebook ha davvero sfondato la barriera tra la rete e il mondo reale, come dice anche Markingegno. Un conto è connettersi, navigare, scrivere email; un altro conto è pensare di essere di presentarsi in rete, come si potrebbe fare sull’elenco del telefono o sui citofoni. I miei dubbi su Facebook restano intatti: però non ho problemi a riconoscere il suo successo reale, non pompato da qualche giornale che deve farsi vedere alla moda.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-27 11:06

SearchWiki

Da un paio di giorni, se uno fa una ricerca con Google mentre è connesso con Google Account – detto in altro modo, se in alto a destra c’è scritta la sua email – si trova alcune iconcine vicino ai risultati: una freccia verso l’alto e una croce a fianco del nome della pagina, e un fumetto nell’ultima riga dei record. Queste icone servono per SearchWiki, l’ultima aggiunta alla ricerca Google. Leggendo il blog ufficiale, ci viene spiegato che in questo modo possiamo eliminare dalle nostre ricerche i risultati che non ci interessano, e alzare di grado quelli che riteniamo più importanti. Inoltre se andiamo in fondo alla pagina c’è anche la possibilità di aggiungere un nostro risultato alla ricerca. Come ho evidenziato, tutte queste modifiche sono private, nel senso che riguardano unicamente il nostro account personale: che poi sia proprio così non so dirlo, visto che in fin dei conti è sempre molto comodo avere dei dati in più per raffinare le ricerche. Ma magari a Google sono solo interessati a vedere cosa elimini per affinare i risultati della pubblicità che ti inviano… chi lo può sapere?
Oggettivamente, però, non riesco a capire l’utilità di queste iconcine, visto che i risultati cambieranno solo se rifaccio la stessa ricerca, e in questo caso non è che abbia tutto quell’interesse a vedere quali risultati avevo preferito: facevo più in fretta a salvarmeli tra i preferiti. Né può servirmi a vedere se la pagina su di me sta perdendo posizioni: anzi in quel caso devo stare assolutamente attento a non modificare i risultati, perché voglio sapere cosa vedono gli altri, non io!
L’unica cosa che forse potrebbe servire è l’aggiunta di un commento, visto che i commenti sono invece visibili da tutti. Ma anche qua mi rimangono dei dubbi. La cosa potrebbe essere più utile se uno potesse definire un insieme di “amici” (e magari uno di “guru”) di cui si fida, e far sì che le ricerche siano raffinate usando i voti dati da tutti gli amici. Non so però quanto la cosa sia facilmente scalabile.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-23 19:03

Google Reader ti traduce i feed!

La notizia è di lunedì scorso, ma me ne sono accorto solo oggi. A quanto si legge sul blog ufficiale di Google, il servizio di traduzione automatica è stato aggiunto a Google Reader.
Di per sé non c’è nulla di nuovo, nel senso che sono solo stati messi insieme dei servizi già presenti: ma magari a qualcuno la cosa può servire. Attenzione: la traduzione è nella lingua che avete settato come “vostra” in Google Reader. Io ad esempio uso l’inglese come lingua di base, e quindi posso vedermi le traduzioni in inglese.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-16 20:36

cambiovalute online

Beh, no, non è che mettete gli euro nella fessura del CD ed escono fuori i dollari: non siamo ancora arrivati a questo. Ma se avete bisogno di sapere quanto valgono oggi più o meno 1000 dollari, il sistema più semplice è usare Google e digitare come ricerca 1000 USD in EUR (le virgolette per una volta non servono).
Non credo che le pizze de fango del Camerun siano presenti nella base dati di Google, ma le valute più note vengono convertite. Per la cronaca, ecco le sigle di alcune valute:
EUR euro
USD dollaro USA
GBP sterlina inglese
JPY yen
RUB rublo
CAD dollaro canadese
AUD dollaro australiano
NZD dollaro neozelandese

Ultimo aggiornamento: 2008-11-11 11:17