E Google, come l’anno scorso, regala due giga di spazio a chi va a verificare le sue opzioni di sicurezza. Visto che male non fa comunque, vi consiglio di fare un salto!
Ultimo aggiornamento: 2016-02-09 13:34
E Google, come l’anno scorso, regala due giga di spazio a chi va a verificare le sue opzioni di sicurezza. Visto che male non fa comunque, vi consiglio di fare un salto!
Ultimo aggiornamento: 2016-02-09 13:34
Io, come tanta gente nel resto del mondo, uso Whatsapp. Però, come meno gente nel resto del mondo, come sistema di instant messaging preferisco Telegram. Fin qua nulla di particolare.
Quello che mi ha stupito è stato però il testo di questo post (“GIF revolution”) nel blog ufficiale di Telegram. La feature – convertire una GIF in un video MPEG4 – era già presente su Whatsapp, per quanto ne so, e quindi non è nulla di eccezionale: ma il testo sì. Dicono infatti che (traduzione mia)
Da oggi potrete inviare e ricevere GIF fino a 20 volte più in fretta. Questo è possibile perché ora ricodifichiamo le GIF come video mpeg4 che richiedono fino al 95% di spazio in meno a parità di qualità dell’immagine.
Certo, lo spazio richiesto da un MPEG4 è molto inferiore a quello di una GIF, soprattutto nel caso di GIF animate. Certo, le immagini che si mandano con un sistema di instant messaging tipicamente non richiedono una qualità eccezionale. Certo, risparmiare spazio fa bene a tutti, anche a Telegram. Ma il formato GIF nasce per avere una codifica precisa (senza perdita di informazione) di un’immagine, mentre così all’utente inesperto viene fatto credere che il risultato sia identico a quanto inviato. Non ci sarebbe voluto molto ad aggiungere un’opzione “non comprimere le GIF” nell’interfaccia, e se l’opzione non fosse attivata di default non credo sarebbero in molti a usarla; però sarebbe stato più serio. Ma ormai la serietà conta poco.
Ultimo aggiornamento: 2016-01-05 15:48
Oggi, in occasione del compleanno di Ludovico Van, Google ha preparato un doodle interattivo: bisogna rimettere nell’ordine corretto gli incipit di alcuni suoi famosi brani. Se non sapete leggere uno spartito, nessun problema: si può sentire la musica corrispondente al frammento. Se non riuscite a distinguere i frammenti, potete provare a metterli e rimetterli finché non ci riuscite: se vi capita per caso di mettere un frammento al posto giusto, ve lo segnala.
Bene. Peccato che su Firefox il doodle non funzioni. Quando lo si lancia appare una nuova immagine e basta. Che su Internet Explorer non lo si veda è pacifico, ma per esempio su Opera funziona. La mia domanda (a cui non ho risposta) è: è Firefox che non segue gli standard oppure Google che ha usato caratteristiche non standard per creare il doodle?
Aggiornamento: (18 dicembre) Ha vinto mestesso! Ho scoperto che inopinatamente l’estensione Flashblock era settata (immagino di default, perché non mi sarebbe mai venuto in mente di farlo) per bloccare non solo i video Flash ma anche quelli HTML5.
Ultimo aggiornamento: 2015-12-18 20:05
Come probabilmente sapete, l’aggiornamento a Windows 10 è gratuito per tutti quelli che hanno almeno Vista. Come forse sapete, Windows 10 nasce per essere un servizio gestito in remoto, e Microsoft recupera una quantità inconcepibile di dati dai PC con Windows 10 installato, tanto che in molti stanno facendo di tutto per evitare di installarlo.
Bene: mi è appena arrivata la pubblicità [*] di un software da installare che «allows you to disable select or all tracking services found in Windows 10 and delivered to Windows 8.1, 8 and Windows 7 with updates.». Chissà se la licenza d’uso di Windows 10 lo permette :-)
[*] La pubblicità in questione mi è arrivata perché avevo fatto opt-in quando avevo preso non mi ricordo che cosa, e quindi non è spam. Però non ho nessuna voglia di mettere il link.
Ultimo aggiornamento: 2015-10-28 13:40
Stamattina in ufficio mi è apparso il messaggio “La tua password scade oggi”. Visto che stamattina devo comunque portare in assistenza il PC, ho pensato di mettere una password provvisoria per la giornata: ho così inserito Temp3,14. Quasi subito mi è stato risposto che la password non rispettava le regole di sicurezza. Vabbè, provo con Xtemp3,14; niente da fare.
A questo punto mi dico “in effetti mettere ‘temp’ in una password non è una grande idea; proviamo a fare qualcosa di diverso”. Digito PiGreco3,14 e di nuovo sono stato sbertucciato. Alla fine ho pensato un bel vaffanculo, ho cambiato la password secondo il mio solito schema e finalmente ce l’ho fatta. Secondo me è il 3,14 che portava male :-)
Aggiornamento: (20 ottobre) Avevate ragione voi. Sono andato a frugare sulle norme per la creazione della password, e c’è scritto
Lunghezza della password di almeno 8 caratteri (o, in caso di limiti tecnologici il massimo
consentito dal sistema), di cui almeno uno:
- numerico (0-9)
- alfabetico (a…z, A…Z)
- speciale compreso esclusivamente tra . (punto) ; (punto e virgola) $ ! @ – (meno).
Non entro nel merito del non indicare specificatamente nel messaggio di errore “il carattere ‘,’ non è ammesso”. La prossima volta scriverò 3.14 :-)
Ultimo aggiornamento: 2015-10-20 16:18
Per lavoro (sì, a volte mi tocca) sto cercando di entrare in un sistema in produzione per prendere dei dati aggregati e farci qualche conto. Per fare questo mi occorre un token (ce l’ho) e un accesso al sito. Metto il token, mi dice “devi cambiare password”, cambio password, e lui è contento. Arrivo al sito, metto la password del sito (che è diversa da quella del token), mi dice “devi cambiare password” e mi manda alla pagina di cambio password. Metto la password vecchia, metto la password nuova, rimetto la password nuova, clicco su “esegui” e mi ritorna questo errore:
Impossibile completare la richiesta. È necessario cambiare la password per proseguire.
Allora ditelo, che non mi volete fare lavorare!
Ultimo aggiornamento: 2015-09-29 16:53
Questo è un tweet che mi cita. Come potete vedere, il programma automatico che gira per conto di un’utenza che immagino cerchi di farsi un nome raccogliendo tutte le offerte che si trovano via web ha trovato due parole che indicano un prezzo scontato e quindi ha pensato bene di pubblicarlo, senza naturalmente accorgersi che quel post parlava di tutt’altro. Non è il primo caso di programmi automatici che ritwittano quello che scrivo, ma questo è stato così eclatante da farmi decidere a scrivere queste due righe.
Io non amo Twitter, e questo è noto a chi mi legge. Gli riconosco la capacità di essere un mezzo molti-a-uno: credo che sia il modo migliore che abbiamo in rete per capire cosa la gente pensa di un evento. Ma la probabilità che venga usato in altri modi è alta: quando vedi le risposte in quattro, cinque, dieci tweet è chiaro che lo stanno usano male. Ed è anche chiaro che #gli #hashtag #messi #alla #katzum portano a questi risultati che alla fine rovinano anche la credibilità di chi pensa di essere stato furbo a inventarsi un sistema automatico ;-)
Ultimo aggiornamento: 2015-09-14 21:16
Quest’estate mi sono portato il portatile in montagna, pensando di collegarmi in tethering usando il telefono. Non ci sono riuscito. Rientrato a Milano, ho fatto ancora qualche prova e mi sono accorto che il problema non era tanto il tethering quanto la connessione wifi: si connetteva ma indicava “limited”, e se provavo a pingare un qualunque sito, anche semplicemente il router che mi aveva assegnato l’indirizzo IP e quindi era sicuramente visibile, mi arrivava come risposta “General Failure”. In effetti mi sono ricordato che era qualche mese che mi arrivava quel “limited”, ma non ci avevo fatto caso: il mio pc se ne sta sempre in studio, a due passi dal router e collegato via cavo ethernet alla rete.
Spegnere e riaccendere il pc, la prima regola dell’informatico, non serviva a nulla. Disinstallare e reinstallare il driver non ha dato risultati. Ho provato a cercare un driver più aggiornato ma il sistema mi ha detto che quella che avevo era la versione più recente. Ho guardato su internet e provato tutti i rimedi suggeriti, dal far ripartire winsock (e io che pensavo fosse defunto dalla versione 3.1!) all’eliminare l’interfaccia: nulla. Ho portato il pc in ufficio per fare qualche altra prova con un collega – la seconda regola dell’informatico dice “se non funziona spegnendo o riaccendendo il guaio può essere una cazzata che hai fatto: controlla con qualcun altro” – ma nulla da fare.
A questo punto ho chiamato l’assistenza: dopo un’ora al telefono per la parte software, nella quale mi hanno anche fatto aggiornare il BIOS, si è concluso che forse il problema era hardware. Ma la situazione era un po’ strana: come dicevo, il computer prendeva l’indirizzo IP dal router e tirava su l’interfaccia, ma poi non faceva nulla. Il giorno dopo è arrivato il tecnico con la schedina nuova: cambiata la schedina, sempre lo stesso risultato. A questo punto però il tecnico ha tirato fuori una chiavetta USB con una Ubuntu live, e la connessione appariva magicamente: giudizio finale, “il problema è software, reinstalli da zero il PC usando la partizione fantasma”.
Il pensiero di ripartire da Windows 7 e fare tutti gli aggiornamenti mi ha terrorizzato, così ieri sera, tornato a casa, mi ci sono rimesso di buzzo buono. Ho provato a fare un clean boot, togliendo tutti i servizi: a parte che qualcuno è comunque partito, la situazione era identica. Poi ho di nuovo disinstallato il driver: vedendo però che mi chiedeva “vuoi anche cancellare il file relativo?” ho provato a dire di sì, tanto peggio di così non poteva andare. A questo punto ho fatto una ricerca di nuovo hardware e mi ha rivisto la schedina; ho fatto un aggiornamento software che mi ha recuperato la stessa versione del driver che avevo già; e il wifi ora funziona di nuovo.
La mia ipotesi è che il file del driver fosse corrotto, e forzandone il download io sia riuscito ad avere una versione corretta. Ma se è così c’è un grave problema di base. I driver sono la parte più delicata di un sistema operativo. Possibile che per controllare il driver il sistema legga solo la versione e la data? Perché all’interno del file non c’è un checksum per verificarne l’integrità? Mah. Il risultato finale è sempre lo stesso, però: l’informatica non è una scienza ma un’arte.
Ultimo aggiornamento: 2015-09-02 09:16