Archivi categoria: curiosita’

Frasi famose

«La vera amicizia è eterna – Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.)»
«Lo scopo del lavoro è guadagnarsi il tempo libero – Aristotele (384-322 a.C)»
Da dove ho copiato queste frasette? Non sono nello stile dei foglietti dei baci Perugina, anche se la prima potrebbe forse assomigliarci… ma amicizia e amore sono due cose ben diverse. No. Le ho lette sull’involucro delle pastiglie per lavapiatti Pril, che stranamente erano state comprate invece delle solite. Per la precisione ho letto la prima, e a questo punto ho controllato incuriosito se fossero tutte uguali prendendone un’altra. Adesso, da buon matematico, posso asserire che ci sono almeno due frasi diverse negli involucri.
Quello che però mi sfugge è la logica che ha portato qualche creativo a far scrivere queste frasette. Quante sono le persone che, dopo aver sbuffato per inserire nella lavapiatti le stoviglie cercando di superare gli impacchettamenti di Keplero, prendono la pastiglia, la guardano, si sentono illuminate dalla minuscola ma sentita perla di saggezza, e fan partire il programma eco perché rispettano l’ambiente? (Vale anche contare quelli che si dimenticano di far partire la lavapiatti)

Ultimo aggiornamento: 2012-01-04 07:00

prezzi

Ieri siamo passati al Brico per comprare un bastone per tende. Oltre al bastone ovviamente ci vogliono i ganci da attaccare al muro; tra i vari modelli ce n’erano due della stessa azienda, uno più corto e uno un po’ più lungo ed estensibile. Il primo costava 10.90€; il secondo 3.90. Sì, quello più complesso costava poco più di un terzo dell’altro, e non era un problema di miniaturizzazione.
Considerando che gli altri modelli di gancio costavano tutti tra i tre e i quattro euro, abbiamo pensato che ci fosse un errore e siamo andati a chiedere lumi; hanno fatto un po’ di telefonate e ci hanno risposto che il prezzo era così anche in sede, e probabilmente la differenza era dovuta al fatto che uno dei due modelli era molto più venduto. Sarà, a me quello che pare manchi sia il buonsenso.

Ultimo aggiornamento: 2011-12-19 07:00

Mah-Nà Mah-Nà

Credo che la canzoncina “Mah-Nà Mah-Nà” sia nota praticamente a tutto il mondo: le mucche rosa e il “coso” (non saprei come descriverlo in altro modo) dei Muppet Show già vent’anni fa erano state definite lo sketch più noto dei pupazzi di Jim Henson. Ma non so quanti conoscano esattamente la storia, nonostante sia presente su Wikipedia.
Innanzitutto l’autore della melodia è italiano: il maestro Piero Umiliani, compositore di colonne sonore cinematografiche (per dire, “I soliti ignoti”) che nel 1968 collaborò al film Svezia, inferno e paradiso che – per la pruderie del tempo, in realtà non c’è nulla di scottante) – era l’equivalente dei pornosoft di adesso. A un certo punto serviva poco più di un minuto di musica per una scena dove una quindicina di ragazze andavano in una sauna (tutte coperte con un asciugamano, ve l’ho detto che non c’è nulla…). Umiliani scrisse al volo un tema di tre note, lo chiamò “Viva la Sauna Svedese”, non lo mise nemmeno nel disco della colonna sonora, e tutto sembrava finito lì… se non fosse successo che il film ebbe un discreto successo e venne anche distribuito negli USA, dove decisero che quei centosei secondi sarebbero stati il biglietto da visita del film; il brano venne rinominato Mah-Nà Mah-Nà (ancora con gli accenti, per fare un po’ di scena), e venne reinciso. Il tormentone arrivò con Sesame Street (la versione didattica originale dei Muppet): qui il primo filmato con i pupazzi. E poi, di tutto di più: nella pagina ufficiale potete leggere dei mille posti in cui il jingle si è materializzato. Carino, nevvero?
(p.s.: ne avevo già parlato tre anni fa, ma allora non c’era – o non ero riuscito a trovare – il sito su Umiliani…)

Ultimo aggiornamento: 2011-11-18 16:43

Omar Tomini

Come forse avete già letto, su Lessico e Nuvole Stefano Bartezzaghi ha chiesto una moratoria sull’anagramma (rectius, la frase doppia) “Mario Monti – Mari o Monti”. Io però mi preoccupo di altri possibili anagrammi.
Per esempio, abbiamo “Timon o armi”, il che ci fa capire che se il bocconiano in loden non riuscirà a mantenere la rotta per governo ed economia potremmo rischiare una guerra civile. Ho trovato però più interessante fare la cernita su nome e cognome, alla Ennio Peres: insomma ho tolto le coppie di lettere uguali per vedere cosa restava. Il risultato è RANT, farneticazione. Secondo voi c’è un recondito significato in tutto ciò? Qui non possiamo parlare di anagrammi e aptagrammi, visto che anagramma non è; però il risultato è inquietante…

Ultimo aggiornamento: 2011-11-17 10:46

Esselunga e l’attenzione al cliente

In questo periodo capita abbastanza spesso che Anna si faccia portare la spesa a casa, per ovvie questioni logistiche legate alla presenza dei giovani. Venerdì è stato uno di quei giorni in cui non ce l’avrebbe fatta altrimenti, e la pioggia battente ha certo contribuito alla scelta. Solo che la sera, mentre stavamo andando a cena, mi arriva una telefonata dagli addetti alla consegna a domicilio, che ci segnalano che si sono dimenticati di consegnarci i surgelati, che a casa nostra non c’era nessuno (eravamo appunto in giro…) e che sarebbero ripassati l’indomani mattina.
La mattina verso le 11 sto per ritelefonare al numero che mi aveva chiamato ieri, quando mi arriva una nuova chiamata, stavolta direttamente dal negozio Esselunga, dove ci riavvertono che il giorno prima non ci avevano consegnato i surgelati, ci chiedono se vogliamo passare noi in negozio (dato il diluvio abbiamo ovviamente declinato) e si accordano per un nuovo passaggio, fuori giro perché il sabato non si consegna.
Ci hanno assicurato che i surgelati sono stati cambiati (speriamo di sì…) e hanno lasciato due omaggini: niente di che, materiale promozionale di varie aziende (una lavagnetta Hag e un portaspazzolini con clessidra Mentadent, per i curiosi). Resta comunque un’impressione di attenzione verso il cliente: chissà se è quella che devono raccontare al Disagiato

Ultimo aggiornamento: 2011-11-06 22:04

risparmio energetico

Ieri nei corridoi della nostra sede stavano cambiando i neon (uno sì e uno no, per la precisione…), sostituendoli con lampade a led (di uno strano colore giallastro, non come i led biancoazzurri che uso per esempio in bicicletta). Lo so che queste cose non sono mai da chiedersi soprattutto in una grande azienda, ma il risparmio energetico con queste nuove lampade è così elevato da consigliare di sostituire i neon (non lampadine a incandescenza, pertanto sorgenti di illuminazione già meno costose) quando funzionano ancora, invece che man mano che vanno fuori uso? Ah, io la risposta non la so: non per nulla ho postato sotto “curiosità” e non “pipponi” :-)
(ah, sempre per il risparmio energetico: sono tre giorni che abbiamo l’ascensore scassato)

Ultimo aggiornamento: 2011-10-21 07:00

Contatti LinkedIn

Io e LinkedIn non è che poi andiamo così d’accordo. Ogni tanto arriva qualcuno che chiede il collegamento: se lo conosco, a volte accetto e a volte no (tanto non lo uso mai, quindi non vedo un grande valore aggiunto) e magari scorro la lista di quelli che dovrei conoscere per vedere se c’è qualcuno a cui ho voglia di chiedere il collegamento. Se il qualcuno non lo conosco o non mi ricordo chi sia – sapete, l’età… – ignoro e via. Ma voi ventun miei lettori lo sapete che io sono un orso.
Però mi fa un po’ specie che (nome oscurato) mi abbia chiesto il collegamento sia sul mio usuale indirizzo di posta elettronica che su un indirizzo di Libero che uso praticamente quasi solo come spamtrap. La mia memoria esterna (l’archivio gmail) mi dice che cinque anni fa abbiamo avuto un breve scambio di mail, e quindi la richiesta di contatto su quell’indirizzo ha un certo senso. Ma quello su libero?
(Ad ogni buon conto: se qualcuno ritiene che avermi come contatto su Linkedin sia Una Buona Cosa, sappia che le probabilità che io risponda positivamente crescono e di molto se il messaggio che mi arriva non è precotto. Altrimenti parto dall’assunto che il messaggio sia stato spedito per caso)

Ultimo aggiornamento: 2011-10-04 07:00