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Metafore migliorabili

pessima metafora...
Ieri Gennaro mi ha inviato il link a questo articolo del Corsera, facendomi notare come la giornalista abbia fatto un po’ di confusione tra metafore.
Sicuramente si può parlare di àncora di salvezza, su questo siamo tutti d’accordo. Però “Un’ancora a cui aggrapparsi per non affondare”, non so come dire, ma mi pare suoni leggermente male… :-)

Ultimo aggiornamento: 2012-11-09 11:06

Spam geolocalizzato

Ho alcuni indirizzi email che uso fondamentalmente per non essere disturbato quando devo prendere del software che mi richiede per l’appunto di essere rintracciato: uno su tin.it, uno su tiscali.it e uno su libero.it. Più che altro mi arriva spam, il che non è un grande problema: una volta la settimana mi ricordo di entrare e cancellare tutto. La cosa strana è che ultimamente, a parte l’onnipresente spam in lingua inglese e similitaliana e gli sporadici messaggi in altre lingue – ieri ho beccato un testo ebraico e uno rumeno – su Libero hanno iniziato ad arrivare messaggi in francese e su tin messaggi in spagnolo.
A questo punto comincio a immaginare che le mailing list che mandano questi spam si passino tra loro gli indirizzi: quello che non capisco è perché non arrivi lo stesso messaggio su caselle su server diversi. Si sono anche spartiti la torta dei portali?
(p.s.: che dire di una mail che inizia con “Most expensive in the Lord”?)

Ultimo aggiornamento: 2012-10-11 11:38

non più di una domanda per volta!

Domenica sera, prima di scrivere questo post, avevo anche scritto ad ATM – nella sezione “suggerimenti” e non in quella “reclami” perché di per sé non avevo nulla da reclamare se non la mia idiozia nel non avere pensato di seguire alla lettera quanto scritto.
Qui sotto c’è la risposta al mio messaggio (anch’esso riportato in corsivo): cosa manca?
=-=-=-=-=-=-=-=
Ogg:domenicAspasso e biglietto giornaliero
Stamattina sono andato in giro per Milano con i miei due bimbi. Peccato che – avendo una tessera RicaricaMi e non un biglietto singolo urbano – al secondo passaggio ai tornelli della metropolitana è stato scalato un secondo biglietto. Certo tecnicamente la frase che appariva sui display alle fermate era corretta, visto che non parlava di altri titoli di viaggio: però se ci fosse stato scritto “Solo con il biglietto singolo urbano cartaceo si può viaggiare tutto il giorno” la cosa sarebbe stata molto più chiara. Né avrei potuto cliccare sulla parte della schermata principale del sito a proposito della domenicAspasso: facendolo, mi appariva la richiesta “Inserisci la tua e-mail e password per effettuare il login ed entrare nel tuo profilo dati”. Non molto user friendly, non trovate?

Gentile Cliente,
La informiamo che in occasione del blocco delle auto a Milano dalle 10
alle 18, è stato possibile viaggiare per tutto il giorno sulla rete
urbana ATM con un solo biglietto da 1,50 Euro.
ATM ha utilizzato tutti i mezzi di comunicazione a disposizione per
divulgare correttamente le iniziative legate alla DomenicaAspasso, tra
cui l’utilizzo del singolo biglietto da 1,50 Euro valido per l’intera
giornata.
Un cordiale saluto,
=-=-=-=-=-=-=-=

Ultimo aggiornamento: 2012-09-18 16:51

Marketing Bancomat

Ieri pomeriggio, mentre tornavo dall’ufficio, mi sono fermato a prelevare a un bancomat. Lo sportello (Unicredit, per la cronaca) è uno di quelli nuovi, con monitor a colori ad alta risoluzione dove ci si può infilare un po’ di pubblicità. Generalmente le schermate pubblicitarie erano uniche, nel senso che si trovava scritto in fondo “premere un tasto qualsiasi per continuare”; noi irrrequieti eravamo già col dito sul tasto.
Stavolta invece la schermata dal prodotto aveva due opzioni per uscire, ciascuna indicata con una freccia verso il tasto da schiacciare: una che portava alla sezione “prelievo” e l’altra che dava ulteriori informazioni sul prodotto. Il bello però è che quest’ultima indicazione aveva la freccia verde, mentre l’altra era in un grigino. È ovvio che qualcuno ci deve avere fatto uno studio, e immaginato che una persona sovrappensiero magari avrebbe schiacciato dalla parte della freccia verde…
(p.s.: non chiedetemi qual era il prodotto pubblicizzato. Ho una memoria molto selettiva)

Ultimo aggiornamento: 2012-09-14 12:18

stabilità

In questi giorni in cui noi siamo al mare, a casa nostra ci sono i miei suoceri. Questo significa che ho ritirato fuori tutto l’armamentario per far vedere loro la televisione: Mivar 14″ dello scorso millennio, decoder digitale terrestre da 29 euro o giù di lì, cavi cavetti cavucci, telecomandi assortiti.
La cosa incredibile non è che sia partito tutto al primo colpo, quanto che i canali fossero ancora settati correttamente dall’ultima volta che avevo acceso il tutto, cioè a Capodanno (leggasi, l’ultima volta in cui i miei suoceri si sono fermati a casa nostra mentre noi eravamo al mare). Insomma, in otto mesi i canali sono rimasti fissi: cose da non credere.

Ultimo aggiornamento: 2012-08-21 07:00

Code che spariscono

Ieri Anna e io stavamo rientrando dal Südtirol (Alto Adige, insomma), dopo aver sbolognato in albergo i bimbi con i loro nonni. In autostrada appaiono avvisi che danno 4 km di coda per incidente tra Egna e Mezzacorona, se non ricordo male. Decidiamo di rischiare la sorte e non uscire: in 18 minuti abbiamo percorso 800 metri, dal km 119,1 al km 119,9. Beh, una dozzina di quei minuti non sono stati di movimento; alla fine persino qualche auto oltre alla nostra aveva capito che spegnere il motore non era poi così grave. Alla fine dei 18 minuti siamo ripartiti: a velocità normale. E al km 123 (né al 122 né al 124) c’era traccia dell’incidente.
Di per sé il ripartire di colpo come nulla fosse non è così strano: immaginate di essere alla partenza della Marcialonga o della Stramilano e di avere un bel po’ di persone davanti pronte anch’esse a partire. Quando la fila davanti a voi si muove, ostacoli non ce ne sono più, come si può facilmente dimostrare per induzione; quindi potete rapidamente raggiungere la velocità di crociera.
Però in un incidente il modello dovrebbe essere diverso: prima che tutta la carreggiata sia liberata si cerca di permettere il transito almeno in una corsia, con un rivolo di auto che man mano passano. Il risultato pratico resta un lento movimento finché si è lontani (le due corsie si muovono più o meno alla stessa velocità, perché gli effetti si sono persi nel tempo) e uno stop-and-go più pronunciato quando si è vicini, proprio perché la corsia che si muove diventa importante. Invece nulla. Forse che sull’Autobrennero vaporizzano le auto incidentate?

Ultimo aggiornamento: 2012-06-25 22:43

Sostituite

A Roma hanno inaugurato la diramazione B1 della metropolitana, costringendo il sindaco a farsi una notte in piedi per poter arrivare alle 5:30 a tagliare il nastro.
Come (giustamente) capita in questi casi, la rete dei trasporti urbani viene modificata per sfruttare meglio la metropolitana: nulla di strano. Si spostano linee di bus, se ne creano magari di nuove e se ne sopprimono altre che sono diventate inutili o doppioni.
Però all’ATAC la parola “sopprimere” deve sembrare inutilmente cattiva, e “soppressa” è qualcosa che si mangia: così nella loro mappa si parla di linee “sostituite”. Sostituite col nulla, ovviamente, visto che non è specificato cosa usare al loro posto…

Ultimo aggiornamento: 2012-06-14 10:08

Uno di noi

Ieri mi è capitato di vedere la homepage di Libero (nel senso di quotidiano, non di portale), e ho scoperto che finalmente un giornalista ha deciso di fare coming out e dire a chiare lettere quello che (quasi) tutti noi retaioli pensiamo.
L’eroe è Gianluigi Nuzzi, l’autore del libro Sua Santità con le rivelazioni su cosa sta succedendo Oltretevere. Come potete leggere in questa anticipazione, la sua (e nostra) tesi è che i suoi documenti sul Vaticano non sono stati rubati, perché «il furto presuppone che qualcuno si appropri di qualcosa» (testo dell’ignoto estensore dell’articolo) e «la cessione di fotocopie non costituisce reato perché altrimenti dovremmo impedire a tutti i giornalisti di pubblicare notizie sulla base di carte.» (parole virgolettate, e quindi immagino pronunciate da Nuzzi).
Come vedete, è esattamente la tesi da noi sempre sostenuta: l’uso di una copia di un documento a fini di ricerca o didattici non può essere considerata reato. Aspetterò quindi di scaricare una copia di Sua Santità per poterci scrivere su una recensione: vorrete mica che mi accontenti di Vaticano, il suo precedente libro?

Ultimo aggiornamento: 2012-06-07 07:00