Archivi categoria: curiosita’

Finto arcobaleno

arcobaleno
Ieri sera, mentre tornavamo in treno da una gita nel comasco, Anna mi fa “guarda che strana nuvola con l’arcobaleno!”. In pratica, c’era il sole da una parte, e a un angolo di una quindicina di gradi una nuvola che su un lato aveva l’arcobaleno. La foto è stata fatta da cani, e comunque dal finestrino del treno non poteva rendere: garantisco che quell’arcobaleno era ben più visibile, ma se non fotografavo anche il sole non riuscivo a rendere l’idea dell’angolo.
Ora ho abbastanza presente che ci sono vari angoli di rifrazione possibili per la luce in cielo, ma questo mi pare un po’ strano. Qualche fisico sa aiutarmi?

Ultimo aggiornamento: 2015-09-21 11:01

Test: gufo o allodola?

I test online non servono a nulla se non a perdere qualche minuto, lo so bene. Però questo sul vostro orologio biologico è della BBC: volete mettere? E poi sono cinque domande, anche se ovviamente in inglese. Per la cronaca, io sono finito nel giusto mezzo, ma probabilmente perché ho sonno al mattino e alla sera :-)

Ultimo aggiornamento: 2015-09-17 10:32

Variante di [vV]alico

Mentre stiamo tutti aspettando che la Variante di Valico sull’A1 sia finalmente completata per ridurre il numero di volte in cui sentiamo dire “code a tratti tra Arcoveggio Rioveggio e Barberino di Mugello” c’è un dubbio che continua ad attanagliarmi. Sì, la notte dormo lo stesso, ma insomma…

Come si può vedere per esempio qui, si parla sempre della Variante di Valico con le V maiuscole. D’accordo per “Variante”, che in fin dei conti sta all’inizio della frase, ma io pensavo ingenuamente che “valico” fosse semplicemente il posto dove si valicano gli Appennini, valico che appunto varia. D’altra parte quello che RFI sta costruendo in Liguria è appunto il Terzo valico con la v minuscola, a differenza della Variante di Valico. Com’è la storia? Quello tra Bologna e Firenze è il valico per antonomasia e quindi richiede la maiuscola? Oppure c’è proprio il paesino di Valico sperduto in mezzo agli Appennini?

Ultimo aggiornamento: 2015-08-31 18:01

I furbetti del sacchettino

Mentre fino alla settimana scorsa qui a Chiavari ci davano il pane e la verdura in sacchetti compostabili (che naturalmente pagavamo), adesso è invalso l’uso di dare sacchetti con su scritto “Sacco per imballo ad uso interno non per asporto”. È plastica per alimenti, PEHD categoria 2, però ho come il sospetto che questa scelta permetta di risparmiare sulle accise per i sacchetti di plastica. Qualcuno ne sa di più?

Ultimo aggiornamento: 2015-08-28 17:52

Expo deve vendere?

Mi è arrivata ieri una mail dal servizio Bikemi che mi significa che posso comprare un abbonamento annuo al servizio e un biglietto Expo a 39,90 euro, con uno sconto del 45%. In effetti l’abbonamento costerebbe 36 euro, quindi il biglietto ti viene tre euro e 90. Anche pensando agli abbonamenti scontati a 25 euro, il biglietto costa meno della metà.
Sono le offerte last minute per alzare il numero di biglietti venduti?

La precisione del riciclo

Ho qui davanti a me una bottiglia di latte Esselunga. Tra tutte le informazioni sull’etichetta, ci sono quelle “Esselunga® per l’ambiente” dove indicano il materiale del packaging, che vi riporto qui sotto:

  • Tappo: plastica HDPE2
  • Bottiglia: plastica PET1
  • Etichetta: plastica PP5

Non si può dire non siano precisi.

Ultimo aggiornamento: 2015-08-16 09:07

prestiti online

Come forse sapete, ultimamente sto usando relativamente spesso il servizio MediaLibraryOnLine per prendere in prestito “virtuale” libri in formato elettronico. Burocraticamente la cosa è piuttosto complicata – non lato utente quanto lato servizio: anche se è vero che un ebook può essere copiato in maniera illimitata, la biblioteca acquista una o più “copie da prestito” e non può dare la stessa copia contemporaneamente a più persone. In un certo senso è come se nei metadati del libro ci fosse scritto “in prestito fino alla data XXX”. Poi ci sono questioni pratiche: se un libro ha solo il soft DRM, cioè la scritta “questo libro è stato dato in prestito a Pinco Pallino dalla biblioteca BBB”, la copia ti rimane per tutto il tempo che vuoi; se invece usa Adobe DRM, dopo quindici giorni scopri che il link che ti era stato inviato non funziona più. Ma questa è un’altra storia.

La mia biblioteca di zona ogni tanto manda la lista dei libri “arrivati” come MLOL. A questo giro il 15 luglio mi sono trovato tre titoli che mi interessavano: La scienza della fantascienza, Notizie che non lo erano e I nove algoritmi che hanno cambiato il mondo. Ho preso il primo subito, mentre per gli altri mi sono messo in coda – sempre virtuale – perché c’erano altre persone che l’avevano prenotato prima di me. In questi casi quando il libro è di nuovo disponibile viene inviato un messaggio: nelle 24 ore successive si può scaricare il libro, altrimenti si perde il turno. Per il libro del peraltro direttore avevo una persona in coda, e la settimana dopo ho potuto prendere il libro; l’altro libro aveva invece una coda di quattro persone. Non importa, ho pensato, tanto non è che mi manchi la roba da leggere: a settembre verrà bene il mio turno. E invece la famosa mail mi è arrivata stamattina. Questo significa che tutte e quattro le persone davanti a me hanno ricevuto il messaggio e non hanno scaricato il libro. Certo, potrebbero essere tutti in ferie e lontani da uno strumento elettronico: ma mi pare strano. E allora perché prendere il numerino in fila?

Ultimo aggiornamento: 2015-07-31 12:26

Pile

Frugando nei cassetti della mia scrivania in ufficio ho trovato una decina di pile ministilo (AAA) residui di chissà quale era geologica: una l’ho riconosciuta, e so di averla comprata in Germania ben prima che nascessero i gemelli. Avendo a casa un tester di pile ho provato a vedere se erano ancora cariche: stranamente sì, ne ho trovate solo tre che arrivavano a 1,4 volt (abbondanti). Quelle tre pile sono Duracell, e tra l’altro hanno la scritta “best use before 2017” quindi non sono poi così vecchie.

Ultimo aggiornamento: 2015-07-30 09:11