Archivi categoria: curiosita’

e poi la fontana di Trevi

trada Leggendo questo articolo del Washington Post mi sono trovato la pubblicità che vedete nella figura a fianco.
Non ho ben capito come venga fatta la localizzazione delle lingue (il mio sistema operativo è in inglese, Opera richiede solo pagine in inglese o in American English), però il “trada con un broker sicuro” e i 400 “millioni” di capitalizzazione non mi danno troppa fiducia :-)

Ultimo aggiornamento: 2016-06-01 11:01

Chi ha ragione?

BBC: “Fiat shares drop on report of sales ban” (secondo l’articolo, le autorità di controllo tedesche avrebbero trovato un software che dopo 22 minuti toglie il controllo sulle emissioni, e Fiat sarebbe stata “particolarmente poco collaborativa”)
Repubblica: “Le cedole frenano Piazza Affari” (non una parola sulla Fiat)

Ultimo aggiornamento: 2016-05-23 11:46

Ritorno al futuro

scheda Domenica votando ho terminato gli spazi sulla mia tessera elettorale, come si può vedere dall’immagine. Domenica pomeriggio ho anche approfittato delle anagrafi aperte per rifare la scheda nuova, così non ho fatto coda e a giugno sono già pronto.
Come però potete vedere, il timbro del datario sulla mia ultima votazione è chiaramente del 2017 e non del 2016. Non che io me ne fossi accorto: sono stati i soliti puntacazzisti del mio socialino preferito, dove avevo postato la foto, a notarlo. E mo’? Rifacciamo tutto il referendum?

Eruv

Ho scoperto via frenf.it che il sindaco di Venezia ha firmato un’autorizzazione che definisce Venezia “un unico ambiente” e quindi permette agli ebrei osservanti di portare in giro oggetti durante lo Shabbat (occhei, è un po’ più complicato: è “spostare oggetti da un dominio di un certo tipo a un dominio di un altro tipo”). Non ho ben capito perché a Venezia (“caso unico in tutta Italia”) è il sindaco che può dare questa definizione: forse perché la città è un’isola e quindi i confini sono chiaramente definiti? In compenso mi sono messo a leggere la voce di en.wiki sugli eruvin e mi si è aperto un mondo. Soprattutto, sapevo che Gerusalemme per esempio ha un eruv – un filo di lana tutto intorno alla città: può anche essere rituale – ma non sapevo che venisse controllato regolarmente soprattutto in caso di tempeste e che attivassero delle hotline il venerdì pomeriggio per permettere di sapere se sarà permesso portare con sé oggetti…

P.S.: la voce di Wikipedia in inglese afferma che Venezia aveva già un eruv. La mia ipotesi è che la notizia sul sito del comune di Venezia sia un po’ taroccata, nel senso che è stata rinnovata (e non “creata”) l’autorizzazione. O meglio: su shabbat.it affermano che il Ghetto Vecchio e il Ghetto Nuovo avevano un eruv già nel 2013…

auguri nomadici?

Il giorno di Pasqua mi è arrivato sul telefonino un messaggio dal testo “Tantissimi auguri di buona Pasqua!”. Fin qui nulla di strano: se volete, la cosa più strana è che qualcuno spedisca ancora gli auguri via SMS anziché Whatsapp o Telegram. (Io non spedisco auguri, ma per altre ragioni).
Quello che era strano è il mittente del messaggio: il numero +395500656xxx, dove ho oscurato le ultime cifre per privacy. No, non è un numero fisso di Firenze, che inizierebbe per +39055. Quello è un numero nomadico, che cioè è su rete fissa ma non è associato a nessun luogo fisso. Solo che non ha molto senso spedire un sms da un numero nomadico, e comunque ho provato a rispondere senza ricevere ulteriori notifiche il che mi fa pensare che qualcuno abbia pensato di usare un sito web malconfigurato per inviare quei messaggi.

Qualcuno ne sa qualcosa in più? (sì, dovrei essere io l’esperto del campo, ma non è così)

Ultimo aggiornamento: 2016-04-05 11:56

Amazon Prime Now

Stamattina ho visto fermo al semaforo un furgoncino di Amazon Prime Now. Stava chiedendo all’autista del furgoncino affiancato delle indicazioni stradali, almeno a giudicare dai gesti dell’altro. Pensavo che la logistica Amazon fosse migliore…

Ultimo aggiornamento: 2016-03-30 09:11

Orologiao, ao, ao

Io sono ancora della generazione che per sapere che ora è usa un orologio. Essendo io quello che sono, il mio orologio è un Casio da 25 euro o giù di lì, con doppio display a lancette e a cristalli liquidi: quest’ultimo fa anche da datario e da cronometro, ed è in genere lasciato sulla data.
In trent’anni di orologi Casio di questo tipo, ho imparato che vanno tutti leggermente in ritardo: diciamo meno di un secondo al giorno, anche se non mi sono messo a fare esperimenti per verificare se c’è una diversità stagionale. Non è un grave problema, una volta al mese lo riallineo. Però ho scoperto che questo esemplare particolare ha un problema: la parte analogica rallenta di più. Mercoledì ho scoperto che mentre la parte digitale aveva un ritardo di una decina di secondi quella analogica era indietro di due minuti. Il guaio è che per l’appunto io tendo a guardare le lancette perché è più semplice conoscere l’ora, e per uno come me che si muove sempre sul filo dei minuti la cosa diventa problematica.
Se fosse tutto l’orologio a perdere colpi me ne farei una ragione senza pensarci troppo su, ma questo mi lascia davvero perplesso. Come è possibile che due orologi comandati dallo stesso quarzo si comportino in modo così differente?