Archivi categoria: curiosita’

VistaPrint

Qualche settimana fa non sapevo cosa fare e ho deciso di farmi stampare un po’ di biglietti da visita dai soliti tizi di VistaPrint. Il biglietto lo potete vedere qui a fianco, ma non è di questo che vi voglio parlare bensì della tecnica di vendita del sito.
Io sono partito con un codice che dava il 50% di sconto sul prezzo di listino (molto teorico) dei biglietti; ma tanto per dire quando oggi sono rientrato nel sito per salvarmi il png del biglietto ho scoperto che mi era stato automaticamente applicato (prima che accedessi con il mio username…) un codice promozionale tipo 0803 che dava uno sconto… del 50%. Bravi, avete indovinato.

Vabbè, è ovvio che il prezzo di listino è solo teorico. Mentre costruivo il mio biglietto a ogni passo mi venivano offerti add-on vari, ovviamente a pagamento; e anche questo è abbastanza usuale. Quello che è più divertente è che in ciascun caso io vedevo non solo il prezzo che avrei dovuto pagare (escluse le spese di spedizione…) ma anche quanto stavo risparmiando rispetto al prezzo di listino. La parte più divertente è stata però quando ho scelto la modalità di spedizione. Non avendo nessuna fretta, ho scelto l’opzione meno costosa, che mi avrebbe fatto arrivare i biglietti entro due settimane. Mi è arrivato il messaggio “sicuro di non volere l’opzione standard? con solo un euro in più potrai avere i tuoi biglietti una settimana prima!”, cosa che ho serenamente declinato.

Ah, i biglietti mi sono comunque arrivati dopo una settimana :-) (Secondo me gli costa di più tenerseli in magazzino che spedirli quando sono pronti)

Ultimo aggiornamento: 2017-03-06 15:07

Sta arrivando la Quaresima

Tra le stringhe di ricerca che oggi hanno portato al mio blog ci sono “perché la quaresima dura 47 giorni nel 2017”, “quaresima quanti giorni”, “gesù dimora nel deserto per 40 giorni”. Poi dite che i temi religiosi non tirano.

Per la cronaca, ne avevo parlato due anni fa: il trucco è capire come si contano i giorni e soprattutto quando finisce la Quaresima (no, non la vigilia di Pasqua :-) )

Ultimo aggiornamento: 2017-02-27 12:49

Merchandising

D’accordo che ormai in campo musicale si fanno più soldi con le opere dei vecchi dinosauri del pop-rock acquistate dai vecchi che erano giovani mezzo secolo fa, ma riuscire a vendere la collezioni di vinili e il giradischi mi pare davvero un po’ troppo…

Wēnzhōu e Italia

In un posto in cui non me lo sarei aspettato (Language Log: è vero che il tenutario ama il cinese, ma la storia è un po’ strana) si parla della lingua Wenzhounese ( 温州话 ), del fatto che sia spesso incomprensibile agli stessi altri cinesi… e che in Italia ci sia una folta comunità molto isolata.

Qualcuno ne sa qualcosa in più?

Ultimo aggiornamento: 2017-04-18 10:00

Winston Churchill e la scienza

Tutti sanno chi fu Winston Churchill: il politico britannico a capo dell’Impero Britannico durante la seconda guerra mondiale (e fatto fuori subito dopo: ah, la democrazia!). Molti sanno che Churchill vinse anche un premio Nobel, non per la pace – sarebbe stato troppo… – ma per la letteratura. Quello che non si sapeva è che Churchill si dilettava anche di scienza. Mario Livio ha scritto su Nature di un breve saggio, 11 pagine, che Churchill scrisse nel 1939 e modificò leggermente nel 1950: “Are We Alone in the Universe?” Nel saggio, mai pubblicato e riscoperto l’anno scorso, Churchill fa varie considerazioni sulla possibilità di vita all’infuori della Terra: il tutto non dal punto di vista della fantascienza, ma secondo basi scientifiche. Livio nota come riprenda modelli scientifici, per esempio la teoria di James Jeans sulla formazione del sistema solare, e dibatta sulla loro plausibilità.

Intendiamoci, non siamo certo a un livello di produzione scientifica vera e propria: potremmo definirlo un volonteroso dilettante. Ma non è questo il punto: in fin dei conti il suo lavoro era un altro. Quello che conta davvero è vedere come Churchill fosse un politico che aveva ben chiaro come funzionava la scienza, e si trovava perfettamente a suo agio con temi scientifici: più o meno quello che per esempio è capitato in Italia durante il Risorgimento e l’Unità, e che adesso pare essere del tutto perso, non solo nel Bel Paese ma anche all’estero. Ripeto: il problema non è la mancanza di scienziati al governo. Il problema è la mancanza di governanti che capiscano di scienza, cosa che è completamente diversa. Una volta ce n’erano, ora no.

Big. Certo.

La seconda notizia sull’homepage di Repubblica stamattina, dopo la telefonata di Trump al presidente cinese, è su Sanremo. Ci sta.
Poi leggo nel polpettone di titoli “Big, eliminate le coppie Nesli-Paba e Raige-Luzi”. Ora io non ho alcuna idea di chi siano questi quattro signori (o signore). D’accordo, non sono proprio un esperto di musica – leggi: non so assolutamente nulla di quello che è accaduto nel XXI secolo – ma forse la colpa non è proprio tutta tutta mia, e il concetto di “Big” è piuttosto elastico. O no? Raccontate, raccontate.

Ultimo aggiornamento: 2017-02-10 07:32

Il mistero della stazione meteorologica LIDL

Qualche settimana fa ho preso in una delle solite offerte Lidl una stazione meteorologica minimale: un sensore interno e uno esterno per la temperatura, orologio (radiosincronizzato, ormai è standard) e sveglia. Purtroppo mi sono accorto che anche lasciandola dove c’era la vecchia (che è stata buttata via perché il sensore esterno negli anni si era preso troppa pioggia e quindi si era scassato) spesso perdeva il segnale remoto. Notate che la distanza era meno di tre metri, con giusto un vetro in mezzo. Forzando la ricezione il segnale veniva di nuovo captato, ma la cosa era scocciante. Dopo una settimana di questa situazione, ho così scritto al servizio clienti Lidl, ricordandomi di mettere tutti i dati possibili e immaginabili. Lunedì mi rispondono, mi dicono che non ci sono ricambi possibili, e che posso andare entro un mese da oggi (nel senso di 2 febbraio) a farmi rimborsare.

Peccato che da una settimana la stazione funziona perfettamente. Cosa le può essere successo? Le è bastata la minaccia di essere eliminata?

Perché i pinguini ruotano le loro uova?

Plus Magazine ha pubblicato un post in cui si spiega come mai i pinguini, quando covano le uova, le ruotano regolarmente intorno al loro asse maggiore. La questione è importante, perché si era tentato di mettere le uova in incubatrice, ma non si riusciva a fare nascere i pinguini, e quindi bisognava capire se questa rotazione era importante e se sì perché, in modo da riprodurla perfettamente.

A quanto pare, la rotazione non serve per mantenere una temperatura uniforme per l’uovo – gli effetti sono minuscoli – ma per ragioni legate alla fluidodinamica: in questo modo, infatti, i nutrienti rimangono distribuiti più uniformemente e i prodotti di scarto vengono allontanati dall’embrione. I pinguini insomma sono dei fisici matematici di prim’ordine!

Ultimo aggiornamento: 2017-01-20 17:24