Archivi categoria: curiosita’

i guadagni di Google Opinion Rewards

Come tanta gente io ho due numeri di telefono, uno che uso davvero – è quello di lavoro – e uno che sta lì a fare praticamente nulla se non essere ricaricato una volta l’anno. Ho anche due istanze di Google Opinion Rewards, che tipicamente ricevono domande completamente diverse: non chiedetemi perché.
La scorsa settimana però, dopo che sono andato a pranzare da Eataly a Genova, entrambi mi hanno chiesto se ero stato là e se avevo con me lo scontrino da fotografare. Stranamente non l’avevo ancora buttato: così alla prima richiesta ho diligentemente fotografato lo scontrino. Solo che non potevo farlo anche col secondo – e comunque nel frattempo l’avevo finalmente buttato via – e così ho detto “no, non ce l’ho”. La cosa che non mi aspettavo è che in entrambi i casi mi è stata accreditata la stessa cifra (29 centesimi, che per gli standard di Google Opinion Rewards sono parecchi). Confesso che a questo punto mi sfuggono le strategie di Mountain View…

chi sconta a Capodanno…

sconto 15%
Devo dire che la campagna di sconto del 15% su praticamente tutti i prodotti che Esselunga sta facendo tra ieri e domani mi ha stupito. D’accordo, nonostante lo slogan “Il carovita sale? Noi abbassiamo i prezzi” c’è stato un bel rincaro in questi ultimi mesi, ma a memoria mia uno sconto globale non c’è mai stato.

Cosa può essere successo? Hanno sbagliato a fare le scorte a dicembre e devono svuotare un po’ i magazzini?

Ultimo aggiornamento: 2022-01-03 13:34

confinamento

Non so se ci avete fatto caso, ma nel discorso di ieri sera Sergio Mattarella non ha usato l’anglicismo “lockdown” ma il termine italiano “confinamento”. Io non so chi effettivamente scriva il testo di questi discorsi: posso immaginare che i concetti e l’ultima revisione siano del presidente, ma magari c’è in mezzo un editor. È però carino vedere come ci sia stata un’attenzione anche a questi minimi particolari.

(Poi, come hanno notato al Corsera, Mattarella ha detto «Tra pochi giorni si concluderà il mio ruolo da presidente». Ruolo, non mandato (che può essere rinnovato). È da questi piccoli particolari che si giudica un oratore.

Ultimo aggiornamento: 2022-01-01 12:25

Apparato Assoluto

apparato assoluto Nello scorso fine settimana scorsa ho intravisto alcuni manifestini attaccati ai pali della luce della mia via: ma essendo sera ed essendo io in auto non ci ho fatto troppo caso. Poi martedì mattina sono ripassato a piedi e ho guardato meglio questi volantini (nella foto ne vedete uno).

Ovviamente la mia curiosità si è subito attivata, e sono andato a cercare che diavolo fossero, arrivando qui dove però mi sono fermato, nel senso che ho capito che si tratta di un collettivo artistico ma non sono riuscito a trovare nulla di più…

Quanto valgono i diritti sulla musica!

Leggo che anche Bruce Springsteen ha venduto i diritti sulla sua musica, seguendo una lunga schiera di artisti della mia generazione o giù di lì. (Solo i Beatles sono stati fregati, perché lo fecero ancora negli anni ’60 perdendo così non so quanti soldi). Quello che mi stupisce è l’ammontare della transazione, che secondo le voci sarebbe di 500 milioni di dollari: una cifra che non riesco neppure a concepire.

Poi però ho fatto un po’ di conti. In questo momento i diritti d’autore scadono settant’anni dopo la morte dell’autore: possiamo più o meno valutare in cent’anni la durata complessiva, e i 500 milioni diventano cinque milioni l’anno, tralasciando l’inflazione ma anche il fatto che nessuno sa cosa si ascolterà tra un secolo. Ma soprattutto ho fatto altri conti: temo che un investimento di questo tipo da parte di una major, per quanto ammortizzabile nel lungo periodo, preveda anche un’azione di lobbying per allungare la durata del copyright. Insomma alla fine ci perderemo tutti. (Sì, bastava immaginare che se qualcuno guadagna tanti soldi è probabile che saranno in tanti a perderli, ma ho preferito esplicitare il tutto)
Che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2021-12-16 09:39

Aspie quiz

Premessa: se pensate di farvi una diagnosi di Asperger da un test su Internet, siete pazzi. Se invece siete dei semplici curiosi e avete un po’ di tempo a disposizione, potete provare a fare questo test che in 121 comode domande vi segnalerà quanto sareste normali, ricordando che da vicino nessuno è normale.

Per la cronaca, questo è il mio risultato, con commento: “Il tuo punteggio Aspie (neurodiverso) e’: 98 di 200; Il tuo punteggio neurotipico (non-autistico) e’: 103 di 200. Sembri avere sia tratti neurodiversi (Aspie) che neurotipici” che non significa assolutamente nulla :-)

Vendere prodotti dopo la data di scadenza consigliata?

Io sono iscritto al programma CarrefourLab, che ogni tanto fa un questionario per vedere se e come gli affezionati clienti rimangono tali. (Io non compro moltissime cose ai Carrefour, ma in effetti ci vado ogni tanto). Il questionario a cui ho appena risposto, dopo le solite domande di rito, ha inserito qualcosa di nuovo: “cosa penseresti se vendessimo prodotti dopo la data di scadenza consigliata?” Viene chiesto quanti giorni (massimo 6-7) potrebbero essere passati a seconda del tipo di merce, e quale sconto mi farebbe pensare di comprarli.

Premetto che si parla solo di prodotti per cui c’è scritto “da consumarsi preferibilmente entro”, non certo roba fresca, e per certi prodotti secondo me si può andare tranquillamente mesi oltre. Quello che mi chiedevo è se in effetti ci sia una percentuale così grande di prodotti scaduti in un supermercato…

Ultimo aggiornamento: 2021-12-06 19:06

riciclare è sempre più difficile!

Quella che vedete qui a fianco è una confezione di gel per lavastoviglie. Packaging in italiano e neogreco, “una razza, una fazza”. La scritta verticale sul fianco dice che quando si butta via il flacone occorre strappare prima l’etichetta e poi buttare tutto insieme nella plastica.

La cosa ha un suo senso; come si intravede, flacone, tappo ed etichetta sono tre tipi di plastica diversi e quindi presumibilmente devono essere trattati in maniera diversa. Anzi, mi stupisce che non ci sia scritto anche di togliere il tappo. Quello che mi chiedo, e di cui però mi sa che non voglio sapere la risposta, è un’altra cosa. Se suggeriscono di separare l’etichetta dal flacone è perché in questo modo i processi di riciclo della plastica funzionano meglio. Ma se lo si scrive, significa che normalmente c’è della plastica che non è riciclabile ma al più può essere usata come combustibile sperando di trattenere diossina e cose simili. Dunque, qual è la vera percentuale di plastica mandata al riciclo ed effettivamente riciclata?

Ultimo aggiornamento: 2021-11-29 16:40