Comprensibilità nulla

cosa mi scrive il comune di Milano
Il Comune di Milano mi ha appena scritto il testo qui in figura, con titolo “Identità Digitale Comune di Milano”. L’ho letto, e sulle prime non ho capito un tubo: poi mi sono messo d’impegno e ho finalmente compreso.

Le frasi «La informiamo che, non avendo effettuato l’accesso al sito del Comune di Milano da quasi due anni, per continuare ad utilizzare i nostri servizi online con un’unica Identità Digitale, dovrà accedere nuovamente. In alternativa, coerentemente con quanto descritto nell’informativa privacy pubblicata sul sito https://www.comune.milano.it/policy/privacy/informativa-per-il-trattamento-dati-personali-accesso-al-sito procederemo con la cancellazione della sua Identità Digitale.», a parte la virgola di troppo, significano (in burocratese standard) “Lei non ha effettuato l’accesso al sito del Comune di Milano da quasi due anni: se non accederà al sito, tra pochi giorni elimineremo l’account e i suoi dati conservati, come descritto nell’informativa privacy alla pagina ecc. ecc.» (non è un sito ma una pagina). Infine «In ogni caso, sarà possibile accedere nuovamente con la propria identità SPID/CIE ma non sarà presente lo storico delle sue interazioni con il Comune di Milano.» significa “Potrà sempre accedere al sito con la propria identità SPID/CIE, ma non avrà più a disposizione le informazioni sulle interazioni passate”. Insomma, “o ti connetti (quasi) subito o cancelliamo tutti i tuoi dati e dovrai ricominciare da capo”; ma capisco che scrivere così non è il massimo.

Ma chi è che riesce a scrivere in una prosa così convoluta da richiedere una seconda lettura anche a uno che con la burocrazia ha una certa dimestichezza?

Ultimo aggiornamento: 2025-07-08 13:01

6 pensieri su “Comprensibilità nulla

  1. un cattolico

    Sarà che mi capita più spesso di te di leggere in burocratese, ma mi sembrava piuttosto lineare. Se dai una letta alle sentenze della Cassazione allora rinunci proprio.

    Comunque convoluta? Non è involuta? Vedo che convoluta si usa in botanica: sì, e vuol dire accartocciata, ma il significato figurato di intricato, contorto non mi pare sia diffuso.

    Non ho guardato però sul GDLI, che è la memoria storica anche della lingua alta (www.stazionelessicografica.it semplifica la ricerca, visto che te li consulta tutti quelli in Rete con un click solo)

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  2. .mau. Autore articolo

    e allora vuol dire che mi sto rincoglionendo. Ma continuo a dire che “per continuare ad utilizzare i nostri servizi online con un’unica Identità Digitale” non è così corretto, perché se lasci scadere l’utenza e la rifai la tua identità digitale resta la stessa (usi lo stesso SPID e quindi hai gli stessi dati personali). Semplicemente non hai più lo storico.

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    1. mestessoit

      Qui ho paura che il burocratese sia corretto, nel senso che se lasci scadere la Vecchia Identità Digitale, quando ti rilogghi nasce una Nuova Identità Digitale che legalmente parlando non è la stessa di quella vecchia, anche se identifica la stessa persona. Come la fenice, rinasce dalle ceneri, ma come un nuovo pulcino, perdendo tutto quello che c’era prima (pendenze legali incluse).

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      1. .mau. Autore articolo

        “L’Identità digitale rappresenta lo strumento che permette ai cittadini di identificarsi in modo univoco e accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione e a quelli dei privati aderenti.” (fonte).
        Non si parla di dati.

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        1. mestessoit

          Il fatto che non se ne parli è emblematico: perché è lì che sta il Problema. Quello che il burocratese dice e non dice è che appunto i dati vengono collegati alla identità digitale dopo la sua creazione. E se la ricrei….

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