La Chiesa cattolica (ebook)

copertina G.K. Chesterton è soprattutto noto, almeno in Italia, per i suoi racconti che hanno come protagonista Padre Brown. Molti sanno anche della sua conversione al cattolicesimo (arrivata dopo che aveva cominciato a scrivere del piccolo prete cattolico; ma il suo percorso è stato piuttosto complicato). Però Chesterton ha scritto davvero tantissimo, in svariati campi, e così non è poi così strano che abbia anche pubblicato questo libretto, ben tradotto da Federica Giardini, sul perché alla fine si è convinto che la religione cattolica fosse la migliore. Non è che volesse scrivere un opuscolo per fare proseliti: nel testo afferma spesso che molte delle cose che l’hanno portato a quel passo valgono solo per lui e non possono essere generalizzate.
Anche tralasciando il fatto che parecchi dei punti di Chesterton erano probabilmente validi cent’anni fa e non certo ora (ma appunto il testo non lo si legge per convertirci!) devo dire che sono rimasto deluso, perché mi aspettavo uno stile più in linea con i suoi testi. Le frasi che mi hanno portato a sorridere si contano sulle dita di una mano: magari considerava il cattolicesimo troppo serio per prenderlo anche se bonariamente in giro, ma il risultato finale è una certa qual pesantezza.

G. K. Chesterton, La Chiesa cattolica : Dove tutte le verità si danno appuntamento [The Catholic Church and Conversion], Lindau 2015 [1926], pag. 89, € 9,99 (cartaceo: 14,50), ISBN 9788867083909, trad. Federica Giardini – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me

Voto: 2/5

3 pensieri su “La Chiesa cattolica (ebook)

  1. un cattolico

    In effetti non mi sarei aspettato un testo serioso da lui sul tema, e spero non optò per ciò per paura di non ottenere lʼimprimatur (il nulla osta sí, dato che è stabilito dal censor librorum e non dal vescovo stesso, ma visti i tempi forse lʼimprimatur da vescovi sempre troppo seriosi avrebbe potuto avere problemi a ottenerlo). Nello specifico vedo che gli venne concesso dal cardinal Hayes, arcivescovo di New York! Non ho idea perché, giacché era inglese. La Diocesi della casa editrice?
    https://archive.org/details/catholicchurchco0000ches/page/n6/mode/1up

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    1. .mau. Autore articolo

      è possibile si conoscessero, anche se ho trovato corrispondenza solo più tarda (1936), riguardo probabilmente a https://en.wikipedia.org/wiki/Francis_Augustus_MacNutt . Ma l’ipotesi più probabile è la tua, che essendo il testo stato pubblicato a New York l’imprimatur dovesse arrivare da lì.

      Poi è vero che cent’anni fa l’alto clero era ancora più serioso di oggi, ma mi pare strano che non si accettasse un testo più leggero, fintantoché rimaneva nell’alveo della religione.

      (per i curiosi, https://www.ewtn.com/catholicism/library/the-catholic-church-and-conversion-13705 ha il testo in lingua originale)

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    2. un cattolico

      Voglio dire, Chesterton è pur sempre colui che per irridere lo scetticismo, in un testo assolutamente serio, scriveva qua e là molto ironicamente, in modo molto british:

      «Truths turn into dogmas the instant that they are disputed. Thus every man who utters a doubt defines a religion. And the scepticism of our time does not really destroy the beliefs, rather it creates them; gives them their limits and their plain and defiant shape.

      We who are Liberals once held Liberalism lightly as a truism. Now it has been disputed, and we hold it fiercely as a faith. We who believe in patriotism once thought patriotism to be reasonable, and thought little more about it. Now we know it to be unreasonable, and know it to be right. We who are Christians never knew the great philosophic common sense which inheres in that mystery until the anti-Christian writers pointed it out to us.

      The great march of mental destruction will go on. Everything will be denied. Everything will become a creed. It is a reasonable position to deny the stones in the street; it will be a religious dogma to assert them. It is a rational thesis that we are all in a dream; it will be a mystical sanity to say that we are all awake. Fires will be kindled to testify that two and two make four. Swords will be drawn to prove that leaves are green in summer. We shall be left defending, not only the incredible virtues and sanities of human life, but something more incredible still, this huge impossible universe which stares us in the face. We shall fight for visible prodigies as if they were invisible. We shall look on the impossible grass and the skies with a strange courage. We shall be of those who have seen and yet have believed». (Heretics, 1905)

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