Tornerò a fare la RSU?

Oggi e domani, in modalità rigorosamente online, si terranno (finalmente) le votazioni per il rinnovo delle RSU in TIM. Come già più volte in passato, io sono in lista (Fistel-Cisl): la differenza è che quest’anno ci arrivo da RSU in carica, perché tre anni fa, essendo stato io il primo dei non eletti, ero stato ripescato quando un rappresentante è andato in pensione. La cosa sarebbe dovuta terminare lì, perché le RSU erano in scadenza e in estate ci sarebbero dovute essere le elezioni: e invece, con la scusa della suddivisione dell’azienda, siamo andati avanti fino ad adesso.

Perché faccio il sindacalista? La risposta è semplice: perché non c’è nessuno. Non ho specifiche competenze di confronto aziendale, e anche le mie conoscenze politiche sono relativamente scarse: aggiungete poi che il mio personale settore di lavoro è diverso da quello della maggior parte dei miei colleghi e sono anche a un livello inquadramentale completamente diverso. Solo che già in genere i giovani sono poco interessati alle forme di lotta di categoria, e inoltre la mia azienda è vecchia – penso che l’età media sia 54 anni o giù di lì – e quelli che non erano interessati prima non lo sono nemmeno ora. Il risultato pratico lo si vede: in questi ultimi tempi è già difficilissimo non perdere troppi diritti (averne di nuovi è impossibile: il nostro contratto di lavoro, per dire, è scaduto da più di due anni) e paradossalmente la mancanza di un organismo a pieno titolo ci permetteva di fare finta di niente. Esempio? Il lavoro agile. Abbiamo un accordo transitorio scaduto la scorsa estate e che è stato rinnovato unilateralmente dall’azienda a periodi di due mesi. Oggi comincia la nuova proroga per un mese, “dopo il quale ci sarà un nuovo accordo”, parole dell’azienda. Notate: non “ci sarà un confronto”: sarà praticamente un prendere o lasciare. In definitiva io faccio come sempre del mio meglio, ma non sono certo trainante.

Sarò rieletto? Boh. In Lombardia abbiamo 18 seggi, di cui 6 RLS. In Lombardia Fistel non è mai stata fortissima, e mi aspetto dai due ai tre eletti, di cui uno è già certo. Dipenderà anche molto dagli altri: tra i confederali, SLC-CGIL anche se ha perso tutti i tecnici è sempre molto forte e ovviamente connotata ideologicamente, mentre UILCom ha cercato di mantenere il piede in due scarpe strizzando l’occhio agli autonomi, salvo poi far finta di niente e firmare gli accordi all’ultimo minuto. Gli autonomi sono esperti nel fare casino e richieste chiaramente irricevibili, ma non so quanto avere una votazione online e quindi più semplice annacquerà i loro voti, UGL almeno in Lombardia è stranamente allineata alla Triplice. Rispetto al passato ho fatto un minimo di campagna elettorale, che però si è limitata a chiedere ai colleghi che conosco personalmente se volevano votarmi. Solo che in genere io interagisco con i romani :-)

Poi in queste ultime settimane mi è capitato di entrare davvero nel meraviglioso mondo del sindacato vero e proprio e dei congressi (per dire, mi hanno persino chiesto di fare il delegato al congresso nazionale, al che ho risposto come Bartleby “preferirei di no”); ma questo magari ve lo racconto un’altra volta.

3 pensieri su “Tornerò a fare la RSU?

  1. un cattolico

    Anche da noi l’accordo è stato rinnovato unilateralmente dall’azienda (e sapendo tu qual è puoi anche immaginare i motivi). Se non firmavi perdevi del tutto il diritto al lavoro agile: un vero e proprio ricatto alla faccia del sindacato.

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  2. .mau. Autore articolo

    peccato che da noi abbiano dimezzato gli spazi in ufficio, se togliessero il lavoro agile non ci staremmo tutti. Poi non so se gli altri sindacalisti (anche della mia sigla) avranno il coraggio di vedere un eventuale bluff aziendale…

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    1. un cattolico

      Li stanno riducendo vistosamente anche da noi, chiudendo sedi.
      La prenotazione dei posti è una delle cose più frustranti: c’è gente avvelenata che prenota per tutte e due le settimane che sono il limite massimo di visibilità (prima non c’era alcun limite e c’erano dei pazzi che prenotavano mesi interi di postazione, per poi andarci quando volevano). Ti ritrovi a dover andare di sera dopo cena a vedere se si è liberato qualche posto. L’alternativa è non prenotare affatto e metterti in posti scomodi (per es. le sale da pranzo, senza monitor aggiuntivi, a cecarsi gli occhi con il portatile).

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