Verso la fine dell’Ottocento, Felix Klein decise che la geometria, com’era studiata fino ad allora, non funzionava: era troppo spezzettata. Il problema non erano solo le geometrie non euclidee che avevano sparigliato le carte in gioco, ma anche altri rami come la geometria proiettiva, con le rette all’infinito, e la geometria affine, dove per esempio quadrati e parallelogrammi geometrici sono indistiguibili. Il risultato del cosiddetto programma di Erlangen fu un successo: in questo volume Bruno Cifra ci mostra come l’unificazione avvenga per mezzo delle trasformazioni geometriche, cioè di funzioni che preservano alcune proprietà. La geometria euclidea è quella che ne preserva di più, ma questo non significa certo che le altre geometrie abbiano regole casuali!
Il matematico presentato da Sara Zucchini è David Hilbert, che tra l’altro da giovane ha cominciato proprio con la geometria, riprendendo da capo i postulati di Euclide e riassestandoli secondo il programma di Erlangen: i miei giochi matematici trattano ancora di valore atteso e problemi relativi.
Bruno Cifra, Le trasformazioni geometriche, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.