Domenica 7 canto con la Mailänder Kantorei, il coro della chiesa protestante a Milano. Il concerto, per la parte che riguarda noi (c’è anche un pezzo strumentale) consiste nella messa in sol maggiore di Schubert e nella cantata numero 4 di Johann Sebastian Bach: entrambe opere giovanili, Schubert ha composto quella messa a diciott’anni…
La messa, a parte i problemi di cantare il latino alla tedesca, è stranamente veloce. Chi è abituato a sentire messe dove si va avanti per un minuto su una singola frase delle preghiere ripetuta più volte trova strano che alcune frasi siano divise tra maschi e femmine per accelerare il tutto. Musicalmente spesso le voci restano sulla stessa nota, lasciando agli strumenti il compito di fare armonie più o meno strane. La cantata è indubbiamente più interessante. Il ventiduenne Bach mette una quantità di cromatismi incredibile per chi pensa alla musica barocca (ma era ancora giovane, ed è più facile comporre in questo modo). Ma soprattutto la parte più divertente è che l’inno luterano Christ lag in Todesbanden (se il mio tedesco non è del tutto rovinato, Cristo giaceva nei lenzuoli della morte) è per l’appunto un inno pasquale, e deriva dalla sequenza liturgica pasquale Victimae Paschali Laudes. Mentre la studiavamo, a un certo punto mi sono accorto che un tema non mi suonava nuovo: era appunto il Victimae, che troviamo più o meno ovunque a rincorrersi tra le voci, oppure in augmentatio, come nel primo versus dove i soprani entrano con calma e lo cantano moooolto lentamente. Diciamo che è divertente da cantare!
Credevo che le Todesbanden fossero i lacci (e lacciuoli) della morte più per concetto che per vocabolario, ma effettivamente i lenzuoli hanno un aria più da sindone che da museo egizio. E poi chi vorrebbe abbandonare i lenzuoli la mattina di domenica di buon ora?
mi sa che hai ragione. Ma del resto io continuavo a leggere “lag” come un verbo al presente (che sarebbe stato “lieg”) e non capivo come potesse essere un canto pasquale…
Prima volta che vedo una comunità ecclesiale protestante chiamarsi semplicemente “Chiesa protestante”, punto :). Minimalisti ma solo nel nome, visto che si dicono membri sia della CELI italiana che della CES svizzera (un po’ come se una Diocesi lombarda dicesse di far parte sia della CEI che della Schweizer Bischofskonferenz, a riprova che il concetto di “Chiesa” in tale ambito è un po’ problematico).
Rispetto alla ecclesiastica quante e quali variazioni?
Oltre a Bubbo anche la Wiki in lingua italiana traduce allo stesso modo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Christ_lag_in_Todesbanden
Come mai nessuno traduce con un banale “Cristo giaceva sul sudario”?
credo che il nome generico dipenda proprio dal fatto che ci sono due chiese che condividono la stessa sede (e i culti: a volte c’è il pastore calvinista, altre volte quello luterano). Per gli svizzeri è una propaggine, per questo fa parte della CES, per i luterani è proprio una comunità all’estero. Credo poi che ci sia una qualche forma di unione “debole” tra le varie confessioni protestanti.
Per il latino alla tedesca (pronuncia restituta) abbiamo per esempio detto “kürie” per kyrie, “ex-zelsis” per excelsis, “mag-nam” per magnam. Ci siamo rifiutati di dire “sùs-zipe” per “suscipe”.
Infine “Band” (non “Bande”) è in effetti il laccio, quindi mi sa che sia un significato traslato e non proprio il sudario / Sindone.
Grazie.
La galassia protestante è davvero molto variopinta, difficile raccapezzarsi. Al confronto le oltre 20 Chiese sui iuris cattoliche sono linearissime… talmente lineari che il Dicastero per le Chiese orientali non riporta manco l’elenco dei libri liturgici autorizzati!
Troppo forte che alcune le avete lasciate passare e altre no :D
mi devo immaginare? O addirittura con la (chiusa)?
Ahia, un’intera riga riportata tra simboli di minore e maggiore, in quanto trascrizione fonetica, è saltata per ovvi motivi di formattazione: c’è modo di recuperarla? Sennò non si capice la domanda.
No, non vedo niente neppure da backend: “Akismet ha azzerato questo commento.” (che poi avrebbe dovuto dire “sanificato”).
Le scelte sono state fatte da un punto di vista sonoro, fondamentalmente.