Non avevo mai letto questo libro, e avrei continuato a non leggerlo se non fosse che è stato assegnato mio figlio e io sono stato costretto a controllare che lo leggesse e comprendesse. Devo dire che nonostante la piccola dimensione ci sono alcune lunghe descrizioni che io avrei tagliato; ma nel complesso ritengo che dalle interazioni di Hans e Konradin si ricavi un’idea molto viva di cosa possa essere stato l’avvento del nazismo in una comunità che almeno all’apparenza pareva pacifica e ancora ferma alla situazione che si aveva all’inizio del secolo. L’ultimo capitolo però è straordinario, a partire dal comportamento del padre di Hans per finire con la chiusa. Avevo letto un riassunto e quindi sapevo cosa sarebbe successo; ma Uhlman riesce a ricreare un’intera storia con le ultime due righe, lasciando al lettore la necessità di completarsela. E forse il titolo italiano è anche più azzeccato dell’originale Reunion. La traduzione di Mariagiulia Castagnone forse soffre un po’ nelle descrizioni, ma è generalmente scorrevole.
(Fred Uhlman, L’amico ritrovato [Reunion], Feltrinelli 2012 [1971], pag. 96, € 8,50, ISBN 9788807880735, trad. Mariagiulia Castagnone)
Voto: 4/5
Ultimo aggiornamento: 2023-12-10 16:39
@notiziole se mi permetti un consiglio letterario dai un occhiata anche al libro di Hertha Muller,spero di avere scritto correttamente il nome,"Lo sguardo estraneo" io l'ho letto e anche se non subito l'ho apprezzato decisamente
come se io avessi tempo per leggere :-)
@notiziole penso che questo libro vada abbinato a "Il silenzio del mare" di Vercors.
Questi due libri sono tra quelli che mi sono rimasti più impressi tra quelli letti per la scuola.