Ma come mai funziona? Bisogna fare un po’ di conti, usando la geometria analitica. Nella figura qui sotto, sia a il punto sul lato sinistro dell’asse x e b quello sul lato destro. Sappiamo allora che la pendenza del segmento obliquo è m = (b² − a²)/(b − (−a)) = b − a. L’equazione generica di una retta è y − y0 = m(x − x0); sostituendo a m il valore appena trovato e a x0 e y0 rispettivamente b e b², otteniamo y − b² = (b − a)(x − b). Infine, visto che ci interessa il punto in cui questa retta incontra l’asse y, sostituiamo a x il valore 0 e ricaviamo y = ab.
Questo moltiplicatore parabolico è un esempio di calcolatore analogico. Prima dell’avvento dei calcolatori digitali, esistevano ingegnosi apparecchi che permettevano di trovare il risultato di operazioni con tecniche di questo tipo. Il regolo calcolatore è l’esempio più noto, ma per operazioni specializzate si potevano costruire calcolatori analogici specializzati. Per la moltiplicazione non ne vale la pena, ma per certi tipi di operazioni, come equazioni differenziali sì. Il guaio è che per ogni tipo di operazione occorre un calcolatore analogico diverso: volete mettere il vantaggio di averne uno digitale che si può programmare?
Aggiornamento (11:00) Roberto Zanasi mi ha detto che per dimostrare che in effetti quel segmento corrisponde al prodotto delle due misure è più semplice usare il teorema di Talete. Nella figura qui a fianco potete vedere che AM/OH = OH/BN, cioè a²/x = x/b² da cui x = ab.
Ultimo aggiornamento: 2023-10-18 11:17
@notiziole la parte migliore è che funziona anche per fare le divisioni
Beh, basta mettere il dividendo sull’asse y…
Io non ho capito la dimostrazione di Zanasi col Teorema di Talete: dal quel teorema segue che AO/MH = OB/HN, e poi? Bisognerà pure usare che i punti stanno sulla parabola… Me lo puoi spiegare meglio?
lo metti direttamente nella formula! Se il punto sull’asse x è a (oppure -b) l’intersezione della parabola con la perpendicolare all’asse x è a^2 (oppure b^2)
Scusa, il mio dubbio è proprio sul teorema di Talete. Dal teorema io deduco che AO/MH = OB/HN, mentre tu dici che AM/OH = OH/BN (che è una cosa ben diversa). Forse mi sono perso qualcosa…
ho lo stesso dubbio tuo, mi sembra di essermi perso qualcosa, ma non so cosa…
ok. Tracciate le parallele ad AB da H (che tocca BN in P) e M (che tocca OH in Q). Abbiamo che HPN e MQH sono simili, quindi (b²-x)/b = (x-a²)a, cioè ab² – ax = bx – a²b, da cui x = ab.