Le pubblicità *dentro* YouTube

È comprensibile che Google, nella sua incarnazione YouTube, metta degli spot pubblicitari prima dei video. Però mi sembra un filo esagerato quello che sta succedendo adesso: gli spot sono inseriti all’interno dei video.
Riuscire a tenere un video in sottofondo mentre si fa altro è diventato insomma impossibile: mi sa che dovrò decidermi una volta per tutte a convertire in digitale la mia vecchia collezione di cd…

9 pensieri su “Le pubblicità *dentro* YouTube

  1. Luca Sironi

    @notiziole per la musica penso proprio di si, non si puo’ sentire un brano sopra i 10 minuti con lo spot che interrompe l’assolo.Sicuramente hai anche dei cd di gruppi/generi che li non trovi.Una volta che hai copiato tutto, io mi trovo bene con mpd (music player daemon).E’ attaccato all’hifi o posso sentire in streaming dal pc mentre lavoro, o mettere un disco sullo stereo dal divano, usando il furbofono

  2. Elena ``of Valhalla''

    @notiziole che io sappia nei video non musicali era già così da tempo, ma credo che per un certo periodo gli autori del video potessero scegliere dove far apparire l’interruzione pubblicitaria, mentre adesso ne vengono infilate ad oltranza nei posti meno opportuni.Detto questo, sì! sì! sì! rippare i cd è la cosa giusta da fare, sia la vecchia collezione che nuovi acquisti.Io ho rippato tutto in un flac unico con un cue file embeddato, in modo che sia facile poi nel tempo generare i vari formati che di volta in volta sono considerati il formato giusto da usare per l’ascolto, senza dover ri-rippare tutto da capo.E ho i file su un media center attaccato allo stereo, ma alla bisogna ho anche installato minidlna per poter ricevere i file su qualunque device nel resto della rete di casa, se voglio ascoltare cose da un locale diverso da quello dove c’è lo stereo.

    1. Marco B

      Ho rippato anche io i miei CD (oltre 600) qualche anno fa, ma per motivi di spazio e mancanza di pianificazione a lungo termine ho convertito tutto in MP3.
      Stavo pensando infatti di rifare tutto in un formato compressionless.
      Almeno le cose piu’ di nicchia – i dischi della Bottega Discantica per esempio – che non posso trovare su Spotify o altre piattaforme.

  3. mestessoit

    .mau., gli ads “inseriti” come li chiami tu esistono da diversi anni all’interno della piattaforma. Quello che da poco è cambiato è il modo e la frequenza con cui vengono inseriti. Il modo perché una vota il “content creator” per usare la terminologia Youtube, poteva, contenuto per contenuto, scegliere se abilitare/disabilitare i pre-roll, mid-roll, post-roll ads. Ora questo non è più possibile, e per aumentare i ritorni (youtube ha elevati costi di mantenimento dell’infrastruttura) stanno aumentando parecchio l’offerta di pubblicità lato buyer, quindi la frequenza. L’effetto finale è che l’utente medio vede un netto aumento dei video pubblicitari.

    1. mestessoit

      @rufus: Per ora (mi aspetto relativamente a breve contromisure lato youtube). Tieni presente che per i content creator adblock=0 revenue. Il che vuol dire che se il numero di adblockers supera una certa soglia, ne spariscono diversi (i più piccoli tipicamente).

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