A quanto pare, al Cern hanno assemblato degli atomi di antiidrogeno e li hanno fatti cadere (nel vuoto, per evitare di vederseli annichiliti), scoprendo che cascano verso il basso. I ricercatori (qui l’articolo originale) mettono le mani avanti, dicendo che non si è ancora certi che caschino con la stessa velocità degli atomi di idrogeno: ma sicuramente non vanno verso l’alto come se l’antimateria generasse antigravità. Spiace per gli appassionati di hard sci-fi.
Dovete sapere che io e la fisica non siamo mai andati d’accordo. All’università usavo il mio “senso fisico” come reverse benchmark: se pensavo che dovesse succedere una cosa, potevo assicurare con fiducia che la mia risposta era sbagliata. Però la storia dell’antimateria che generasse antigravità mi pareva strana: è vero che in fisica gli esempi di rottura di simmetria sono pochi, ma non trovavo ragioni perché cambiare carica elettrica (e presumibilmente interazioni forte e debole) avesse a che fare con la gravità. Ho chiesto allora lumi al mio amico Peppe Liberti, che mi ha inviato questo post dove viene spiegato con semplicità perché “tra i fisici teorici nessuno ha anche solo alzato un sopracciglio” (ok, nell’originale era “blinked”, ma permettetemi una traduzione molto libera). In pratica se non fosse così avremmo dovuto ripensare tutte le leggi fisiche a cui siamo abituati, perché le particelle come i fotoni che sono le antiparticelle di sé stesse la gravità la sentono eccome.
Il mio guaio è però un altro. Com’è che invecchiando comincio a imbroccarne qualcuna?
(Immagine di MikeRun, da Wikimedia Commons)
Ultimo aggiornamento: 2023-09-28 16:36
@notiziole commento di prova dal fediverso