Matteo Messina Denaro

La morte di Matteo Messina Denaro mi fa pensare che l’ipotesi che era circolata al momento del suo arresto lo scorso gennaio fosse vera: il boss mafioso era troppo malato, non poteva più essere curato andando e venendo da un clinica, e si è quindi consegnato più o meno volontariamente per vedere se poteva essere curato meglio. (Il fatto che non abbia pensato di farsi curare all’estero sotto falso nome fa anche capire come il pensiero dei mafiosi resti sempre limitato geopoliticamente).

Credo che questo mostri come il suo arresto non sia stato una vittoria bensì una sconfitta dello Stato: la scelta è stata sua e non nostra. Né è stato dato un duro colpo alla mafia: semplicemente, adesso non sappiamo più chi comanda.

(Immagine: foto segnaletica diffusa dall’Arma dei Carabinieri in occasione dell’arresto di Messina Denaro)

Ultimo aggiornamento: 2023-09-25 13:03

11 pensieri su “Matteo Messina Denaro

  1. Antonio

    Sono d’accordo ma… tutto questo era già chiaro e lampante il mgiorno dell’arresto, non c’era bisogno di attendere la sua certa (a breve) morte.
    Sono d’accordo, dicevo, tranne su un punto: la geopolitica. La mafia siciliana ha solide connessioni con la mafia di diversi stati europei e soprattutto con quella statunitense. MMS semplicemente non è andato là perché voleva trascorrere i suoi ultimi giorni tra la sua gente, parlando nella sua lingua.

    1. Mauro

      Confermo il discorso geopolitico.
      Oggi per la mafia e per la ‘ndrangheta la Germania è molto più importante dell’Italia. Solo la camorra all’estero è debole.

  2. mestessoit

    La scelta non è stata sua, ma dei suoi compagnucci di merende: ricordiamoci che non sono il gruppo dopo lavoro delle ferrovie, ma gente che pur di scalare nella gerarchia ne fa di tutti i colori, senza badare se le vittime appartengono alla loro cerchia o meno. Loro hanno fatto in modo di bruciarlo, lui mai si sarebbe consegnato. Sarebbe morto comunque, ma senza mai essere stato preso: un pedigree non da poco. E’ un messaggio preciso: la Mafia è qualcosa che è più potente di tutto.

    Piuttosto, dato che uno come Messina Denaro non dice le cose a caso, ma con un intento ben preciso, io mi chiedo quale fosso il messaggio dietro questa frase: “Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato”.

    1. .mau. Autore articolo

      e sarebbe stato così fedele all’Onorata Società da non fare i nomi di chi lo avrebbe tradito? Mi pare improbabile, anche immaginando possibili rappresaglie sui suoi parenti.

      Per il messaggio dietro la frase, magari sta dicendo che Santa Romana Chiesa non è più così vicina come un tempo?

      1. Antonio

        sarebbe stato così fedele…? certo che sì! i panni sporchi si lavano in famiglia!

      2. un cattolico

        Quale tempo?
        Questa frase presuppone che vi sia stato un tempo in cui la Chiesa siciliana o addirittura quella italiana sia stata in gran parte vicina alla Mafia. Parlare di Chiesa per riferirsi a qualche sporadico vescovo non mi sembra corretto.

        1. .mau. Autore articolo

          il pizzino era di dieci anni fa, quindi il tempo doveva essere precedente. Dal punto di vista di MMD, la Chiesa era quella vicina a lui, non so se vescovi ma sicuramente preti conniventi ce n’erano parecchi sicuramente fino a una quarantina d’anni fa.

          1. mestessoit

            Fino a relativamente pochi anni fa le prese di posizione della Chiesa Siciliana (eh, sì, i vescovi sono i rappresentanti locali della Chiesa @un cattolico) sulla Mafia erano molto timide, per usare un eufemismo. Questa timidezza nasceva dal fatto che la Mafia era parte integrante della società, ed elargiva favori anche alla Chiesa Siciliana stessa. Mano a mano che la Mafia ha diminuito il suo business locale per spostarsi altrove, è calata pure la sua popolarità nella curia locale. Poi sì, dall’alto era sempre più impresentabile, quindi sono stati scelti vescovi migliori e meno accodiscendenti. Preti conniventi ce ne sono ancora.

  3. un cattolico

    @mestessoit:

    Puoi far esempi concreti di prese di posizione «molto timide» di vescovi siculi di pochi anni fa? In modo che si possa andare oltre una accusa vaga e capire cosa intendete.

    Resta da capire come farebbe Roma a capire se un vescovo è o meno connivente con la Mafia. A meno che (ingenuamente) pensi che basta prenderlo dal Friuli per stare sicuri.

    PS: «rappresentante locale della Chiesa» presuppone una visione clericale della Chiesa per cui sarebbe Chiesa solo il clero, o se preferisci lʼistituzione gerarchica. Un attimo superata come visione.
    E considerare davvero tutti i componenti della Chiesa non può che tornarvi utile per questa posizione ipercritica: indubbiamente nel laicato tantissimi cristiani siciliani non osteggiano apertamente la Mafia tuttora.

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