Vabbè, ricordo che l’altro ramo del Parlamento aveva spergiurato che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Ma anche il Senato non ha scherzato, a partire da La Russa che ricorda che il cordoglio per la prematura dipartita di Berlusconi è trasmesso in diretta televisiva.
L’unica voce contraria nei panegirici (a parte Pierferdinando Casini che è arrivato a dire «Gli faremmo un torto, però, se in questo momento, sull’onda delle emozioni, non lo ricordassimo per come è stato davvero: un uomo che voleva piacere anche ai più distanti da lui, ma che in molti passaggi della vita repubblicana è stato assai divisivo.») è stata quella della senatrice altoatesina Unterberger, che ricorda che «Oggi siamo qui per commemorarlo, ma non siamo in un luogo di culto: siamo in Parlamento, il che impone di deviare dal de mortuis nihil nisi bonum per esprimere sincere considerazioni politiche.», «Diceva di essere un liberale, ma temo che questo per lui significasse soprattutto non attenersi alle regole, perché c’era ben poco di liberale nella sua impostazione sui diritti civili e su una politica economica che invece era caratterizzata dal protezionismo di certe categorie. La riprova sta nel fatto che nessuno ricorda una grande riforma nata nei suoi dieci anni di Governo.», «Ha in qualche modo umanizzato la politica, ma l’ha spinta anche verso un populismo dall’alto che poi ha fatto da modello a figure come Trump.».
Ultimo aggiornamento: 2023-06-21 14:52