In realtà non c’è nulla di nuovo nelle parole del Presidente del Consiglio che vuole rinominare il 25 aprile Festa della libertà. Basta fare una ricerca in rete per vedere che negli ultimi anni, a partire da Berlusconi per andare ad Attilio Fontana o al presidente del consiglio regionale FVG Piero Mauro Zanin, il nome fa molta presa.
E lo credo bene. C’è una differenza enorme tra libertà e liberazione. La prima è uno stato di fatto, la seconda prevede un percorso, che nella fattispecie è stato quello contro nazisti e fascisti. Detto in altre parole, non ci sarebbe libertà se non ci fosse stata la liberazione. Le persone di cui sopra probabilmente lo sanno, ma sperano che chi li ascolta non lo sappia…
Mah! Mi riesce difficile pensare a qualcosa di peggio, copiare Mantellini, e pure le cose peggiori che scrive…
Il pensiero mi è venuto leggendo Mantellini, ma poi sono andato avanti per conto mio: mi pare di essere stato più specifico su cosa è per md la differenza, non tanto sul nome quanto sul processo dietro questo tentativo di cambiarlo.
Condivido appieno quanto scritto da .mau.; per me è illuminante la risposta che Vittorio Foa dette un parlamentare missino (se non ricordo male era Pisanò; cito a memoria e potrei sbagliare): “se aveste vinto voi io sarei ancora in galera ma, siccome ho vinto io, Lei è un parlamentare della repubblica”