Il problema non è che Ignazio La Russa voglia la mininaja di 40 giorni (e notate che essendo volontaria non c’è nemmeno bisogno di instaurare contemporaneamente un miniservizio civile sostitutivo). Stiamo parlando di una persona di estrema destra, è ovvio che si gasi a pensare a come un mese e mezzo di esercito possa forgiare uomini (e forse anche donne).
Il problema non è neppure (troppo) che il suddetto Ignazio La Russa preveda degli incentivi per chi opterebbe per la mininaja. Tutti i governi, di destra, di centro o di sinistra, incentivano quello che ritengono utile perché lo Stato funzioni meglio. Il bonus 110% mi pare un incentivo che non doveva neanche esserci.
Il problema è che questi incentivi toccano direttamente la cultura: Ignazio La Russa propone «punti per la maturità, per la laurea o punteggio aggiuntivo per i concorsi pubblici.» In pratica si fa un’equivalenza tra una cultura – sì, anche i concorsi pubblici fanno parte della cultura – e l’irreggimentamento. Questo sì che mi preoccupa.
Di recente qualcuno del traffico di droga ha sparato ben una diecina di colpi per colpire malamente appena un paio di gambe, a un altro si è inceppata la pistola dopo appena tre persone, ecc. ecc.
La citata “novità” sembra ottima per migliorare il livello della criminalità illegale e non, ridando un po’ di professionalità ad un settore caratterizzato da sprechi e inefficienze indegne di uno stato europeo moderno.