Il primo post del mio blog è datato 8 settembre 2001. Tre giorni dopo ci fu l’11 settembre e io scrissi qualcosa di assolutamente insulso. Un errore di salvataggio mi ha fatto però perdere tutti i post dopo il primo fino al 23 settembre, il che a posteriori è stata una fortuna, proprio perché nessuno potrà rinfacciarmi quello che scrissi a suo tempo su quell’attacco terroristico.
Sono passati più di vent’anni: ho imparato qualche cosa. Ecco perché non sto scrivendo nulla sulla guerra in Ucraina. Non ho le conoscenze necessarie per dire qualcosa di sensato, se non ribadire che i russi hanno invaso uno stato sovrano: perché allora devo unirmi al chiacchiericcio da tastiera?
Comunisti in action….
Ma non hai niente di meglio da fare nella vita che scrivere commenti sui comunisti sotto ogni post? Davvero? O è qualche problema mentale? Curati.
Beh, al momento ci sono tre posizioni diverse:
– la “guerra dei buoni”, quindi i buoni devono mandare armi per l’eroica resistenza ammazzando più invasori possibili. Una volta i buoni erano la NATO, ora direi che sono la EU (e non hanno ancora il loro tanto bramato esercito sterminatore di pace!)
– il “panciafichista / furbetto della bandiera bianca / alleato del nemico” per cui è prioritario non inviare altre armi nella zona del conflitto e facilitare al massimo la fuga di chi vuole fuggire e le trattative + sanzioni economiche
– il “centrista”, che partendo dalla caduta dell’impero romano e poi con un tutta la geopolitica pre e post guerra fredda… alla fine dice qualcosa che, anche a Putin/Hitler/Saddam/Obama, sembrerebbe sostenere la loro posizione o forse no.
Escluderei una posizione a favore dell’invasore, a meno che uno non lavori nella relativa ambasciata o governo, ma c’è comunque da scegliere tra posizioni molto distanti tra loro.
Alcune cose si possono dire con cognizione di causa, a prescindere dall’essere o meno competenti o a conoscenza di fatti specifici.
La guerra è il modo sempre sbagliato di risolvere qualcunque questione. L’unica guerra giusta è quella di autodifesa ma, appunto, c’è bisogno di difendersi solo se qualcuno ci attacca, sbagliando.
Questo è un postulato, non un’opinione. La guerra è il male, sempre.
Quindi, a prescindere dalle ragioni di partenza, c’è chi ha attaccato e c’è chi si difende. C’erano forse (io penso di no, ma lasciamoci aperti al dubbio) prima del conflitto delle ragioni diverse che si contrapponevano. Ora le ragioni sono scomparse e ci sono solo torti.
Questa è un’opnione della quale sono certo di non pentirmi in futuro.
Inoltre. L’Ucraina nel 1994, con l’accordo di Budapest, ha accettato, pur riluttante, di restittuire alla Russia tutte le testate nucleari sul proprio territorio, 1800, terza potenza nucleare mondiale di allora, più della Cina, in cambio della garanzia che né la Nato, né l’Europa, né la Russia avrebbero violato i suoi confini. Firmano Yelstin, Clinton e Blair.
Qualcuno ha violato quell’accordo. E oggi dubito che le nazioni che stanno proliferando il proprio arsenale nucleare lo considereranno un precedente incoraggiante per smettere di farlo.
A torto, si accumula torto.