Ora solare: che succederà a marzo?

Ieri abbiamo portato indietro di un’ora gli orologi che non si aggiornano automaticamente – ce ne sono ancora parecchi, almeno a casa mia. Fin qua nulla di strano, ci capita due volte l’anno di spostare le lancette. Solo che nel 2019 il parlamento europeo, mentre approvava una serie di direttive tra cui quella copyright, avrebbe anche stabilito che dal 2021 non ci sarebbe più stata l’ora legale nell’Unione europea: questo dopo una petizione online promossa delle nazioni del nord Europa e di cui noi italiani non ci eravamo nemmeno accorti. Solo che – a differenza della direttiva copyright – in questo caso la procedura si è arenata al trilogo (il negoziato finale tra Parlamento, Consiglio e Commissione) e non se ne è ancora fatto nulla. L’Italia aveva tra l’altro chiesto di continuare a mantenere l’ora legale, ma appunto non si sa cosa succederà nel 2022.

Il problema non è tanto la scelta di un fuso orario una volta per tutte da parte delle singole nazioni: se noi per esempio decidessimo di avere l’ora legale tutto l’anno e quindi finire nel fuso GMT+2 (quello di Atene), anche se dovessimo togliere un’ora per sapere l’ora francese o tedesca non sarebbe la fine del mondo. Nemmeno avere solo alcune nazioni che adottano l’ora legale è così complicato, a dire il vero. Però c’è un punto che mi pare non sia stato considerato. I computer usano un file apposta, il cosiddetto TZ (Time Zone) che viene regolarmente aggiornato con le regole per tutti gli anni. Ma i nostri simpatici orologi radiocomandati ricevono il segnale tipicamente da Francoforte, e quindi sanno quando cambiare ora perché tutta l’Unione europea lo fa. Cosa succederà se alcune nazioni lo faranno e altre no?

7 pensieri su “Ora solare: che succederà a marzo?

  1. nemobis

    Non succederà niente, perché la nuova direttiva non è stata approvata e la vecchia resta in vigore.
    https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32000L0084
    https://oeil.secure.europarl.europa.eu/oeil/popups/ficheprocedure.do?lang=fr&reference=2018/0332(COD)

    L’ultima posizione del trilogo che io sappia era di lasciare agli stati membri la libertà di decidere quale fuso adottare, e abolire l’ora legale solo dopo che tutti avessero scelto a livello nazionale. Che è un modo furbo per dire che non sarebbe successo mai, perché basta uno stato membro a bloccare la cosa.

    I problemi tecnici sono stati considerati dal Consiglio, anche se nel solito modo becero (pressioni delle linee aeree, a quanto pare; aggiornare e sistemare software vecchi di decenni è costoso).

    1. .mau. Autore articolo

      vedo che decidere di non decidere non è solo una lunga tradizione italica…

      1. Mestesso

        Nella UE è una pratica abbastanza comune, proprio perché tanti stati tanti interessi diversi e trovare la quadra è sostanzialmente impossibile. Per fare un esempio banale gli standard europei per gli apparecchi elettrici tipo ferro da stiro hanno mantenuto le precedenti normative tedesche,francesi,italiane …

  2. Bubbo Bubboni

    Una petizione online che raccoglie 4.6 milioni di voti (poco più di 1/100 della popolazione ha votato) ma 3.79 milioni di voti vengono da una sola nazione che, essendo uno stato federale, ha periodicamente problemi con le elezioni regionali.
    Mi sa che un@ politic@ recentemente scompars@ dalla scena NON sarà ricordat@ come autore di questo ennesimo, forse scampato, caos.

  3. nicola

    Ho un radio controllato (che non prende il segnale, ma questo è un altro problema). Fra le varie cose che gli devo dire è il fuso orario e se voglio l’ora legale. (Il tutto fatto con le lancette in un modo molto ingegnoso.). Quindi immagino che il segnale di Francoforte spedisca l’ora di Greenwich e i vari orologi la presentino come ora corretta con il fuso orario e l’opzione “ora legale”. (Quello che nei pc si fa l’apposito file.) Quando sparirà l’ora legale dirò al mio orologio di non tenerne conto e metterò il GMT+X nel punto giusto.

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