Raccolta postuma delle lezioni tenute subito dopo la seconda guerra mondiale, questo libro (Ludovico Geymonat, Storia e filosofia dell’analisi infinitesimale, Bollati Boringhieri 2008, pag. 384, € 25, ISBN 9788833919478) rivela già dal titolo la sua natura duplice: non solo una storia del calcolo infinitesimale, dove tra l’altro Geymonat spinge molto sui predecessori di Newton e Leibniz per mostrare come le idee non nascono mai dal nulla, ma anche una sua filosofia, che credo sia la parte più interessante del testo. Per esempio, tornando a Newton e Leibniz, mostra come i due approcci siano nati in modo completamente diverso (e quindi implicitamente nega il plagio del primo da parte del secondo). La terza parte, anche se ancora con buoni spunti filosofici come quello della differenza tra continuo atomistico e continuo geometrico, tende a essere molto più tecnica. Probabilmente nel 1947-48 occorreva spingere molto sui teoremi legati alla teoria dell’infinito e a quella dell’integrazione, ma mi pare che questa sia la parte più invecchiata del testo. Ad ogni modo, un libro utile a chi ha studiato questi temi all’università, e vuole vederli in modo diverso.