Come forse sapete, dal primo luglio lo Stato ha deciso che i pacchetti che arrivavano dalla Cina devono pagare l’IVA. Anche i pacchetti spediti fino al 30 giugno ma arrivati in Europa dopo il primo luglio devono pagare l’IVA. E va bene.
Purtroppo un libro che ho ordinato prima della fatidica data negli USA è arrivato in Olanda il 7 luglio, così ieri il postino mi ha chiesto i soldi. Bene (insomma).
Poste Italiane pretende due euro per “oneri e spese di sdoganamento”, che non si sa bene cosa siano ma a me paiono tanto un pizzo. Il punto è che io ho pagato 3 euro. Certo, direte voi, c’è l’IVA al 22% sui 4 euro e 93 di valore! Ti hanno persino fatto risparmiare un centesimo e mezzo! Palle. L’oggetto in questione era un libro, si vede dal pacco, si sente dal pacco e se qualcuno alle poste italiane l’avesse davvero sdoganato avrebbe potuto aprirlo e vedere che era un libro: quindi con l’Iva al 4%, cioè 20 centesimi.
Ciliegina sulla torta: io ho pagato il postino, ma il postino non mi ha dato alcuna ricevuta. Tanto che gliene può importare a Poste Italiane? Gli “oneri e spese di sdoganamento” mica prevedono un pezzo di carta in più. Ennesima dimostrazione di come si fanno le cose in Italia.
Ultimo aggiornamento: 2021-08-12 20:41
Come al solito non hai chiuso il link :).
Epperò c’è qualcosa che non mi piace: nella bolla fatta dal venditore deve essere specificata la natura del bene in vendita, non solo il valore, proprio per applicare la tariffa doganale corretta. Nel’immagine NON vedo la dichiarazione della natura del bene (no, il fatto che il venditore si chiami discovery books non vuol dire nulla ai fini doganali).
In assenza di dichiarazione della natura del bene, si applica l’aliquota massima….
marò che fastidio, mau, chiudi il link!
E poi che conti hai fatto? Il 22% su 4,93 è 1,08, quindi se hai pagato 3 di cui 2 per oneri dovresti avere risparmiato 8 centesimi, non uno e mezzo (“mezzo centesimo”? o_O).
Categorizzerei in “pipponi” :-)))
e dire che per una volta ero convinto di aver controllato il testo prima di postarlo, proprio per i link chiusi… :-(
In effetti non credo che sia chiaro a un americano che gli italiani prevedono un pizzo. Ma allora non stai facendo ispezione doganale.
@Lele: giusto. Non so perché ho poi sommati 4,93 a 1,0846 anziché considerare solo l’iva.
In effetti non credo che sia chiaro a un americano che gli italiani prevedono un pizzo. Ma allora non stai facendo ispezione doganale.
Guarda che il pizzo c’è anche in USA, non credere ;). E praticamente ovunque al mondo, quello che cambia sono solo le franchigie.
Dato che fare bene le pratiche doganali *costa*, semplicemente non l’hanno fatto: bastava UNA riga nella bolla da discovery books che diceva “tipo di merce: libro” e ce la si poteva giocare ;)
il pizzo in Belgio è di 15 euro, anche se compri un libro di cinquanta centesimi. oltre all’IVA per i libri al 6%. italiani dilettanti ;-)
e che fate? vi fate spedire i libri in Olanda e andate a prenderli là?
Avrai avuto i tuoi motivi per dare i soldi al postino senza ricevuta (ok, il valore del tutto è indicativo), ma forse per tigna lo avrei fatto sudare un poco di più. Sudare non per il caldo, intendo.
Mah, continuo a non capire perché questa normativa sia a favore del consumatore e semplifichi la vita a tutti.
Però, essendo un privato, non hai dichiarato che il libro non contiene
– prodotti contenenti pelliccia di cane e di gatto in conformità al Regolamento CE N. 1523/2007
– prodotti diversi da quelli derivati dalla foca in conformità del regolamento UE n° 737/2010
e questo mi pare ingiusto! (sempre che poi il “libro”…)
A me pochi giorni fa il postino mi ha dato tranquillamente la ricevuta quando gli ho pagato gli oneri doganali. Hanno appositamente con loro una stampantina termica, la stessa che usano per le mancate consegne delle raccomandate.
Mi sa che hai beccato il postino pigro.