Archivio mensile:Luglio 2021

Lo sapete che c’è anche il 2×1000?

Quando si deve pagare le tasse sappiamo da decenni dell’esistenza dell’8×1000 alle chiese che hanno stretto un accordo con lo stato italiano e del 5×1000 alle associazioni non lucrative. Se non lo sapessimo siamo comunque martellati dalla pubblicità. Wikimedia Italia – che non gestisce Wikipedia in lingua italiana ma la promuove, oltre a occuparsi della promozione della cultura libera: non smetterò mai di ripeterlo – può ottenere da anni il 5×1000, che è una parte preponderante delle nostre entrate.

Quello che non tutti sanno è che ora è possibile anche destinare il 2×1000 non solamente ai partiti politici, come una volta, ma anche alle associazioni culturali. Se quindi preferite dare il vostro 5×1000 ad altri enti ma ci volete comunque bene c’è questa nuova possibilità. Il codice fiscale da usare è 94039910156. (No, non si può dare il 2×1000 a un partito e a un’associazione culturale, dovete fare una scelta).

Per massima trasparenza, qui trovate l’elenco di tutti gli enti ammessi al 2×1000, e qui trovate sia il bilancio 2020 che il bilancio sociale 2020; quest’ultimo non era ancora obbligatorio, ma abbiamo voluto portarci avanti col lavoro.

[EDIT] Per una strana congiuntura – nel 2020 abbiamo ricevuto i fondi del 5×1000 di due anni – il bilancio solidale 2020 era obbligatorio. Non è stato comunque un grande problema, perché l’avevamo già cominciato ad approntare.

Ultimo aggiornamento: 2021-07-02 10:04

OpenStreetMap ha problemi di sede legale

OpenStreetMap è spesso detta “la Wikipedia delle mappe”, perché ha lo stesso approccio: creare una mappa del mondo liberamente usabile e modificabile da chiunque. In effetti Wikimedia Italia fa parte della OpenStreetMap Foundation, ma questa è stata una nostra scelta: Wikimedia Foundation e OpenStreetMap Foundation sono entità separate, e persino le licenze d’uso per i materiali contenuti in Wikipedia e OpenStreetMap, anche se entrambe libere, sono differenti. Tra l’altro WMF è americana, mentre OSMF è britannica.

A quanto pare è proprio questo un problema. Il Guardian scrive che OSMF sta pensando di spostare la sede dall’UK nell’Unione Europea. La mia personale ipotesi è che quello che preoccupa la Foundation non sono tanto le spese finanziarie per le transazioni, e neppure il fatto che non possano avere un dominio .eu (tanto sono .org…) quanto la mancata protezione della loro base dati. In UE abbiamo una direttiva (la 96/09) che dà un diritto sui generis (quindi separato dal copyright) a chi ha creato una base dati. Da quanto ho capito, anche se i singoli dati presenti nel database sono liberi non è permesso copiare tutta la base dati, o anche solo una porzione notevole. Noi di Wikimedia Italia siamo contrari a questo concetto, ma abbiamo poche speranze che anche nella revisione che sta per essere fatta la situazione migliorerà. Ma quello che conta è che essendo questa una direttiva europea, dopo Brexit gli inglesi non sono più tenuti a rispettarla…

Vivere in un mondo interconnesso non è mai una cosa semplice, insomma.