L’altra Italia reale

In questi giorni sono da mia mamma, che vive in un paesino delle montagne torinesi. Ci vado dalla metà degli anni ’70, e quindi nonostante la notoria scontrosità dei piemontesi mi conoscono tutti; così mi sono fermato un po’ a chiacchierare con un po’ di gente e si è parlato anche del Covid.

Bene: qui sono tutti vaccinati, e quelli con cui ho parlato non hanno nulla in contrario al Green Pass – non che in genere serva loro… – e sono solamente preoccupati per la risalita del numero di contagi. Insomma, una situazione ben diversa da quella che vedo regolarmente sui social network. Ecco, forse bisognerebbe cominciare a fare un po’ la tara su certe affermazioni.

7 pensieri su “L’altra Italia reale

  1. mestessoit

    .mau., la situazione reale è questa: nei posti dove l’età media è elevata, piccoli centri urbani, le campagne e così via, i no-vax sono inesistenti, la grande maggioranza è vaccinata, ed in generale allineati al buon senso.

    Nei medi e grandi centri urbani invece la situazione cambia drasticamente ed in peggio. C’è una forte correlazione tra dimensione e percentuali di no-vax, ed oppositori al green pass in generale. Sono italie diverse, ma entrambe reali.

      1. layos

        Su Il Post c’è un lungo articolo sul dibattito francese sui Green Pass in cui è riportato che nei luoghi dove c’è maggiore povertà c’è anche maggiore riluttanza a vaccinarsi. Probabilmente perché c’è minore fiducia e con ogni probabilità anche minore scolarizzazione.

        1. .mau. Autore articolo

          Jacoboni (vabbè…) dice diverso. Per la mia minimale esperienza, le persone con cui ho parlato (tra i 50 e 75 anni) non sono laureate, non parlerei certo di povertà ma neppure di grande ricchezza…

        2. mestessoit

          Io conosco no-vax che sono laureati, e non poveracci. Solo in Lombardia 300 tra infermieri e personale sanitario sono no vax e non poveracci, e così via. Penso che numericamente queste figure siano la maggioranza.

          1. layos

            Secondo me esiste una minoranza visibile di attivisti no-vax e questi con ogni probabilità sono quelli descritti da Jacoboni, gente che pensa di darsi un tono facendo quello che canta fuori dal coro, che pensa sia figo dire agli altri che sono delle pecore ammaestrate. Questi probabilmente sono persone con anche una qualche cultura accademica, il che la dice lunga su quanto valga, di per se.
            Io invece parlo del corpo grosso dei non vaccinati, quelli che sono “forse-vax” e stanno alla finestra ad aspettare come va l’epidemia per capire se possono farne a meno e se ne possono fare a meno tanto meglio.
            Sono un po’ gli evasori fiscali della salute pubblica.
            Questi sono in grandissima parte persone di ceti bassi, quartieri poveri e scolarizzazione minima.

  2. enrico.delfini

    il mio osservatorio di medico di famiglia mi mostra gente preoccupata di dover aspettare troppo. I veri no-vax sono prevalentemente un fenomeno mediatico creato e alimentato da ambienti legati alla politica. Forse ad ambienti in cui è più facile trovare gente suggestionabile; forse ad ambienti in cui fa comodo avere un nemico da additare come ignorante e babbeo

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