I flame sugli zainetti Einaudi

Non lo credevo possibile, ma ieri ho visto su Twitter che c’era gente che si lamentava della campagna Einaudi “compra due libri, ti regaliamo lo zainetto in cotone”. Beh, no: essendo la mia bolla quello che è, in realtà ho visto gente che si stupiva che ci fosse gente che si lamentava per la campagna: la mia bolla è fatta di gente che dice “tanto i libri li compro lo stesso, se mi danno un omaggio tanto meglio”.

Io posseggo ancora uno zainetto a tracolla Einaudi della fine degli anni ’90 – ben prima che l’editrice venisse comprata da Mondadori, insomma – sempre ottenuto in offerta con l’acquisto di libri. È quello che usavo quando fino al 2019 andavo a cantare con il Forum Corale Europeo, il che significa che è bello tosto. Uso anche una tazza di ibs.it per il tè della mattina, tazza presa acquistando dei libri da loro. (Ah, da ibs.it gli zainetti sono esauriti :-) ). Potrei fare a meno di questi gadget? Certo. Ma appunto non mi sono costati nulla, visto che i libri me li ero presi per leggermeli, e non è che li avrei pagati di meno da qualche parte. Se poi qualcuno è così amante dei gadget da comprare libri che non leggerà mai, non è un problema mio. Però non posso fare a meno di chiedermi quanti libri l’anno leggono coloro che si stracciano le vesti per queste offerte promozionali…

Ultimo aggiornamento: 2021-07-20 09:25

6 pensieri su “I flame sugli zainetti Einaudi

  1. Beziax

    Ormai i webeti si lamentano di ogni cosa. Quello che è stupefacente, se mai, è il fatto che tanta gente si stupisca dell’esistenza stessa dei webeti: le socialfogne, a partire dalla loro madre indiscussa, stanno creando milionate di dementi totali. Spiacente, so che hai un profilo sulla socialfogna numero uno e so che tenti di usarlo nel modo migliore; ma troppi, ottenuta la possibilità di pubblicare all’istante tutti i loro vomiti cerebrali (“cerebrali”, parola grossa per loro) lo fanno. Se qualcuno non prenderà al più presto il drastico provvedimento di chiudere le socialfogne dall’oggi al domani, ci ritroveremo con sempre più webeti che si lamentano ANCHE delle promozioni di Einaudi.

  2. Bubbo Bubboni

    Non ho capito la base della lamentela. L’iniziativa è percepita come uno sconto vietato ai sensi della saggia legge per la promozione della cultura oppure un indegno miscuglio di cose alte e pure come i libri e cose basse e volgari quali i sacchi o forse una trappola consumistica per vendere oggetti inutili (i libri) con l’esca di prodotti altamente modaioli e inquinanti (lo zainetto)?

    1. .mau. Autore articolo

      la seconda ch’hai detto. Della prima non pare importare nulla a nessuno dei postatori, per la terza non mi sembra che ci siano state lamentele di quel tipo.

      1. Bubbo Bubboni

        Ah, interessante! Ricordo che c’era stato un po’ lo stesso tipo di critica contro la vendita di libri nei supermercati a causa dell’antiestetico miscuglio di cultura e ravanelli! Boh? Sarà che io non leggo solo e sempre Lévinas, Žižek e Zanzotto ma anche qualche Gu Man…

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