Avevo letto qualcosa su Facebook, ma come spesso capita la notizia era stata riportata in modo così confuso da essere inusabile. Ora ne parla la BBC: la nazionale norvegese di beach handball che giocava gli europei è stata multata per avere indossato una divisa impropria: pantaloncini anziché la parte inferiore del bikini.
A parte che fino alla settimana scorsa non sapevo dell’esistenza del beach handball e fino a cinque minuti fa non sapevo che era stato inventato in Italia, e ancora adesso mi chiedo che cosa abbia esattamente a fare con la pallamano dove dai ricordi scolastici qualche palleggio lo potevi anche fare, la multa conferma la mia ipotesi, che cioè almeno per il lato femminile la parte atletica è in secondo piano. O mi volete dire che gli shorts danno vantaggi competitivi?
Ultimo aggiornamento: 2021-07-21 15:58
Curioso, proprio stamattina mi è capitato di leggere un articolo su una atleta che è stata criticata da un ufficiale di gara per degli short troppo succinti (https://www.google.com/amp/s/amp.cnn.com/cnn/2021/07/19/sport/olivia-breen-shorts-briefs-intl-scli-gbr/index.html)
Evidentemente per alcuni nello sport femminile la prestazione atletica è l’ultimo dei fattori da considerare
Il punto non è sportivo .mau., ma sullo spettacolo delle gare ed il loro ritorno mediatico (meno son vestite, più si guardano).
Parliamoci chiaro: la volley femminile è messa uguale. Una mia ex-collega giocava in A2, e lei era la prima a dirmi “secondo me vengono a vederci perché siamo carine, mica perché giochiamo bene”.
appunto, non rompete con lo sport. È come il wrestling.
Beh, il wrestling è pura finzione, una recitazione di lotta, il beach volley è erotismo sportivo. Sono piani diversi, con un pubblico molto diverso. Cmq per me il beach volley è molto più uno sport del wrestling…