Ieri alle 11 è suonato il citofono. Guardo, è il corriere. Scendo, chiedo se il pacco è per mia moglie, conferma, prendo il pacco e risalgo. Anna stava tenendo un’aula virtuale ma aveva una pausa: esce, apre il pacco, e trova roba mai acquistata. Guardiamo la bolla di accompagnamento allegata al pacco: dice indubbiamente che è per lei. Poi Anna guarda bene il pacco: c’è un’altra etichetta, con un nome e indirizzo a qualche centinaio di metri da casa nostra.
In effetti dopo una decina di minuti il corriere è tornato con il pacco giusto: ho richiuso alla bell’e meglio l’altro pacco – almeno non avevamo toccato le confezioni della roba comprata dall’altra persona – e tutto è più o meno finito bene. Certo che però qualche problemuccio c’è…
Per vicissitudini quasi romanzesche con i corrieri che sarebbe troppo lungo descrivere posso dirti che parlando con alcuni lavoranti di BRT,GLS e DHL lo stato ad oggi è più o meno il seguente:
BRT ha passato un periodo di crisi e per conquistare quote di mercato ha abbassato i prezzi all’ingrosso, e tagliato ovunque poteva accettando di abbassare la qualità del servizio pur di mantenere una certa posizione. Sembra sia il corriere che perde più pacchi di tutti…
GLS non ha concorrenti, nel senso che è il low-cost di Poste, ma questo fatto ha solo determinato una qualità del servizio scarsa e volontà praticamente nulla di migliorare. Non perde pacchi, o comunque meno della media, ma fa perdere la pazienza e le volte che c’è un problema ti mette in croce.
DHL è la versione lusso, i lavoranti sono in condizioni un poco migliori dei precedenti, ma con responsabilità (leggi penali) maggiori. E’ raro che ci siano problemi, ma quando ci sono ti fanno incazzare di più perché con la loro gestione mellifua politically correct marketing-oriented alla fine ti prendono solo per il culo.