Uno dei problemi di Brexit è il comprare libri inglesi. Nonostante lo spazio fisico a casa mia scarseggi sempre più, a volte mi capita di comprare libri cartacei. In teoria non dovrebbero esserci molti problemi, visto che l’IVA è bassa e non so quanti dazi ci siano; in pratica ho visto un libro che avevo preordinato a ottobre scorso ed è spedito ai primi di gennaio che mi è arrivato dopo un mese. Inoltre le spese postali (se non usi Amazon) sono molto aumentate.
Ma anche con Amazon le cose vanno in modo strano. Non solo l’ordine che ho fatto martedì 4 “Arriverà 24 mag – 3 giu” (non è un grande problema, vi garantisco che nel frattempo troverò qualcos’altro da leggere) ma non è stato fatto direttamente con Amazon bensì con TheBookDepository, anche se ora uno dei due libri che ho comprato sarebbe ora acquistabile da Amazon. (l’altro mi viene di nuovo mostrato come “non disponibile”, non riesco a capire come mai). Ma è un segreto di Pulcinella – lo vedete anche direttamente su Amazon stessa che TheBooKDepository non è altro che Amazon sotto copertura. E allora perché questa differenza?
Ultimo aggiornamento: 2021-05-07 10:52
C’è ancora un po’ di incertezza/confusione mi sa.
Io ordinavo blu-ray (sì, uno dei rari ma irriducibili fruitori) dalla benemerita Arrow Films d’oltremanica; molto prima di Natale ne avevo presi tre, di cui uno in preordine e programmato in uscita a metà febbraio ’21. Ordine unico perché potevo applicare un piccolo sconto-bonus.
Il materiale mi è arrivato diviso in due pacchi: il primo, con la roba già edita, è passato a inizio marzo, un po’ in ritardo ma senza problemi; il secondo, con la novità in pre-ordine, invece è stato stangato – non è tanto il dazio in sé, quanto il ‘servizio di giacenza’ presso poste (altre due settimane) che su quelle cifre è come se raddoppiasse il dazio: alla fine sono stati 7+8 euro su un valore di 60.
Mi è poi venuto in mente che non vendere direttamente i libri permette di allungare i tempi di spedizione (a 3-4 settimane, appunto). Mica stupido, Bezos…