Le biblioteche hanno sempre avuto un’emeroteca, dove gli utenti possono sfogliare i quotidiani. Inutile dire che con la pandemia la cosa diventa molto più complicata: anche se la biblioteca è aperta, come fai a sanificare i giornali? Si può lasciare qualche giorno a decantare i libri, ma non lo si può fare con i giornali. Ma non c’è problema! Esistono anche le biblioteche digitali e gli abbonamenti digitali, e quindi i lettori un minimo più scafati potevano continuare la loro lettura, naturalmente con le stesse regole: quindi se un utente sta “leggendo” nessun altro può farlo. Però…
L’altro giorno mi sono connesso a MLOL Milano per cercare un libro, e dopo il login mi è apparsa una schermata con questo testo:
Il Sistema Bibliotecario di Milano, nell’ambito di una revisione delle politiche di offerta digitale finalizzata a garantire un migliore equilibrio fra sostenibilità del servizio e ampiezza delle proposte di lettura e informazione, ha deciso di sospendere momentaneamente l’accesso ai quotidiani del gruppo GeDi.
Siamo quindi spiacenti di informarvi che dai primi giorni di aprile, come già avvenuto per “La Repubblica”, in MLOL non sarà disponibile il quotidiano “La Stampa”.
La consultazione delle due testate riprenderà con il nuovo appalto, che prevediamo di attivare alla fine del mese di giugno.
Ci scusiamo per il disagio
Quello che leggo io è “non abbiamo più soldi per fare gli abbonamenti GEdI, quindi dovete aspettare che ce ne arrivino un po’”. La mia domanda è semplicemente “ma l’abbonamento digitale agli altri giornali costa molto di meno?”