Una battuta sempreverde sugli informatici dice che qualunque cosa non funzioni il primo passo che ti fanno fare è spegnere e riaccendere il dispositivo. Ieri pomeriggio l’applicazione HP Assistant del mio pc di lavoro mi segnala che deve essere ribustrappato. Terminato il webinar infinito, faccio partire la procedura: vedo che viene caricata una nuova versione del BIOS e di un’altra utility mai sentita prima. Il pc riparte, guardo ancora un po’ di cose e poi esco per recuperare i ragazzi dalla palestra. Ritorno, e il pc è spento. Schiaccio il pulsante di accensione: nulla. Stacco tutto, riprovo: niente di niente. Prendo un altro vecchio pc (smadonnando perché non ha prese HDMI o USB 3 né tanto meno Thunderbolt), faccio due cose e aspetto di poter chiamare l’assistenza HP.
Stamattina telefono, mi passano Stepan che risponde dalla Serbia (in un italiano perfetto) e apre il ticket, e poi mi dice “Aspetti, facciamo ancora una prova. Stacchi il PC e tenga premuto per trenta secondi il tasto di accensione”. Obbedisco. “Bene: ora lo ricolleghi alla corrente e lo accenda”. Lo faccio, e il PC riparte come nulla fosse; nel senso che non ho nemmeno dovuto fare login, c’erano ancora tutte le finestre aperte da ieri. A questo punto gli chiedo cosa potesse essere successo, e Stepan mi spiega che il tenere premuto così a lungo il pulsante di accensione permette di scaricare tutta l’elettricità immagazzinata nei condensatori e riportare il PC a uno stato “pulito” da cui può riprendere a funzionare. Sarà: la mia conoscenza della fisica è come sempre nebulosa. Però posso dire di avere imparato la tecnica pro per correggere i malfunzionamenti dei pc!
Ultimo aggiornamento: 2021-03-18 09:38
Sciocchezza. Nei computer moderni (post 2000), il pulsante di accensione non accende o spegne più nulla. Semplicemente è un tasto collegato al ME (processore secondario sempre acceso).
Qualche volta ci sono degli errori durante la procedure di spegnimento (o di accensione) che è stata lanciata dal sistema operativo o dal ME dopo la pressione (corta) del pulsante di accensione.
Svariate specifiche (ACPI + roba Microsoft) stabiliscono che in caso di pressione del pulsante di accensione per più di 6 secondi si faccia uno spegnimento (o reboot) forzato di tutto l’hardware.
Nel tuo caso si era probabilmente impallata a livello di BIOS UEFI la procedura di riavvio e un bello spegnimento forzato ha sbloccato la situazione.
I sei secondi di spegnimento li avevo fatti ieri sera, e non erano serviti a nulla. Poi ovviamente non so come mai nei 45 minuti in cui non ho presidiato il pc questo si sia spento, visto che non era in orario di reboot automatico e a casa nessuno si è lamentato di picchi di tensione.
E’ vero che l’interruttore di accensione dei pc è solo un toggle che non stacca/attacca la corrente ma pilota un chip a togliere/mettere alimentazione, ma è vero che in certe motherboard le cose cambiano a seconda del tipo di BIOS, fatto salvo lo standard MS dei 6 secondi. Nulla impedisce di __aggiungere__ azioni alla pressione del tasto, dato che nulla succede fino a quando il tasto non viene rilasciato.
Quando studiavo elettrotecnica mi avevano spiegato che la corrente alternata veniva raddrizzata con un ponte di diodi, il quale ponte di diodi trasformava la sinusoide di dell’alternata in una curva a dente.
(spiegazione lunga qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Raddrizzatore )
Per mitigare l’effetto dente di sega si mettevano in uscita al ponte di diodi dei condensatori elettrolitici, che hanno il potere di accumulare corrente e di rilasciarla, facendo un effetto volano e facendo somigliare la curva in uscita del raddrizzatore ad una linea continua.
Il problema nasce quando tu togli l’alimentazione che questi condensatori continuano a rilasciare corrente e quindi per qualche secondo, pur tu avendo staccato il tuo apparato, continui ad avere corrente circolante nelle schede.
Che questa cosa però possa avvenire a grande distanza da quando hai staccato la corrente è la prima volta che lo sento. Inoltre, come già scritto sopra, ormai gli interruttori dei device elettronici non sono più elettromeccanici.
Boh. Che i condensatori rilascino corrente lo sa anche un matematico come me. Ribadisco di aver tenuto schiacciato per i famigerati sei secondi il tasto di accensione (per vedere se per puro caso il pc fosse acceso ma senza dare segni di vita, e quindi spegnerlo del tutto) senza che capitasse nulla.
Però a questo punto mi è venuta una curiosità e ho fatto una ricerchina al volo, trovando questo post di un centro assistenza di Phoenix e questo thread reddit del 2015 dove al solito si dice tutto e il contrario di tutto. Direi che i condensatori potrebbero essere davvero i colpevoli, come anche il bios appena rimesso a nuovo. (Tra l’altro confermo che il bios è stato aggiornato, prima era di marzo 2020 ora di dicembre 2020)
Me lo immagino, ma non sei l’unico che legge i commenti :-)
Era per dire che la presenza di corrente residua in un apparato elettronico è plausibile e prevista, ma il tuo use case sembra davvero piuttosto insolito.
Nel mio PC (abbastanza potente ma non stellare) ho un LED sulla motherboard per vedere se è attiva l’alimentazione. Staccando la spina dell’alimentatore, la corrente di rilascio dei condensatori è sufficiente per mantenere acceso il LED per una dozzina di secondi.
Esatto, 10-15 secondi mi torna, il giorno dopo non troppo.
Del resto molti di noi sono abituati a vedere le luci di stand-by degli apparecchi elettronici ed elettrici che si spengono dopo qualche secondo da che stacchiamo la corrente e per lo più tendono ad affievolirsi piuttosto che sparire di colpo come le lampadine (poi varia da caso a caso).
(mi sembra che non si possa rispondere direttamente ad una replica annidata ad altre, oltre una certa profondità, ma va bene lo stesso)
Nel messaggio di .mau. non è evidente che il “pc di lavoro” sia mai stato staccato dall’alimentazione (la dueevventi, che poi sono 230, tolleranze a parte), quindi alcuni circuiti interni (tipo il Wake on LAN se attivato da bios, oltre quello del pulsante di accensione) restano sempre in tensione, per cui staccare elettricamente il cavo di alimentazione e forzare il riavvio può essere la soluzione giusta.
Il (mio) consiglio classico era “stacca la spina e lascialo così per almeno mezz’ora poi riattacca e prova, altrimenti staccalo per tutta la notte”, ma se si può velocizzare la cosa (dopo decenni, finalmente) è meglio, soprattutto durante un’assistenza telefonica :-)