Due mesi fa scrivevo a proposito del contratto firmato tra AssoDelivery e UGL “Però mi chiedo come mai questa scelta di firmare in autonomia: probabilmente c’è qualche ragione specifica ma non ne ho alcuna idea…”. Oggi ho scoperto la ragione: come spiega (bene) il Post, in questo modo le aziende rappresentate da AssoDelivery cercavano di evitare quanto richiesto dalla legge 128/2019, forse il più grande successo di Giggino Di Maio, che inseriva i rider nel contratto collettivo della logistica e quindi li inquadrava come lavoratori dipendenti.
Mi limito a rimarcare la consonanza di intenti tra datori di lavoro che vogliono risparmiare il più possibile e un sindacato che vuole dimostrare di essere “importante”…
Ultimo aggiornamento: 2020-11-09 15:59
ot ?!? Flashback di quando facevo … molti tubi
Sporco Operaio: ( a capetto) ma questo olio di raffreddamento non è quello “vegetale” specificato dalla procedura e dal manuale della macchina
Capetto: si, hanno sbagliato l’ordine, ora finisci questo che il prossimo sarà giusto
Sporco Operaio: ( a Rappresentante della sicurezza e sindacalista ) vogliono farmi usare questo olio con tanto di teschio ed indicazioni di non toccare per nebulizzare e raffreddare …
Rappresentante della sicurezza e sindacalista: ma si, tanto c’è l’aspiratore …
e se ne va nel tramonto a braccetto di capetto senza ascoltare la risposta
Sporco Operaio: certo, e ci lavori tu per “per attrezzare” la macchina. Io , fino a che non arriva l’olio giusto uso solo acqua
Risultato:
probabilmente l’olio è ancora li e Sporco Operaio ha perso la poca considerazione che aveva del sindacato.