Sabato sera è morto John David Barrow, matematico, astrofisico e grande divulgatore. Tanto per dire, quando Ronconi rappresentò “Infinities” al Piccolo, l’autore del testo era lui.
Io ho letto I numeri dell’universo, il libro dove parla del principio antropico (in poche parole, l’universo è fatto così perché altrimenti non potremmo esserci noi a vederlo) e mi è piaciuto; 100 Essential Things You Didn’t Know You Didn’t Know, spigolature non necessariamente scientifiche scritte nel suo stile accattivante, e L’infinito, che paradossalmente è quello che mi è piaciuto di meno perché con troppa (brutta) filosofia. Ma in generale ho sempre trovato la sua prosa piacevole, sia in italiano che in inglese. Probabilmente non è stato uno di quei divulgatori pirotecnici che fanno tanta scena; ma alla fine della lettura ti restava in mente qualcosa. Volete mettere?
“100 Essential Things You Didn’t Know You Didn’t Know” è lo stesso identico libro la cui traduzione venduta su Amazon (e da te recensita) si intitola “100 cose che non sapevi di non sapere sulla matematica e le arti”, giusto? Senza dubbio varrebbe la pena di leggerlo in lingua originale, ma già leggo pochi libri, se ci mettiamo pure la lingua che mi scoraggia…
Se c’è la mia recensione allora sì. Credo che ci sia più di un “cento cose…” di Barrow.