Poste e prenotazioni

Mentre ero in vacanza mi è arrivata una delle mie penne a quattro colori che colleziono, e che mi ero fatto spedire dalla Cina. Il postino, invece che metterla nella buca, ha deciso di portarla nell’ufficio postale – nemmeno quello vicino a casa, ma non importa. Così lunedì scorso sono passato a prendermela.
Essendomi accorto che c’era di nuovo la possibilità di prenotare, ho fermato lo slot delle 12:15. Arrivato una decina di minuti prima, ho visto la ormai usuale coda fuori dall’ufficio, e mi sono messo dietro l’ultimo. Dopo qualche minuto però mi sono chiesto se la cosa avesse senso, e sono andato a vedere davanti alla porta. In mezzo a una pletora di avvisi, tutti fotocopiati, ce n’era uno piccolo piccolo che diceva che chi aveva prenotato poteva entrare, fare il check-in al totem, e aspettare dentro l’ufficio il suo turno; cosa che ovviamente ho fatto, dopo aver litigato con chi era in cima alla fila. Diciamo che forse si potrebbero mettere comunicazioni più visibili e farmi litigare di meno.

In compenso mi chiedo da quanto tempo Massimo Mantellini non andasse in posta. Sarà un anno che è tutto paperless, e non per nulla io ho dato la mia patente che si scansiona meglio :-)

Un pensiero su “Poste e prenotazioni

  1. Ferdinando

    Io qui a Bari non ho dovuto litigare e anzi quando ho detto “Ho la prenotazione.” si sono messi tutti a dire “Ah allora devi entrare, entra entra”. (Scherzo come intuibile, in realtà è successo solo la seconda volta, la prima non mi hanno fatto entrare perché c’era una signora che gridava “Io l’altra volta con la prenotazione non sono entrata.”, per qualche ragione mi hanno chiamato lo stesso senza fare il check-in ed è uscito il direttore gridando “Chi ha la prenotazione?”)

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