Per uno dei miei lavoretti faidatè dovevo riempire un buco di dimensioni 20×90 centimetri. Però avevo a disposizione solo una tavola di dimensioni 30×60. Qual è il minimo numero di parti in cui dovevo tagliarla per riempire il buco?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p458.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Rob Eastaway e David Wells, Mindbenders and Brainteasers; immagine tratta da freepik.com.)
Secondo me, basta una lama di acciaio, munita di dentatura (4 lettere), due botte e via, senza tante (5 lettere, perché è plurale) mentali, e anche senza suggerimenti :-)
Poi però va usata abbondante colla vinilica. Fatto?
Io non sono molto bravo nel bricolage, quindi senza suggerimento dico che ritaglio un 20×60 e poi taglio il restante 10×60 in tre 10×20, che applico girati di 90 gradi
Fatica inutile.
Taglia tre pezzi da 30×20 e poi fai combaciare i lati corti.
Se riesco a fare dei tagli a 90º senza rompere tutto basta farne 2 pezzi a L
Concordo.
Se però non posso fare tagli a 90° allora i pezzi minimi diventano 3.
…Appunto.
Non so quanta attrezzatura abbia a disposizione l’autore del quesito (in origine o nel presente) e quanto sia provetto nell’utilizzarla (potrebbe averne la disponibilità solo occasionalmente, in effetti), ma fare tre tagli per dividere la tavola in due sole parti, e soprattutto quello necessario per separare al centro le due sezioni, non è semplice.
Invece è molto più semplice effettuare due soli tagli dritti, per l’intera larghezza della tavola, per ottenere 3 pezzi uguali e unirli poi lungo i lati corti, esattamente come già è stato scritto.
Tra l’altro i tagli fatti in questo modo si eseguono velocemente, senza attrezzatura particolare (e praticamente chiunque ci può riuscire), quindi per un lavoro simile è meglio rimanere su una soluzione che non rischi di rovinare troppo il materiale disponibile, anche se non rispetta esattamente i termini del quesito.
:-)
Il commento precedente doveva essere accodato a quello di Mauro, (uno qualsiasi dei due scritti nel pomeriggio domenicale), e con cui condivido totalmente le valutazioni.
Senza che ciò infici qualsiasi ulteriore esposizione delle rispettive opinioni, in qualsivoglia contesto, passato presente e futuro, beninteso.
:-)