Nel 2014 pubblicai il mio secondo libro cartaceo, il primo per Codice. La tiratura è stata di circa 2200 copie, che ormai sono esaurite da un pezzo: diciamo che se proprio qualcuno avesse voluto una copia cartacea e non l’ebook, l’editore l’avrebbe fatta stampare in print-of-demand.
Bene: l’editore ha pensato che si potesse fare una nuova edizione del libro. Non una ristampa, attenzione: l’ISBN tanto per dire sarà diverso. Il vantaggio è che così c’è la possibilità di correggere i refusi che erano rimasti nella prima edizione. Prima del lockdown il redattore capo di Codice mi ha chiesto la lista degli errori; glieli ho spediti, e già che c’ero ho chiesto se si poteva fare qualche piccola modifica, perché la matematica non cambia ma il contorno sì. Per esempio, il Doomsday non è più indicato per 2014, 2015 e 2016 ma per 2020, 2021, 2022; oppure la mia profezia che prima o poi un calcolatore avrebbe battuto i migliori campioni di go si è avverata. Ho così spedito anche quelle modifiche.
Non so come i tempi di pubblicazione siano cambiati con questi mesi di blocco anche per gli editori, ma ieri mattina mi sono arrivate le prime bozze, che ho rivisto (in un quarto d’ora, dovevo solo verificare le modifiche…) e consegnato; dopo pranzo mi sono arrivate le seconde bozze. Direi che questo è un record assoluto!