Ricordate che venerdì avevo scritto che «pare che Regione Lombardia abbia ampiamente pubblicizzato la loro app AllertaLom»? Bene. Oggi alle 12:55 mi è arrivato il seguente SMS:
RegioneLombardia-CercaCovid: scarica app AllertaLOM e compila ogni giorno il questionario anonimo sul tuo stato di salute. Aiuterai a tracciare mappa contagio
Tutto qua. Non uno straccio di link: non tanto all’app – sarebbe un po’ complicato, non conoscendo qual è il sistema operativo del telefonino – quanto a una pagina istituzionale della regione dove viene spiegato sia in poche parole che per filo e per segno cosa fa l’app e perché lo fa, e già che ci sono mettere i link agli store Android e iOS (ma anche WindowsPhone, per chi ce l’ha…) In effetti però la pagina dell’app non dice molto, e anche cliccando sul banner “Info CoronaVirus” si arriva a una pagina che finalmente porta alla pagina CERCACOVID con un minimo di spiegazioni, eccetto “naturalmente” quelle su come vengono trattati i dati. Una nota a latere: mentre sto scrivendo, l’app sarebbe stata scaricata da 675.000 persone e sarebbero stati raccolti 960.000 questionari. Considerando che in teoria il questionario dovrebbe essere compilato una volta al giorno abbiamo dei problemi nella comprensione delle operazioni da compiere.
La mia amica Patrizia mi segnala questo articolo di Wired Italia (rigorosamente senza collegamenti a siti esterni, secondo le inveterate abitudini italiche) che fa le pulci a come si gestisce l’anonimato – o meglio lo pseudonimato, visto che per la natura stessa dei questionari è necessario riunire in uno stesso fascicolo quelli relativi a una singola persona, pur non potendo risalire ad essa; e soprattutto spiega perché i messaggi arrivino in tempi diversi: tutto dipende dall’operatore. Evidentemente Tim si è svegliata stamattina.
Ma lasciamo perdere AllertaLOM e torniamo alla mirabolante IMMUNI. Il mio collega wikipediano valepert mi ha segnalato questa nota del ministero dell’innovazione che segnala come
il sottogruppo “Profili giuridici della gestione dei dati connessa all’emergenza” ha evidenziato che: […] Il codice sorgente del sistema di contact tracing sarà rilasciato con licenza Open Source MPL 2.0 e quindi come software libero e aperto.
(grassetto loro). In realtà non c’è scritto che BendingSpoons abbia accettato la cosa: il testo più sotto dice infatti
il Commissario ha stipulato il contratto con cui la stessa società, per spirito di solidarietà e, quindi, al solo ed esclusivo scopo di fornire un proprio contributo volontario utile per fronteggiare l’emergenza da coronavirus in atto e contribuire alle azioni di contenimento che il Governo intende porre in essere, ha concesso la licenza d’uso aperta, gratuita, perpetua e irrevocabile del codice sorgente e di tutte le componenti dell’applicazione. La società si è poi impegnata, sempre gratuitamente e pro bono, a completare gli sviluppi software necessari per la messa in esercizio del sistema nazionale di contact tracing digitale.
Però a me questa nota del ministero pare tanto un tentativo di mettere una pezza ex post a un “piccolo” errore di progettazione del bando. Speriamo che basti.
Ultimo aggiornamento: 2020-04-21 17:52
” ma anche WindowsPhone, per chi ce l’ha… ”
WindowsPhone è ufficialmente morto il mese scorso, quando sono cessati gli aggiornamenti di alcune app native di M$, tipo quelle di Office, ma gli aggiornamenti del sistema operativo erano già cessati l’anno scorso, tra giugno (per alcuni dispositivi) e dicembre (per tutti gli altri).
Lo Store è sempre accessibile, ma quasi tutte le applicazioni sono mummificate dentro (Netflix ha il copyright fermo al 2016, per fare un esempio) e non c’è nessun orientamento implicito o esplicito per far migrare la clientela rimasta verso il robottino o la mela.
https://support.microsoft.com/it-it/help/4485197/windows-10-mobile-end-of-support-faq
Peccato perché, per funzionare, funzionava abbastanza, e gli aggiornamenti arrivavano tranquillamente anche per telefonini “vecchi”, e qualche app essenziale era comunque sempre disponibile, mentre ad esempio top gamma con altri sistemi operativi si fermavano con gli aggiornamenti dopo qualche anno, e in alcuni casi diventava impossibile continuare ad utilizzarli.
Poi, che il telefonino continui a fare e ricevere telefonate e SMS, e anche mail (e telegram, finora, ma non più whatsapp), lo fa sempre, ma insomma non è come se non fosse successo niente…
Sì, non si capisce ancora se l’app è opensource o no (certificato però, du’ pezzi di codice non compilabile possono pubblicarli tutti). Evidentemente il bando non era poi così vincolante su questo aspetto anche se il Common EU Toolbox for Member States dice più volte che il source code è uno dei pezzi “deemed necessary” per la sicurezza. (Ach, magari il participio ha mandato in crisi traduzione automatica!)