Stamattina mi è timidamente spuntata in mezzo al flusso isterico sul coronavirus la notizia che ieri ci sono state elezioni suppletive a Napoli, indette a causa della morte di un senatore.
Non è per me importante chi ha vinto. Quello che mi ha lasciato basito è il dato dell’affluenza: il 9,52%. A Napoli non c’era nessun avviso legato a pandemie o simili. Sì, c’era Carnevale, ma non credo che si vada a fare le sfilate a duecento chilometri di distanza. In definitiva, questa è la consacrazione della fine della democrazia, rimpiazzata dall’oclocrazia: se non si parla al popolo bue a reti unificate, non gliene può fregare nulla a nessuno. A pensarci bene potremmo però sfruttare questo scollamento, cominciando con uno stillicidio di suppletive :-)
Ultimo aggiornamento: 2020-02-24 10:19
È vero. È successa la stessa cosa per le supplettive della Camera a Cagliari di circa un anno fa: l’affluenza fu al 15,5%.
Non me lo spiego benissimo, perché, con i numeri delle attuali maggioranze alle Camere, un deputato o un senatore in più può essere importantissimo, quindi in teoria dovrebbero essere elezioni con molta visibilità. Sembra invece che la cosa interessi poco anche ai partiti.
E’ un fuori lista, cioè un candidato che non è nel listone bloccato che è la vera minaccia alla democrazia, mica le minchiate sul numero di deputati. In caso qualcuno non l’avesse capito, è uno che non deve niente a nessuno dei capilista e quindi *completamente ostile* agli stessi. Vedete un po voi se lo devono aiutare o meno…
Per lo stesso motivo non conta nulla *perché è solo*. Al limite ha un buon cachet in certe votazioni, ma una tantum.
proprio perché è un fuori lista (come del resto gli altri) mi aspetterei che la gente andasse a votare. Che i partiti tacciano è più chiaro.
No, le folle in generale non amano l’uomo solo. Inoltre l’interessato non ha un grande carisma, diciamocelo. Vince il fatalismo: un altro dei tanti che per Napoli non potrà far nulla, e che importa poco a molti.
Sono di Napoli, e porto la mia esperienza. Ho saputo dell’elezione suppletiva perché mi informo, e sono andato a votare. Ma in giro non se ne sapeva nulla. Non c’erano manifesti elettorali: eppure ci sono già i primi per le regionali che si terranno a fine maggio. Persino quelli obbligatori per legge, i manifesti a carico del comune, riportavano i candidati ma non la data delle elezioni. Allo stesso modo, non c’erano volantini. Giornali e TV locali quasi non ne parlavano.