Se non siete milanesi, forse avete appena sentito parlare di librerie con bar/ristorante incorporato: un modo per avere un flusso di cassa indipendente dalla scarsa propensione dell’italico cittadino a leggere qualcosa che non sia uno status di Facebook. Ma qui siamo anche oltre, e non è così difficile nella zona centrale trovare dei minimarket dove si può anche pranzare: per esempio c’è un Carrefour vicino al mio ufficio, in via san Marco. Quello che ho scoperto giovedì scorso mentre andavo a fare la prova generale per il Messiah di Händel è che anche Esselunga sta sperimentando un format del genere. A differenza di quello che fa nei superstore, dove apre un locale distinto (i Bar Atlantic), qui in corso Italia ha preso un angolino e a inizio mese ha aperto laEsse. Un maligno direbbe che non ci sarebbe stato spazio per scrivere Esselunga :-)
Sabato tra un concerto e l’altro dovevo mangiare qualcosa e quindi ho provato a entrare. La parte “cucina” è quella che si trova appena entrati. Si ordina dai totem: il menu è limitato ad hamburger – con i prezzi milanesi, il mio era buono ma costa 8 euro e novanta e non comprende le patatine che si pagano a parte ma tanto non mi interessavano in quel momento – e dolci. Bisogna però dire che l’acqua alla spina è però gratuita, a differenza per esempio della mensa dove vado di solito. Al piano superiore probabilmente ci sono dei tavoli: io mi sono fermato a mangiare sotto, però. Si può poi passare alla superette, dove al piano terreno ci sono cibi pronti da portare via mentre in quello interrato c’è un po’ di assortimento variegato. Ah, sì: dimenticavo che a pian terreno ci sono anche i locker per la spesa Esselunga a casa, che ovviamente non è più a casa ma sul posto. Immagino che l’idea sia che chi lavora in zona possa ordinare qualcosa e prenderselo prima di tornare a casa oppure in pausa pranzo, ma non sono stato a verificare.
Giudizio finale? Boh. Ma forse io non sono in effetti un Vero Milanese.