Ce l’abbiamo alla fine fatta. Nell’ultima rilevazione statistica, la percentuale di italiani che pensa che l’Unione Europea sia una buona cosa è la più bassa di tutti (a pari merito con i cechi, ma noi abbiamo più persone di loro che dicono che sia una cattiva cosa). Per dire, i britannici hanno una percentuale maggiore di euroconvinti di noi, anche se poi tra di loro c’è una percentuale enorme che affermano che la UE sia Una Brutta Cosa.
La cosa interessante è che un tempo la percentuale di euroconvinti era altissima, come si vede dalla figura di destra (di Itanes, presa da un vecchio articolo di Repubblica. La domanda è semplice: che cosa esattamente è successo in questi vent’anni? È davvero tutta colpa dell’Europa, o banalmente essa è un capro espiatorio facile da usare? (no, non lo so).
Neanche io lo so, ma lo sospetto moltissimo
Beh, è successo che non sono entrati altri stati e quindi quello citato è diventato ultimo. Progressivamente capiterà anche sugli altri indicatori negativi che ora hanno quasi sempre due o tre stati stati -entrati dopo- messi peggio ma che prima o poi recuperano.
Io non posso essere accusato di europeism*, però i dati sono quelli.
Forse e’ solo cambiata la moda.
Oggi e’ di moda essere incazzati, opporsi a tutto a prescindere.
Allora non ancora cosi’ tanto.
Ma non credo che fosse una convinzione consapevole allora, come non credo che lo sia oggi.
Purtroppo per esprimere un’opinione non e’ necessario sapere di cosa stai parlando.
E ovviamente questo nelle democrazie puo’ essere un problema.